ETF: cosa sono?

Le 3 cose da sapere:
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Gli ETF sono fondi comuni di investimento che replicano l'andamento degli indici azionari
1Gli ETF sono fondi comuni di investimento che replicano l'andamento degli indici azionari
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Quando si acquista un ETF si acquista di fatto un paniere di numerosi titoli
2Quando si acquista un ETF si acquista di fatto un paniere di numerosi titoli
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Investire in ETF garantisce trasparenza, diversificazione e un abbattimento dei rischi
3Investire in ETF garantisce trasparenza, diversificazione e un abbattimento dei rischi
ETF
Un ETF (Exchange Traded Fund) è uno strumento finanziario che replica l’andamento di un indice azionario o di un insieme di asset come azioni, obbligazioni o materie prime. Un indice azionario è un paniere di titoli rappresentativo di un mercato o di un settore, come l’S&P 500, che include le 500 aziende più grandi degli Stati Uniti. Un ETF che replica l’S&P 500, ad esempio, investirà in azioni con la stessa composizione dell’indice, offrendo così una diversificazione automatica. A differenza di altri fondi, gli ETF sono negoziabili in Borsa in tempo reale, proprio come un’azione, e grazie ai costi ridotti e alla semplicità di utilizzo, sono molto apprezzati dagli investitori di ogni livello.
Sommario
Come funziona un ETF
Gli ETF (Exchange Traded Funds) sono strumenti finanziari che, come già detto, combinano le caratteristiche dei fondi comuni di investimento con quelle delle azioni, ma vediamoli in maniera più approfondita.
Si tratta di panieri diversificati di asset (azioni, obbligazioni, materie prime, ecc.) che replicano fedelmente l’andamento di un indice di riferimento e vengono negoziati in borsa proprio come un titolo azionario.
La loro caratteristica principale è la gestione passiva: invece di avere un team di gestori che selezionano attivamente i titoli da acquistare e vendere, l’ETF segue automaticamente la performance dell’indice a cui è legato. Ad esempio, un ETF sull’S&P 500 investe in tutte le 500 società che compongono l’indice, permettendo agli investitori di ottenere un’esposizione a quel mercato con un solo acquisto. Se l’indice cresce, anche il valore dell’ETF aumenta; se scende, l’ETF perde valore in proporzione.
Uno dei principali vantaggi degli ETF è la possibilità di accedere a un’ampia diversificazione con costi di gestione inferiori rispetto ai fondi comuni tradizionali, poiché non richiedono una gestione attiva. Inoltre, possono essere acquistati e venduti in tempo reale durante l’orario di negoziazione di Borsa Italiana sul mercato ETFplus, garantendo liquidità immediata e trasparenza nei prezzi.
Esempio pratico: l’ETF iShares Core MSCI World UCITS ETF
Per comprendere meglio il funzionamento di un ETF, prendiamo ad esempio un ETF specifico l’iShares Core MSCI World UCITS ETF (ticker: IWDA). Questo ETF replica l’indice MSCI World, che comprende circa 1.500 società a grande e media capitalizzazione dei principali mercati sviluppati del mondo, tra cui Stati Uniti (per la parte principale), Europa, Giappone e Australia.
La composizione di questo ETF è altamente diversificata:
- Circa il 69% delle partecipazioni è in azioni statunitensi, con titoli di giganti come Apple, Microsoft, Amazon, Nvidia e Alphabet (Google) tra le prime posizioni.
- Il restante 31% è distribuito tra altri Paesi sviluppati, con aziende leader come Nestlé (Svizzera), ASML (Paesi Bassi) e Toyota (Giappone).
- I settori più rappresentati sono tecnologia, finanza, salute e beni di consumo, offrendo una copertura equilibrata tra diversi comparti economici.
Quando un investitore acquista un ETF, non possiede direttamente le azioni di Apple, Microsoft o Nestlé, ma quote del fondo, che a sua volta detiene quei titoli nella stessa proporzione dell’indice. Questo ti permette di ottenere diversificazione immediata con un solo acquisto, evitando di comprare manualmente ogni singola azione.
