Wangiri: cos'è e come difendersi dalla truffa dello squillo 2.0

Il Wangiri, noto anche come “truffa dello squillo”, è una delle frodi telefoniche più subdole, che colpisce privati e aziende in tutto il mondo. Nato nei primi anni 2000, il Wangiri ha tratto in inganno milioni di persone sfruttando semplici dinamiche psicologiche, come la curiosità o la preoccupazione. Con il tempo, questa truffa si è evoluta, diventando più sofisticata e difficile da individuare. Per evitare di cadere vittima di questo inganno, è fondamentale comprenderne i meccanismi, conoscere i numeri a rischio e adottare misure preventive efficaci.

Cos'è il Wangiri

La parola "Wangiri" deriva dal giapponese e si traduce letteralmente in “squillo e riaggancio”, descrivendo esattamente il modus operandi di questa truffa telefonica. Il meccanismo di base è semplice: i truffatori effettuano chiamate brevi, di solito uno squillo, da numeri internazionali o sconosciuti, lasciando l'utente con una chiamata persa. L'obiettivo è indurre la vittima a richiamare quel numero, generando costi elevati dovuti a tariffe internazionali o numeri premium. In passato, questa truffa si limitava a sfruttare la curiosità dell'utente, ma con l’avvento del Wangiri 2.0 i truffatori hanno iniziato a utilizzare strumenti tecnologici per aumentare l’efficienza e il numero di vittime.

Wangiri 2.0: le differenze con la prima versione della truffa

Il Wangiri 2.0 rappresenta l’evoluzione della truffa originale, sfruttando tecnologie automatizzate per ampliare il raggio d’azione. I truffatori utilizzano bot e sistemi automatici per generare migliaia di chiamate brevi in pochi minuti, aumentando la probabilità che almeno una parte delle vittime richiami.

Inoltre, mentre il Wangiri tradizionale mirava principalmente a privati, il Wangiri 2.0 prende spesso di mira le aziende, in particolare quelle con dipendenti che gestiscono chiamate internazionali. Questo perché nei contesti lavorativi è più probabile che i numeri sconosciuti vengano richiamati, ampliando così i guadagni per i truffatori.

Un'altra differenza sostanziale è l’utilizzo di numeri premium mascherati, che addebitano tariffe elevate per ogni minuto di conversazione, oppure attivano servizi a pagamento non richiesti, prosciugando rapidamente il credito telefonico delle vittime.

Quali sono i prefissi rischiosi

Le autorità hanno identificato numerosi prefissi internazionali comunemente associati al Wangiri. Tra i più frequenti troviamo:

• +373 (Moldavia)
• +383 (Kosovo)
• +216 (Tunisia)
• +44 (Inghilterra)
• +53 (Cuba)

È importante sapere che i truffatori possono utilizzare software per randomizzare i numeri, rendendo difficile identificare una truffa solo dal prefisso. Tuttavia, fare attenzione a chiamate provenienti da questi codici può essere il primo passo per evitare di cadere nella trappola.

Come difendersi dalla truffa dello squillo

Non richiamare il numero

La regola principale per proteggersi dal Wangiri e da altre truffe telefoniche - come il vishing o le truffe del settore energia - è non richiamare mai numeri sconosciuti, specialmente se provenienti da prefissi internazionali sospetti. I truffatori fanno leva sulla curiosità o sulla preoccupazione delle persone, portandole a credere che una chiamata persa possa essere importante. Tuttavia, richiamare potrebbe comportare costi estremamente elevati, che spesso vengono addebitati in maniera poco chiara sulla bolletta telefonica o scalati rapidamente dal credito residuo.

Un approccio prudente è verificare sempre il numero online: esistono siti e community dedicati alla segnalazione di numeri sospetti, che aiutano a identificare potenziali truffe. Se il numero non è immediatamente riconoscibile come sicuro, è meglio evitare qualsiasi contatto.

Blocco dei prefissi

Un modo proattivo per prevenire il Wangiri è bloccare i prefissi internazionali a rischio. Grazie alle funzionalità integrate nella maggior parte degli smartphone, è possibile configurare blocchi specifici per numeri o prefissi riconosciuti come sospetti. Questa operazione, pur richiedendo un po’ di tempo, può ridurre significativamente il numero di chiamate indesiderate.

Bloccare prefissi su Android

La maggior parte dei dispositivi Android offre funzioni integrate per bloccare numeri o prefissi specifici. I passaggi possono variare leggermente a seconda del modello e della versione del sistema operativo.

Tramite il registro chiamate:

• Apri l'app Telefono.
• Tocca un numero indesiderato o sospetto nel registro chiamate.
• Seleziona l’opzione Blocca/Segnala come spam (il nome può variare).
• Inserisci manualmente il prefisso da bloccare, se supportato dal dispositivo.

Con impostazioni avanzate:

Vai su Impostazioni nell'app Telefono.

Cerca la sezione Blocco numeri o Chiamate indesiderate.

Aggiungi manualmente i prefissi internazionali sospetti, come +373 (Moldavia), +216 (Tunisia), ecc.

Bloccare prefissi su iPhone

iPhone permette di bloccare numeri individuali, ma per il blocco di interi prefissi è necessario ricorrere ad app di terze parti.

Tramite l'app Telefono:

• Apri l'app Telefono e vai al registro chiamate.
• Tocca il numero sospetto.
• Seleziona Blocca questo contatto.

