Carta di credito: come funziona e quanto costa
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La moneta elettronica, complici i vari limiti alle transazioni in contanti, sta lentamente prendendo piede anche in Italia, dove ormai, per legge, anche i pagamenti al di sotto dei 30 euro devono essere accettati se effettuati con carta. Vediamo quindi di che si tratta quando si parla di carte di credito.
Carta di credito: cos'è
La carta di credito è una tessera plastificata che reca un numero identificativo, una data di scadenza e un codice di sicurezza legati al titolare, oltre ad un microchip che, sostituendo la banca magnetica, ne aumenta la sicurezza. Essa consente, una volta “strisciata” dall’esercente in questione, di addebitare il pagamento sul conto del titolare, dal quale il denaro verrà “scalato” dal plafond a disposizione solo a scadenze mensili prefissate. La carta di credito in questo differisce dal Bancomat, che invece rende immediato il pagamento. Dietro la carta viene riportata la firma del titolare, che è poi richiesta sulla ricevuta dell’esercente; altri metodi di identificazione sono il PIN, in caso di carta con microchip, oppure nessuno, in caso di carta contactless.
Quali sono i pro e i contro della carta di credito?
Tale metodo di pagamento è indubbiamente più comodo, eliminando la necessità del trasporto di contante e la fastidiosa procedura di dover contare monetine per giungere all’importo esatto dei pagamenti, tuttavia nasconde qualche insidia: la facilità di smarrire la carta o i suoi dati di accesso (e allora è necessario bloccarla), e la maggiore difficoltà di controllare l’impulso a spendere.
Le tipologie disponibili
Esistono due tipi di carte di redito:
- La prima è la carta di credito “a saldo”, che può essere richiesta quando si apre un nuovo conto corrente. Questa è, appunto, la carta che consente di vedersi addebitare le spese sul conto corrente con una cadenza solitamente mensile.
- Il secondo tipo di carta è la cosiddetta “revolving”, utilizzata nei pagamenti a rate. Questa funziona infatti come fosse un finanziamento da parte della banca, che concede una linea di credito rinnovata di mese in mese: in questo caso gli addebiti periodici includono, a carico del titolare, oltre al rimborso della somma ottenuta a credito, anche gli interessi e le commissioni di massimo scoperto.
Le operazioni possibili: quali sono
Tra le operazioni possibili con la carta di credito, oltre ovviamente ai pagamenti presso i negozi dotati di POS, è possibile anche prelevare il contante presso sportelli convenzionati o automatici, spesso dietro pagamento di una commissione, digitando un PIN. Inoltre, con la carta di credito è possibile pagare online in maniera semplice e veloce, inserendo il codice identificativo, il CVV2 e gli eventuali codici di sicurezza.
I costi della carta di credito
I costi delle carte di credito sono rappresentati dal canone mensile o annuale (per le banche on line questo canone è spesso pari a zero) e dalle commissioni eventualmente richieste in caso di prelievo allo sportello. Anche l’addebito delle utenze può avere dei costi, così come l’invio dell’estratto conto (sempre meglio consultarlo gratuitamente on line) o dell’eventuale servizio alert via sms o email. Può esistere poi una data oltre la quale i pagamenti sono addebitati con interesse. Tra gli eventuali costi vanno poi conteggiati quelli per l’emissione di una carta in caso di furto, smarrimento, clonazione o smagnetizzazione.
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