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Che cosa succede quando il conto va in rosso

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Le 3 cose da sapere:

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Conti Correnti: trova il più vantaggioso
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Il conto corrente rappresenta il riferimento più importante per tutte le transazioni realizzate con le proprie disponibilità economiche: è possibile prelevare, versare, accreditare o addebitare. Nella maggior parte dei casi il possesso del conto corrente è obbligatorio non solo per agevolare l'accredito dello stipendio o i bonifici eseguiti dai clienti, quanto piuttosto per attenersi ad una serie di regole stabilite dalla legge e dal fisco.

Sommario

Prima fra tutte spicca l'obbligo di procedere tramite intermediario qualora si intenda trasferire somme di denaro che superino la soglia delle 3 mila euro; al di sotto di tale cifra è possibile utilizzare denaro contante a differenza delle spese maggiori che richiedono perentoriamente l'utilizzo del bonifico.

Il conto corrente è inoltre una vera e propria garanzia a favore di tutte quelle utenze che offrono le proprie offerte solo se si procede mediante addebito direttamente alla fonte. Quante volte si saranno sentite promozioni allettanti per internet, telefono, luce e gas ma per attivarle era necessario avere un conto?

Come se non bastasse è possibile accedere alle agevolazioni fiscali (fra cui le famose detrazioni IRPEF) solo qualora le spese siano effettivamente tracciabili tramite bonifico: e' la stessa Agenzia delle Entrate a sottolineare l'importanza dello strumento che permette alla persona fisica di ottenere benefici anche oltre il 50% delle spese sostenute, a differenza delle aziende che opereranno in maniera trasparente senza eseguire lavori ''in nero''.

Il conto corrente è uno strumento poliedrico e come tale permette all'intestatario di usufruire di numerosi servizi; qualora si associasse una carta di credito sarà possibile pagare senza utilizzare contanti anche per le spese effettuate online. Ad esse si aggiungono le numerose deleghe possedute da terzi soggetti che hanno il diritto di addebitare direttamente sul conto eventuali importi a fronte di specifiche spese, come l'addebito di mutui o finanziamenti e per il pagamento delle bollette.

Come evitare di andare in negativo sul conto

Da ultimo sia le banche che gli enti di credito mettono a disposizione degli intestatari di conti corrente la possibilità di visionare le transazioni eseguite durante il corso dell'anno, prima ancora di ricevere l'estratto conto cartaceo ed utilizzando una semplice applicazione oppure mediante pagina riservata sul sito dell'istituto. Tale opportunità consente di monitorare costantemente il saldo contabile e quello effettivo avendo modo di intervenire tempestivamente qualora il conto corrente risultasse in rosso.

In effetti non sempre saldo disponibile e saldo contabile coincidono: nel primo caso si tratta della somma a disposizione sul conto in un determinato giorno, mentre il saldo contabile informa il cliente di eventuali spese non ancora liquidate. In termini finanziari è possibile che le date non corrispondano e se oggi si sostiene una spesa online è possibile che i soldi siano scalati anche dopo quattro giorni. Ragion per cui, per evitare di andare in rosso il primo elemento da visionare è proprio il saldo disponibile. Il saldo contabile può essere rappresentato da due valori, l'uno positivo, l'altro negativo: solo quest'ultimo denota una situazione in cui il correntista si trova ad essere in debito con la banca.

Per non cadere in rosso una buona regola potrebbe essere quella di visionare online con frequenza il proprio conto corrente. Mantenere sotto controllo il proprio conto significa avere un quadro chiaro delle disponibilità economiche avendo modo di monitorare ogni singola spesa. La frequenza consigliata è quella di una volta a settimana, preferibilmente il sabato e la domenica poiché entro tale termine è possibile che le varie spese eseguite nei giorni feriali siano già state contabilizzate.

Un ulteriore metodo per evitare di andare in rosso è ridurre al minimo i pagamenti tramite carta di credito, preferendo l'utilizzo del contante. Ovviamente si tratta di piccole spese come quelle per i generi alimentari, l'abbigliamento e i beni di prima necessità cercando di usare la carta solo in casi estremi. Questa tecnica permette non solo di avere la piena cognizione dei soldi effettivamente posseduti, ma consente di controllare meglio tutte le spese affrontate in un determinato periodo.

Prediligere il bollettino anziché l'addebito sul conto potrebbe essere un buon modo per evitare di incorrere in debiti con la banca. E' vero, il bollettino comporta dei costi che possono arrivare anche fino a 5 euro, ma non fa leva sul conto corrente e, quindi, su deficit a carico del correntista. Andare in rosso con il proprio conto corrente non è una bella situazione, soprattutto in un periodo dove è possibile essere segnalati al CRIF o dove le procedure per il recupero coatto dei debiti sono diverse fra loro.

Se essere in rosso significa avere dei debiti con il proprio istituto, quest'ultimo può riservare ai propri clienti due alternative:

  • la prima consiste nell'impedire al correntista qualsiasi tipologia di prelievo, sia essa effettuata con carta, in ufficio o con addebito. In questo caso si potrà richiedere di posticipare l'addebito delle utenze, ma anche attendere la contabilità di alcuni versamenti che potrebbero essere disponibili in un secondo momento.
  • la seconda alternativa ha il nome di ''fido'', ossia di un credito a cui il correntista può accedere qualora il suo conto sia pari a zero. La banca consente quindi di sforare il saldo negativo entro un certo limite (generalmente la soglia è fissata a circa 5 mila euro) il superamento del quale comporta il blocco di ogni transazione.

Cosa fare con il conto in rosso

Se ci si trova con il conto in rosso è possibile incorrere in spiacevoli disguidi: le carte di credito vengono respinte dai sistemi telematici mentre il versamento di un assegno non adeguatamente coperto fa scattare tutte le procedure necessarie per provvedere nell'immediato alla provvista del conto. La banca invierà apposita segnalazione all'intestatario che, entro una certa data, dovrà depositare la somma necessaria ma, a termini scaduti, subentreranno una serie di sanzioni oltre alla possibilità di essere iscritti presso il CRIF e il registro dei protesti. Tale eventualità precluderebbe in futuro qualsiasi concessione di crediti a favore del correntista che si troverebbe ad avere un merito creditizio molto basso per il calcolo dei tassi di interesse su un finanziamento.

Qualora sul conto corrente vengano addebitate utenze e prestiti, la mancata riscossione dei pagamenti potrebbe legittimare azioni di pignoramento a favore dei delegati: qualora, ad esempio, non si sia pagata la bolletta della luce, l'azienda che fornisce il servizio è legittimata ad abbassare il carico di energia. Sui debiti maturati nei confronti degli aventi diritto (operatori telefonici, dell'energia elettrica, intermediari finanziari, ecc...) scatteranno gli interessi di mora che saranno addebitati successivamente mediante fattura.

Questa comprenderà il costo del servizio offerto con l'aggiunta della mora e sarà difficile dimostrare di essere in buona fede e di non essere informati circa la situazione del proprio conto. Monitorare le transazioni che avvengono sul conto corrente, così come limitare gli addebiti programmando in anticipo budget e spese non solo eviterà saldi negativi ed eventuali protesti, ma potrebbe rivelarsi un notevole risparmio a favore del correntista. Meglio avere sotto controllo ogni tipo di movimento piuttosto che ritrovarsi con una lettera della banca!

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