Aziende e investimenti: il 40% pronto a convertirsi al digital B2B

Lo stato del digitale per le imprese italiane

• La pandemia da Covid-19 ci ha mostrato un’Italia a più facce dal punto di vista imprenditoriale e, con lo stop agli spostamenti e la brusca frenata dei punti vendita fisici, da un lato ci sono state imprese che hanno raccolto i frutti degli investimenti nell’innovazione tecnologica fatti in passato, altre sono riuscite a convertirsi rapidamente, mentre molte sono rimaste al palo. Un discorso a parte va fatto per il digital B2b, dove siamo ancora in ritardo, ma la conversione è già in atto.
• Una ricerca dell’Osservatorio Digital B2b della School of Management del Politecnico di Milano, i cui dettagli sono stati presentati online nel corso del convegno B2b: fisicamente lontani, digitalmente vicini, ha evidenziato questa situazione molto frammentata in termini di aziende e investimenti digital. Sotto la lente d’ingrandimento è finito il tema eCommerce B2b, quindi non le vendite delle aziende ai clienti privati, ma gli affari chiusi tra le stesse imprese.
• Scopriamo così che, nell’anno della pandemia, il digitale è riuscito ad ammortizzare il rallentamento delle transazioni B2b: all’interno di un panorama in cui il calo complessivo è stato del -6%, l’eCommerce B2b si è invece difeso bene con un -1%, per un valore di 406 miliardi di euro. Rispetto al 2019, inoltre, le transazioni digitali sono state l’1% in più del totale, ovvero il 20% contro il 19%.
• Quali sono stati i settori trainanti per le transazioni digitali? Sempre in base alla ricerca dell’Osservatorio Digital B2b, a reggere l’urto della pandemia sono stati il largo consumo, l’automotive e il settore farmaceutico.
• Guardando alle transazioni digitali tra imprese italiane ed estere, dove il calo del -5% ha portato ad un valore di 127 miliardi di euro sui 434 complessivi, a difendersi meglio sono stati settori storicamente competitivi del Made in Italy come automotive, tessile-abbigliamento e meccanica, in quest’ordine.
• In generale, il gap tra imprese tradizionali e digitalizzate si è accentuato. Se un’azienda su cinque ha già investito nel digital durante la pandemia, circa il 40% (38,5%) nei prossimi due anni ha già annunciato investimenti sulle nuove tecnologie, in particolare: automazione dei processi per il 16%, Blockchain e Artificial Intelligence per il 13,8%, strumenti per monitorare la supply chain per il 13,1%.