Smartworking: dalle aziende che risparmiano un bonus per i dipendenti

Dal Politecnico di Milano

Lo scrive il professor Mariano Corso (docente al Politecnico milanese di Leadership & Innovation, responsabile scientifico dell’Osservatorio HR e dell'Osservatorio Smart Working dell'ateneo) in un post pubblicato su Linkedin. Insomma, a suo avviso lo smartworking può essere utile anche per fronteggiare la crisi energetica.

Le nuove emergenze

Sostiene il professore: Lo smart working ci ha aiutato ad affrontare l'emergenza sanitaria preservando salute ed economia; oggi può aiutarci ad affrontare le nuove emergenze, a partire da quella energetica e in prospettiva quella ambientale e del cambiamento climatico. Lavorare e vivere in modo più intelligente consente alle famiglie di ridurre le spese di trasporto e di affitto.

Meno spostamenti in auto

Continua il docente: Dalla sola riduzione degli spostamenti in auto, un lavoratore che possa evitare di recarsi in ufficio per la metà del tempo può risparmiare in media 2.000 euro l’anno, preservando al contempo l'ambiente, riducendo l'inquinamento e contribuendo a un più intelligente utilizzo del territorio.

Stop alla CO2

Il professor Corso fa notare che, evitando il pendolarismo tra casa e lavoro da parte degli attuali 4,8 milioni di smart lavoratori italiani, si sarà già evitata, alle fine del 2022, l'emissione di 1,8 milioni di tonnellate di CO2, il gas responsabile del surriscaldamento globale e dei cambiamenti climatici.

Come 70 milioni di alberi

Si arriverebbe a 2,5 milioni di tonnellate di CO2 se potessero lavorare da casa altri 2 milioni di lavoratori che, durante la pandemia, sono stati in grado di svolgere il loro compiti da remoto.

Sono cifre considerevoli, pari alla CO2 che potrebbe essere assorbita da 70 milioni di alberi, un'area boschiva grande 14 volte Milano, aggiunge il docente.

Modificare l'organizzazione

È molto interessante anche la possibilità di girare una frazione dei cospicui risparmi aziendali ai lavoratori da remoto, aiutandoli a pagare le bollette energetiche.

Per ottenere questi obiettivi, ammonisce il professore, le aziende devono ripensare in modo lungimirante e sostenibile la propria organizzazione. Mentre i lavoratori devono modificare i propri comportamenti pensando non solo al proprio equilibrio personale, ma anche all'impatto sull'organizzazione e sull'ambiente.