Smart working a tempo pieno: anche nel 2023 ma non per tutti

Lavoratori fragili

La proroga c'è stata, ma solo per i lavoratori fragili e fino al 31 Marzo 2023.

Il termine lavoratori fragili si riferisce a chi, sulla base di certificati medici, risulta immunodepresso, paziente oncologico o che deve usare terapie salvavita o disabile grave; dunque, con un maggiore rischio nel caso dovessero avere i sintomi gravi da Covid.

Genitori con ragazzini

Dalla misura sono stati quindi esclusi i genitori configli sotto i 14 anni, che potranno accedere allo smartworking solo nel caso in cui lo prevedano gli accordi collettivi del loro settore o laddove ci siano intese tra i datori di lavoro privati e le rappresentanze sindacali.

Una pratica ormai diffusa

Oggi, dopo che le misure anti-pandemia, dal 2020 in poi, hanno consentito, di punto in bianco, il lavoro svolto fuori-sede (da casa o altrove) ad almeno 5 milioni di italiani, la pratica si è diffusa nelle aziende a prescindere dall'allarme sanitario.

3,6 milioni di lavoratori

Ormai, a chiunque (anche a chi non è nelle categorie protette) possa lavorare a distanza sono garantiti, di solito, due o tre giorni di smartworking.

Attualmente ricorrono a questa opportunità almeno 3,6 milioni di lavoratoriitaliani, prima del 2020 erano appena 500.000.