Utilizzando Focus Mode per chiamate da contatti sconosciuti:

• Vai su Impostazioni > Telefono.
• Attiva l’opzione Silenzia chiamate sconosciute. Questa funzione consente di ricevere chiamate solo dai tuoi contatti, proteggendoti dalle chiamate indesiderate.

Per una protezione ancora più efficace, si possono utilizzare app specializzate come Truecaller o Hiya, che integrano un sistema di blacklist aggiornato regolarmente. Queste applicazioni identificano le chiamate in arrivo, segnalando quelle provenienti da fonti potenzialmente fraudolente e offrendo la possibilità di bloccarle automaticamente.

Gli operatori di telefonia mobile inoltre, offrono spesso servizi aggiuntivi per filtrare le chiamate sospette - come il blocco automatico dei prefissi a rischio. Per questo, informarsi sui pacchetti di sicurezza disponibili presso il proprio operatore può aggiungere un ulteriore livello di protezione. È particolarmente utile per chi riceve frequentemente chiamate da numeri internazionali, come professionisti o aziende.

Altri consigli utili

Adottare abitudini consapevoli è essenziale per proteggersi dalle truffe telefoniche come il Wangiri. Ecco alcune strategie pratiche:

• Monitorare le fatture e il credito telefonico: controllare regolarmente eventuali addebiti insoliti consente di rilevare immediatamente anomalie. È utile anche impostare notifiche per il consumo di credito, così da intervenire tempestivamente in caso di attività sospette.
• Informare gli altri: sensibilizzare amici, parenti e colleghi su queste truffe è un modo efficace per limitare il numero di vittime. Condividere articoli, esperienze personali o elenchi di numeri sospetti può aiutare a creare una rete di protezione.

Chi sono le vittime più a rischio

Nonostante il Wangiri possa colpire chiunque, alcune categorie di persone sono particolarmente vulnerabili a questa truffa:

• Privati con poca familiarità tecnologica: coloro che non sono esperti di tecnologia spesso non sono a conoscenza delle truffe telefoniche e tendono a fidarsi più facilmente. Questo li espone a un rischio maggiore, specialmente quando richiamano numeri sconosciuti senza pensarci due volte.
• Aziende con elevato volume di chiamate internazionali: organizzazioni come call center, uffici commerciali e team di assistenza clienti sono obiettivi preferiti dei truffatori. In contesti aziendali, i dipendenti sono spesso portati a richiamare numeri internazionali sconosciuti per ragioni lavorative, aumentando le probabilità di cadere nella trappola.
• Giovani e adolescenti: l’uso intensivo dello smartphone e la scarsa esperienza nel riconoscere truffe rendono questa fascia di utenti una preda facile. La loro tendenza a non controllare i costi delle chiamate o a rispondere impulsivamente a notifiche li espone maggiormente a Wangiri e altre frodi.

Sensibilizzare queste categorie è cruciale per limitare i danni: campagne di informazione, tutorial sull'uso delle app di sicurezza e semplici consigli su come gestire le chiamate sconosciute possono ridurre significativamente l’impatto di questa truffa.

Domande frequenti

Cos'è il Wangiri in Italia?

Il Wangiri è una truffa telefonica in cui si riceve una chiamata persa da un numero, spesso con prefisso internazionale sconosciuto. Se si richiama, si viene reindirizzati a servizi a pagamento, generando costi elevati o scalando credito dal telefono.

Quali sono i numeri di telefono a cui non si deve rispondere?

Bisogna evitare di rispondere a numeri sconosciuti, specialmente se il prefisso è internazionale e non si aspettano chiamate dall’estero. Numeri che insistono ripetutamente o terminano la chiamata velocemente possono essere tentativi di truffa o spam.

Quali sono i prefissi a cui non rispondere?

Prefissi di Paesi come Tunisia (+216), Albania (+355), Costa d'Avorio (+225) o altri Paesi sospetti sono spesso usati per il Wangiri. In generale, è importante verificare ogni prefisso internazionale non familiare, soprattutto se non si ha alcun contatto in quei Paesi.

Quali sono i numeri di telefono che truffano?

Non esiste una lista definitiva, ma bisogna stare attenti a numeri con prefissi internazionali insoliti (come quelli riportati in precedenza), chiamate che terminano subito dopo uno squillo o numeri che cercano di indurre a richiamare. Truffe simili possono usare anche numeri apparentemente locali.

Cosa succede se si risponde a un numero spam?

In genere, rispondere non comporta costi diretti, ma si rischia di essere aggiunti a liste per ulteriori chiamate di spam o tentativi di phishing. In alcuni casi, chi chiama potrebbe cercare di convincere l’utente a fornire dati personali o finanziari.

Perché mi chiamano numeri stranieri su WhatsApp?

Numeri stranieri su WhatsApp possono essere tentativi di phishing, truffe o semplicemente errori. Talvolta i truffatori usano numeri internazionali per legittimarsi o per creare curiosità, inducendo l’utente a rispondere o interagire.

Cosa possono fare con il tuo numero di cellulare?

Con il numero di cellulare, i malintenzionati possono fare phishing, inviare spam, accedere agli account collegati (ad esempio tramite i codici di verifica via SMS) o persino avviare furti d'identità per scopi fraudolenti.