Cavo Fibra ottica

La fibra ottica è un cavo realizzato in fibra di vetro o in materiale polimerico, in grado di trasportare una maggiore quantità di informazioni rispetto al doppino telefonico.

Visivamente ha il diametro di un capello, ma può essere lungo diversi chilometri. Rispetto al passato, grazie all'evoluzione tecnologica, è diventato anche abbastanza flessibile. La posa dei cavi in fibra ottica è più costosa rispetto ai cavi tradizionali, in quanto i cavi non possono essere appesi a pali o tralicci, ma vanno sempre interrati. Un chilometro di fibra, senza la guaina protettiva che la ricopre, arriva a pesare solamente 2 Kg. Benché si chiami fibra ottica, i dati vengono trasportati per mezzo di campi elettromagnetici di frequenza particolarmente elevata, che si avvicinano a quella dell'infrarosso. La banda fornita da questa tecnologia di connessione parte da circa 100 Mbit/s, fino ad arrivare alla soglia del TeraBit/s.

La fibra ottica è una delle ultime tecnologie nel campo della trasmissione dati, ma il principio di funzionamento fu scoperto addirittura da Archimede. Il primo utilizzo della riflessione totale della luce risale alle fontane pubbliche di epoca vittoriana. Verso il 1950 venne invece realizzato un apparecchio in fibra ottica per la gastroscopia, in questo caso lo scopo era di riprodurre le immagini riprese all'interno dello stomaco. Successivamente venne scoperto che si potevano trasmettere dati, e poco alla volta, grazie ad accorgimenti chimici, come l'aggiunta di materiali quali il Titanio, e poi l'Erbio, riuscirono a coprire distanze notevoli, senza bisogno di ripetitori intermedi.

La capacità di trasmissione dati della fibra ottica è davvero notevole, e oggi ne viene sfruttata solo una parte. La ragione è nell'elettronica che viene utilizzata per decodificare i segnali. La tecnologia deve ancora evolversi nel campo elettronico, per poter avere sistemi elettronici in grado di riuscire a convertire l'enorme quantità di dati da inviare e ricevere nei cavi in fibra.