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Il TFS, acronimo di Trattamento di Fine Servizio, è l'indennità che spetta a tutti i dipendenti pubblici e statali assunti a tempo indeterminato prima del 1° gennaio 2001 una volta terminato il rapporto di lavoro o raggiunta l'età pensionistica. Fatta eccezione per casi particolari, il TFS viene erogato all’ex dipendente dopo 12 o 24 mesi in un’unica soluzione, oppure in due o tre rate annuali, a seconda dell’importo da liquidare. Per ottenere la liquidazione prevista, i dipendenti pubblici che ne hanno diritto non devono presentare alcuna istanza particolare, poiché il TFS viene corrisposto d'ufficio.
L'anticipo del TFS offre il vantaggio di ottenere la liquidazione del TFS maturato in anticipo, ovvero senza dover attendere fino a 24 mesi, e può essere richiesto da dipendenti statali o da lavoratori pubblici. Grazie a questa opportunità, il neo pensionato potrà avere da subito a disposizione la somma che gli spetta accreditata fino al 100% (alcuni enti erogano il 95%) in un'unica soluzione. L'ex lavoratore potrà liberamente scegliere se ottenere l'anticipo totale o parziale della sua liquidazione. Per la richiesta dell'anticipo della liquidazione non sono necessarie garanzie.
Il contratto di anticipo TFS viene stipulato sotto forma di prestito personale ed è garantito dalla cessione pro solvendo dei crediti derivanti dal TFS maturato. L’importo massimo del TFS è determinato in funzione del TFS netto maturato, come certificato nel prospetto di liquidazione rilasciato dall’ente pensionistico.
Per richiedere un prestito per l'anticipo del Trattamento di Fine Servizio il richiedente dovrà consegnare all’istituto di credito i seguenti documenti:
Con la richiesta del TFS in anticipo attraverso un finanziamento, l’intestatario del prestito riceve la liquidazione in tempi rapidi. Deve però prima far fronte al pagamento a rate degli interessi alla banca che eroga il prestito, entro i tempi fissati al momento della sottoscrizione del finanziamento.
Non sono previste trattenute sulla pensione, mentre alcune banche potrebbero richiedere il pagamento delle spese di istruttoria.
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Non tutti gli istituti di credito prevedono la possibilità di richiedere un prestito per anticipo TFS per ottenere la liquidazione maturata. Le banche che intendono aderire all'accordo quadro per il TFS devono darne apposita comunicazione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, attraverso portale dedicato e, per conoscenza, all'ABI. L'elenco completo è consultabile a questa pagina.
Tra gli istituti e le banche che propongono tra i propri prodotti l’anticipo del TFS è presente Pitagora S.p.A., partner di Facile.it.
L'anticipo del TFS di Pitagora è una forma di finanziamento che consente di ottenere subito fino al 100% della liquidazione prevista in forma attualizzata. Il finanziamento viene garantito dalla cessione pro-solvendo delle rate del TFS/TFR.
Il servizio previsto è molto utile per i dipendenti pubblici in quiescenza e consente loro di utilizzare nell'immediato la somma maturata.
Tra i vantaggi di richiedere un anticipo del TFS con Pitagora rientrano:
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Sulla base di 25912 recensioni
Il TFR spetta a tutti i lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato; Il TFS è invece una somma di denaro corrisposta alla cessazione del lavoro di cui possono beneficiare soltanto i dipendenti statali.
Sì, è possibile scegliere liberamente se ottenere l'anticipo totale della liquidazione oppure soltanto un anticipo parziale della somma maturata spettante.
L'ente erogatore deve rilasciare il prospetto di TFS entro 90 giorni dalla ricezione della richiesta per consentire la presentazione della domanda alla banca. Accettata la proposta dalla banca, l'ente ha altri 30 giorni per la verifica. Entro 15 giorni dalla data di efficacia del contratto, infine, la banca deve provvedere all'accredito della somma anticipata sul conto corrente.
L'importo massimo dell'anticipo è pari a 45 mila euro al lordo degli interessi. Il tasso d'interesse viene determinato alla data di presentazione della domanda ed è pari al rendimento medio dei titoli pubblici, maggiorato di 0,40% come disciplinato dall' Art. 4 dell’Accordo quadro. La Banca non può applicare altri oneri o commissioni se non in caso di estinzione anticipata.
