Linkem è una compagnia che opera nel campo delle telecomunicazioni e propone ai propri clienti diverse soluzioni di telefonia e rete internet con la caratteristica di fare uso di tecnologia FWA, ossia fibra misto radio. Questo significa che solo una parte della trasmissione avviene tramite fibra ottica mentre l'altra parte sarà tramite onde radio.
Inoltre, per quanto riguarda la telefonia, essa viaggia esclusivamente via rete, non essendo prevista una rete telefonica, per cui per poter telefonare sarà necessaria la tecnologia VoIP. Se hai un contratto con Linkem e vuoi cambiare operatore telefonico in realtà non potrai procedere con la portabilità classica in quanto questa è specifica per le linee fisse, per le quali si potrà richiedere di conservare il proprio numero di telefono. Sarà comunque sempre possibile cambiare operatore tramite il codice di migrazione.
Se vuoi disdire il contratto con Linkem e cambiare operatore per prima cosa dovrai recuperare il codice di migrazione. Si tratta di una stringa alfa-numerica che permette di identificare l'operatore di partenza e l'utenza per poter attivare la procedura di portabilità.
Il codice è fondamentale e va comunicato, insieme ai dati personali, al nuovo operatore telefonico. Trovarlo è molto semplice: anche se forse non ci hai mai fatto caso, esso è riportato su ogni bolletta telefonica. La normativa che regolamenta il mercato libero delle comunicazioni, infatti, prevede che il codice di migrazione debba essere facilmente recuperabile. Ecco perché lo si può trovare sulla bolletta nonché all'interno della propria area riservata, sul sito del gestore.
In caso di difficoltà è possibile richiedere il codice tramite il Servizio Clienti, utilizzando il Numero Verde 800.546.536 se chiami da rete fissa oppure il numero 06. 944.44 se chiami da linea mobile. Ancora, ci si può rivolgere a un negozio convenzionato oppure verificare sul sito, sulla pagina di supporto tecnico.
Il codice di migrazione si può anche generare online, purché si abbiano a disposizione una serie di informazioni. Infatti, inserendo il nome del gestore, il numero di telefono e il tipo di servizio attivo sulla linea, si potrà risalire ai diversi elementi che compongono il codice, ossia il COW, il COR, il COS e il codice di verifica.
Nello specifico, inserendo i dati dell'operatore si risale alla prima parte del codice, ossia il COW; inserendo il proprio numero di telefono si potrà ottenere la seconda parte del codice, cioè il COR e, infine, specificando il tipo di servizio attivo si potrà risalire al COS. Infine, il codice di migrazione si chiude con una lettera, detta codice di verifica che permette di assicurarsi della correttezza e completezza della stringa alfa-numerica.
Devi sapere che il passaggio da un operatore all'altro viene effettuato completamente dal gestore con cui stipuli il nuovo contratto: non dovrai quindi preoccuparti di disdire quello precedente ma solo inoltrare la richiesta di stipula di contratto, insieme ai tuoi dati e al codice di migrazione a un gestore diverso da Linkem.
Uno dei principali problemi che si verificava nei primi tempi in cui il mercato libero proponeva i cambi di gestore telefonico riguardava soprattutto il tempo in cui veniva concluso il percorso di portabilità. Spesso, infatti, i tempi si dilungavano e si verificavano disservizi quali la perdita di linea anche per diversi giorni.
Oggi le cose sono cambiate e il passaggio di gestore è regolamentato dall'AGCOM che prevede anche dei tempi massimi per il completamento della portabilità. Questa, infatti, deve essere portata a termine in un numero di giorni lavorativi variabili dagli otto ai dodici. Il conteggio dei giorni avviene dalla data di inoltro della domanda di portabilità.
In caso di mancato rispetto delle tempistiche, sono inoltre previsti dei risarcimenti all'utente, pari a 2.50 euro per ogni giorno di ritardo, per un massimo di venti giorni.
Per quanto riguarda i costi, va sottolineato che il cambio di gestore è gratuito: si possono tuttavia registrare delle spese se si rescinde il contratto precedente anticipatamente a un tempo minimo previsto oppure se il nuovo operatore richiede l'acquisto di dispositivi per garantire il proprio servizio. Tali spese, però, non sono da imputare alla portabilità, essendo dovute semplicemente alla recessione anticipata di un contratto o all'acquisto di tecnologie e quindi rappresentano costi che si sarebbero dovuti comunque sostenere anche senza il passaggio di operatore.
Se la portabilità non ha spese lo si deve ancora una volta a una normativa dell'AGCOM che ha espressamente vietato di fare uso di numeri di assistenza con il sovrapprezzo suggerendo le modalità di richiesta informazioni gratuite quali il Numero Verde, le chat sul sito o le mail.
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