Gli ETF possono avere replica fisica (acquistano realmente i titoli dell’indice) o replica sintetica (usano derivati per replicarne la performance). l'ETF che abbiamo preso ad esempio utilizza la replica fisica, garantendo trasparenza e riduzione del rischio.
Grazie alla sua ampia diversificazione geografica e settoriale, questo ETF è spesso scelto dagli investitori per costruire un portafoglio di lungo termine, poiché consente di esporsi all’andamento dell’economia globale con un solo strumento. Inoltre, ha costi di gestione molto bassi (TER dello 0,20%), rendendolo un’alternativa efficiente rispetto ai fondi comuni tradizionali.
Grazie alla combinazione di diversificazione, efficienza nei costi e facilità di negoziazione, gli ETF rappresentano una soluzione d’investimento flessibile e adatta sia agli investitori principianti che a quelli più esperti.
I vantaggi di investire in ETF
Comprare ETF offre tanti vantaggi non trascurabili. Vediamo, di seguito, quali sono i principali.
Semplicità:
Gli ETF si comprano e si vendono come un'azione quotata sul mercato, tramite la propria banca o il proprio broker. Inoltre, il gestore di un ETF deve comporre un portafoglio con un paniere di titoli atti a replicare l'andamento dell'indice, senza doversi sforzare di fare meglio di questo.
Economicità:
Il costo di un ETF risulta estremamente contenuto, soprattutto per quel che riguarda le spese di gestione. Infatti, trattandosi di gestione passiva, non ci sono oneri particolari di analisi e studi, pertanto i costi risultano di gran lunga inferiori a quelli dei fondi attivi. Ad esempio, nel caso dei mercati azionari, raramente superano lo 0,7%.
Abbattimento del rischio:
Rispetto ad un titolo azionario, un ETF presenta un minor rischio globale che si limita alle variazioni di prezzo in relazione all'andamento del mercato. Proprio come per i fondi comuni, la legge prevede criteri di diversificazione del portafoglio che mettono il patrimonio al riparo in caso di collasso di un unico titolo. Per il resto, come qualunque strumento finanziario, vanno maneggiati con cura e compresi a fondo nei loro meccanismi di funzionamento.
Diversificazione:
Gli ETF offrono diversificazione immediata, poiché replicano l'andamento di indici ampi che comprendono numerosi titoli, riducendo così il rischio specifico di ogni singola azione.
Trasparenza:
Questo strumento possiede la trasparenza informativa della negoziazione in tempo reale tipica della compravendita che riguarda i titoli azionari. Di ogni operazione in ETF si conosce immediatamente il prezzo a cui è stata esitata sul mercato borsistico, anche grazie alla pubblicazione giornaliera del NAV (Net Asset Value).
Flessibilità:
Gli ETF sono flessibili in quanto permettono agli investitori di entrare e uscire dall'investimento in tempi rapidi, scambiando il titolo anche all'interno di una giornata di scambi. Questo fornisce la certezza di poter vendere in ogni momento i propri fondi a gestione passiva sul mercato regolamentato.
Come si acquista un ETF?
Acquistare un ETF è molto simile a comprare un’azione, ecco i passaggi principali da fare:
Aprire un conto con broker online o app di trading: Per acquistare un ETF, devi prima aprire un conto presso una banca o una piattaforma di trading online. Questo conto ti consente di accedere ai mercati finanziari e di acquistare strumenti come azioni, obbligazioni e ETF.
Selezionare l’ETF da acquistare: Una volta che il conto è attivo, puoi scegliere quale ETF acquistare. Gli ETF sono identificati da un codice ISIN o un ticker, che ti permette di trovarli facilmente. Puoi scegliere ETF che replicano indici azionari, obbligazionari, materie prime, settori specifici, ecc. Qui sta a te costruire una tua strategia e comprare gli ETF che fano al caso tuo.
