Emissioni di Co2: le Big Tech consumano più energia del Portogallo

Quanto sono sostenibili le aziende Big Tech

In un periodo storico in cui tutti, sia i cittadini privati che le aziende, vengono sensibilizzati all’utilizzo dell’energia in modo da limitare la produzione dell’anidride carbonica - anche con apposite misure proposte da istituzioni e Governi -alcune aziende non riescono a stare al passo, si tratta di: Facebook (diventata Meta), Amazon, Apple, Netflix e Google.

Queste cinque Big Tech consumano in un anno circa 49,7 milioni di megawattora (MWh), ossia più del Portogallo e della Grecia.

L'impegno a ridurre i consumi

Nel biennio che va dal 2018 al 2020, l’utilizzo di energia da parte dei colossi è quasi triplicato, tuttavia da parte delle aziende è stata resa nota la volontà di ridurre drasticamente i consumi.

Le compagnie più virtuose risultano essere Apple e Google, principalmente grazie al maggior utilizzo di fonti di energia rinnovabile e all’efficientamento dei data center, ricordiamo infatti che anche internet produce Co2.

Nel 2021, Apple è stata in grado di risparmiare ben 14 milioni di tonnellate di Co2, inoltre ha creato un Recovery Fund per realizzare progetti per il clima del valore di 200 milioni di dollari.

Anche Google, nonostante il consumo energetico sia aumentato, ha ridotto notevolmente le emissioni, anche grazie ad oltre 3 miliardi di dollari investiti nelle energie rinnovabili e all’efficientamento dei data center.

Nel 2020, Facebook ha reso noto di aver raggiunto il 100% di utilizzo di energia rinnovabile. Tuttavia, a causa del metaverso che richiede un’enorme quantità di dati, utilizza due data center in pipeline.

Amazon detiene il primato del maggior aumento di emissioni di anidride carbonica, anche a causa della componente logistica che va ad aggiungersi a quella informatica.

Infine, da segnalare che Netflix, non avendo centri di elaborazione dati, risulta essere la Big Tech a incidere meno fra le cinque citate.