Smart working con l'affitto della casa scontato? In alcune località italiane si può

Per lavoratori smart

Fatto sta che alcuni piccole città e alcuni paesi stanno cercando di diventare interessanti proprio sull’onda di questo fenomeno, che sta cambiando il mondo del lavoro. Si tratta di località che hanno problemi di spopolamento o di posti di lavoro; spesso li hanno entrambi.

Per invertire la rotta, bisogna renderli appetibili per i lavoratori smart. Come? Ovviamente garantendo prima di tutto buone connessioni internet per accedere al web. Però anche offrendo incentivi economici. Insomma, pagando chi si trasferisce dalle loro parti.

Il bonus di Rieti

Esquire cita l’esempio di Rieti, nel Lazio. Ci abitano 46.000 persone, molte meno di quelle che stanno in un qualsiasi piccolo rione romano o milanese; però la popolazione tende a diminuire, in particolare quella dei giovani, che tendono a trasferirsi a Roma e in altre grandi città. Così il Comune ha pensato di lanciare un incentivo per convincere i lavoratori da remoto a trasferirsi lì.

Rivitalizzare la cittadina

Il vicesindaco Daniele Sinibaldi ha detto si vogliono attirare i lavoratori a distanza che trasformeranno Rieti nel loro ‘ufficio intelligente’ e rivitalizzeranno la città. In sostanza, vengono offerti buoni-sconto sugli affitti di case; durano fino a 6 mesi e valgono per chi sceglie di abitare nelle campagne intorno al capoluogo. Possono godere di questa agevolazione anche i pensionati, che ottengono il bonus se svolgono ancora attività di consulenza (da remoto).

Il voucher di Santa Fiora

Nell’Italia centrale c’è un altro Comune che ha varato un'iniziativa con lo stesso scopo. Si chiama Santa Fiora, ha 2.542 abitanti, si trova nella provincia di Grosseto, in Toscana, ed è incluso tra i borghi più belli d'Italia. Ora vuole diventare uno smart working village. Il bando prevede un voucher per coloro che si trasferiranno per almeno due mesi nel territorio comunale.

Lo sconto per sei mesi

Gli incentivi coprono le spese sostenute per l’affitto dell’abitazione fino ad un massimo del 50% della spesa sostenuta, con un importo mensile non superiore ai 200 euro (in media un affitto qui ne costa tra 300 e 500) e per una durata non superiore ai sei mesi, eventualmente prorogabili dal Comune. Il sindaco Federico Balocchi si aspetta che, dopo un periodo di prova, per alcuni Santa Fiora diventi una scelta permanente, anche tenendo conto dei vantaggi che offriamo in termini servizi per l’infanzia e l’adolescenza, a costi davvero contenuti.