Inserire l’ordine di acquisto: Dopo aver scelto l’ETF, dovrai decidere quante quote acquistare e a quale prezzo. Puoi inserire un ordine di mercato (che compra al prezzo corrente) o un ordine limite (che stabilisce un prezzo massimo al quale sei disposto ad acquistare).
Confermare l’operazione: Una volta impostato l’ordine, confermi l’acquisto. L’operazione verrà eseguita immediatamente (nel caso di un ordine di mercato) o appena il prezzo dell'ETF raggiunge il tuo limite (nel caso di un ordine limite).
Monitorare l’investimento: Dopo aver acquistato l’ETF, puoi seguire l’andamento del tuo investimento tramite la piattaforma di trading. Gli ETF, essendo negoziati in tempo reale come le azioni, offrono una visibilità continua sul loro valore.
Oltre all’acquisto di un singolo ETF per volta, alcuni investitori decidono di investire in ETF tramite un PAC (Piano di Accumulo Capitale). Un PAC ti consente di investire una somma fissa, ad esempio mensilmente, in un ETF scelto, consentendoti di costruire il tuo portafoglio nel tempo. piattaforme come Scalable Capital e Trade Republic ti permettono di configurare un PAC con gli ETF.
In cosa posso investire tramite gli ETF?
Gli ETF permettono di accedere a una vasta gamma di asset e settori, vediamone alcuni:
ETF azionari: Offrono la possibilità di investire in mercati azionari globali, dalle principali piazze finanziarie mondiali a quelli più specifici di singoli paesi.
ETF obbligazionari: Questi ETF permettono di acquistare portafogli di obbligazioni, che possono includere titoli di stato o obbligazioni aziendali ad alto rendimento, offrendo l'opportunità di diversificare il portafoglio con investimenti che generano reddito stabile.
Materie prime: Con gli ETF, gli investitori possono entrare nel mercato delle risorse naturali, come oro, petrolio e grano, senza la necessità di detenere fisicamente questi beni.
Settori specifici: Per chi è interessato a concentrarsi su particolari segmenti dell’economia, esistono ETF che si specializzano in settori specifici come la tecnologia, la difesa, l'energia ecc… consentendo di seguire da vicino le dinamiche di mercato di questi mercati.
Quanto costa investire in ETF
Per chi acquista un ETF la prima voce di costo da prendere in considerazione è la commissione di gestione rappresentata nel TER (Total Expense Ratio), decisamente inferiore rispetto alle commissioni applicate sui fondi comuni tradizionali di pari categoria.
Vanno aggiunti poi i costi impliciti dello strumento o spread (differenza tra costo di acquisto e vendita), che hanno invece un'incidenza significativa sul costo totale dell'ETF, e le spese di negoziazione, che variano a seconda del canale (Broker online, banca online, sportello bancario, ecc.). Non sono invece previste commissioni di ingresso o di uscita e nemmeno spese di performance.
Pro e Contro degli ETF:
✅ Pro:
Diversificazione → Espongono a un ampio paniere di asset riducendo il rischio specifico dell'investimento.
Bassi costi → Commissioni di gran lunga inferiori rispetto ai fondi attivi.
Liquidità → Scambiabili in tempo reale come le azioni.
Efficienza fiscale → Minore impatto fiscale rispetto ai fondi comuni tradizionali.
Trasparenza → Portafoglio generalmente visibile quotidianamente.
❌ Contro:
Possibile spread denaro-lettera → Differenza tra prezzo di acquisto e vendita. (Come per molte tipologie di investimento)
Tracking error → Può non replicare perfettamente l'indice sottostante.
Rischio liquidità → Alcuni ETF meno scambiati possono avere scarsa liquidità.
