Economia circolare: tanti la vogliono, ma 6 italiani su 10 non sanno cos'è

Rifiuti al minimo

Eppure il concetto è facile: si tratta di modalità di produzione e consumo che - come si legge sul sito del Parlamento europeo - implica condivisione, prestito, riutilizzo, riparazione, ricondizionamento e riciclo dei materiali e prodotti esistenti il più a lungo possibile.

In questo modo si estende il ciclo di vita dei prodotti, contribuendo a ridurre i rifiuti al minimo. Con tanti vantaggi per l'ambiente, la crescita e i cittadini.

Il sondaggio

Conou (Consorzio nazionale oli usati), Legambiente ed Editoriale Nuova Ecologia hanno fornito un quadro della situazione grazie a un sondaggio svolto da Ipsos (L'Italia e l'economia circolare) e presentato all'ultimo Ecoforum.

Dunque, il 59% degli italiani non la conosce, il 41% dice di conoscerne i principi (anche se tra questi il 16% risponde: Sì, ma non sapevo si chiamasse così).

Riciclaggio? Lontano da casa mia

Tra chi la conosce, solo il 10% afferma che ci siano impianti adeguati per il riciclo.

Però la metà non vorrebbe l'impianto nel raggio di 30 km (30%) o 50 km (20%) dacasa sua: tra le preoccupazioni spicca l’inquinamento, in particolare quello dell'aria (55% degli intervistati).

Un modo per risparmiare

Eppure 7 italiani su 10 ritengono che - in questi tempi di crisi economica e di aumento dei costi dell'energia - lo sviluppo dell'economia circolare e delle fonti rinnovabili possono far risparmiare un po' di soldi.

Favorevole anche il giudizio sui lavori collegati alla sostenibilità: per il 48% sono destinati ad aumentare.

Disparità tra Nord e Centro-Sud

Secondo Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente, l'economia circolare è un settore cruciale per il Paese. Per questo è fondamentale che l'Italia acceleri il passo.

Il primo cantiere da avviare riguarda quello della rete impiantistica su cui oggi si registra una forte disparità tra il Nord, dove è concentrata la maggioranza degli impianti, e il Centro-Sud, dove sono carenti.

Coinvolgere nelle scelte

Ha aggiunto Ciafani: Per avvicinarsi all'obiettivo rifiuti zero da smaltire servono mille nuovi impianti di riciclo, in modo da rendere autosufficiente ogni provincia italiana, coinvolgendo nella fase autorizzativa i cittadini, le attività produttive e le istituzioni locali, attraverso una fase di dibattito pubblico.