Fiducia dei consumatori: a Marzo 2022 un forte calo

La situazione internazionale

Per quel che riguarda l'indice delle imprese, risulta una flessione meno sostenuta, da 107,9 a 105,4, dopo il recupero che era stato registrato in Febbraio. In entrambi i casi, influisce la crisi internazionale legata al conflitto russo-ucraino.

Pesa il clima economico

Nel comunicato dell'Istat si legge che tutte le componenti dell’indice di fiducia dei consumatori sono in calo seppur con intensità diverse. In particolare, il clima economico e quello futuro cadono, rispettivamente, da 129,4 a 98,2 e da 116,6 a 93,5; il clima personale scende da 106,8 a 101,7 e quello corrente cala da 109,6 a 105,7.

Le aspettative in crisi

Sul fronte dei consumatori, il ridimensionamento così accentuato dell’indice è essenzialmente dovuto al forte deterioramento delle aspettative sia sulla situazione economica del Paese sia su quella personale, nonché ad un aumento delle attese sulla disoccupazione. In deciso peggioramento risultano anche i giudizi sull’opportunità all’acquisto di beni durevoli.

Imprese, ok le costruzioni

Inoltre, con riferimento alle imprese, tutti i comparti indagati registrano una diminuzione dell’indice di fiducia ad eccezione di quello delle costruzioni. Più in dettaglio, l’indice diminuisce nel comparto manifatturiero (da 112,9 a 110,3), nei servizi di mercato (da 100,4 a 99,0) e nel commercio al dettaglio (da 104,5 a 99,9). In controtendenza, nelle costruzioni l’indice sale da 159,7 a 160,1.

Ostacoli nell'export

Per quel che riguarda le domande sull'export rivolte alle imprese manifatturiere trimestralmente, c'è un aumento del numero di aziende che segnala ostacoli all’attività di esportazione (la relativa percentuale passa da 44,5% del quarto trimestre 2021 a 53,5%). Sostiene l'Istat: Il calo è principalmente imputabile a un diffuso peggioramento sia dei giudizi sia delle attese sugli ordini/vendite nel comparto manifatturiero, nei servizi e nel commercio al dettaglio.