Nessuna gestione attiva → Non c'è un gestore che prende decisioni per sovraperformare il mercato. (A volte può essere un pregio)
Storia degli ETF
Gli Exchange-Traded Fund (ETF) hanno origine negli anni '90 come strumenti finanziari innovativi volti a combinare i vantaggi dei fondi comuni con la flessibilità delle azioni. Il primo ETF moderno, il SPDR S&P 500 ETF Trust (SPY), è stato lanciato nel 1993 dalla State Street Global Advisors e replicava l'andamento dell'indice S&P 500. Tuttavia, l'idea di fondi scambiati in borsa risale agli anni '80, con esperimenti preliminari come il Toronto 35 Index Participation Units (TIPS) in Canada nel 1990.
Con il passare del tempo, gli ETF si sono evoluti includendo una vasta gamma di asset, dagli indici azionari alle obbligazioni, dalle materie prime alle criptovalute, rendendoli strumenti di investimento sempre più popolari per investitori istituzionali e retail. Oggi il mercato degli ETF è in continua espansione, con una crescente diversificazione e un impatto significativo sulla gestione patrimoniale globale.
Domande frequenti sugli ETF
Qual è la differenza tra ETF e fondi comuni?
Gli ETF sono negoziati in borsa come le azioni, mentre i fondi comuni vengono acquistati e venduti direttamente presso la società di gestione. Inoltre, gli ETF tendono ad avere costi inferiori e sono generalmente gestiti in modo passivo, replicando un indice piuttosto che cercare di batterlo.
Esistono diversi tipi di ETF?
Sì, gli ETF si possono distinguere in base all’asset sottostante:
- ETF azionari (replicano indici di azioni come l’S&P 500)
- ETF obbligazionari (investono in titoli di Stato o corporate bond)
- ETF su materie prime (oro, petrolio, ecc.)
- ETF settoriali o tematici (tecnologia, energie rinnovabili, ecc.)
- ETF smart beta (seguono strategie alternative di replica)
Gli ETF distribuiscono dividendi?
Dipende dal tipo di ETF:
- ETF a distribuzione: Pagano periodicamente i dividendi agli investitori.
- ETF ad accumulazione: Reinvestono automaticamente i dividendi, aumentando il valore dell’investimento nel tempo.
Gli ETF sono strumenti rischiosi?
Il rischio di un ETF dipende dall’asset sottostante. Un ETF su un indice globale è meno rischioso rispetto a uno su un singolo settore volatile. Tuttavia, come tutti gli investimenti, anche gli ETF possono subire perdite di valore.
Qual è la differenza tra ETF a replica fisica e sintetica?
Replica fisica: L’ETF possiede effettivamente i titoli dell’indice che replica.
Replica sintetica: L’ETF utilizza strumenti derivati (swap) per replicare l’indice, senza possedere direttamente i titoli sottostanti.
Quali sono i costi associati agli ETF?
Gli ETF hanno costi di gestione (TER – Total Expense Ratio), solitamente inferiori rispetto ai fondi comuni attivi. Inoltre, ci sono le commissioni di negoziazione applicate dal broker e, in alcuni casi, costi legati alla liquidità dell’ETF.
Gli ETF sono adatti a tutti gli investitori?
Gli ETF sono strumenti versatili e possono essere utilizzati sia da investitori esperti che principianti. Tuttavia, è importante scegliere quelli più adatti al proprio profilo di rischio e obiettivi finanziari.
Come scegliere un ETF?
Bisogna considerare diversi fattori, tra cui:
- L’indice di riferimento
- La dimensione e la liquidità dell’ETF
- Il costo di gestione (TER)
- Il metodo di replica (fisica o sintetica)
- Il rendimento storico e la volatilità
Gli ETF sono fiscalmente vantaggiosi?
Gli ETF possono avere un trattamento fiscale più efficiente rispetto ai fondi comuni, soprattutto quelli ad accumulazione. Tuttavia, la tassazione dipende dal paese di residenza dell’investitore e dal tipo di reddito generato (plusvalenze, dividendi, ecc.).
Qual è l'investimento minimo di un ETF?
L'investimento minimo in un ETF è il prezzo di una singola quota. Alcuni broker permettono l'acquisto frazionario, consentendo di investire anche importi inferiori.
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