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Conti correnti dormienti: cosa sono e come recuperarli

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Le 3 cose da sapere:

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    Cos'è: rapporti bancari su cui non è avvenuto alcun movimento per 10 anni

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    Cos'è: rapporti bancari su cui non è avvenuto alcun movimento per 10 anni

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    Come riattivarlo: eseguendo semplicemente un deposito o un prelievo

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    Come riattivarlo: eseguendo semplicemente un deposito o un prelievo

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    Come avviene il rimborso: inviando una raccomandata o una e-mail a Consap

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    Come avviene il rimborso: inviando una raccomandata o una e-mail a Consap

Conti Correnti: trova il più vantaggioso
Conti Correnti: trova il più vantaggioso

Sommario

Si definiscono conti correnti dormienti, i rapporti bancari che prevedono un importo maggiore di 100 euro e sui quali non è avvenuta alcuna movimentazione in un arco temporale di 10 anni. Tutti i conti che prevedono un deposito di denaro possono divenire dormienti: dal libretto di risparmio, al conto corrente sia bancario che postale, dalle obbligazioni ai titoli di Stato, sino alle azioni.

Un caso a parte è costituito dagli assegni circolari, che si trasformano in dormienti dopo 3 anni dall'emissione, e le rendite delle polizze, che divengono dormienti dopo 2 anni. Una volta che questi periodi di tempo sono trascorsi, tutte le somme depositate in uno di questi prodotti o strumenti finanziari, vengono trasferiti all'interno di un Fondo dedicato presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze, il quale lo utilizza per scopi socialmente utili.

Prima che il passaggio avvenga, l'istituto di credito ha il compito di informare il titolare del conto che sta per divenire potenzialmente dormiente, del rischio che corre: il titolare a questo punto ha sei mesi di tempo per svegliare il suo conto, in caso contrario avverrà il passaggio al fondo ministeriale e il risparmiatore ha 10 anni di tempo per richiedere il rimborso.

Cosa fare per riattivare il proprio conto

Per svegliare un conto ed evitare che il proprio denaro venga trasferito nel fondo del Ministero dell'Economia e delle Finanze è necessario che il titolare svolga qualsiasi genere di operazione. Nello specifico per svegliare un conto basta comunicare alla banca confermare di voler continuare il rapporto, ma potrebbe anche comunicare un cambio di residenza o richiedere un libretto di assegni, l'aggiornamento contabile, il saldo del proprio conto oppure la copia di tutta la documentazione del conto.

A "smuovere" il conto è sufficiente eseguire un deposito o un prelievo, o pagare i propri acquisti con carta di credito.

A differenza di queste operazioni continuano a far "dormire" un conto il semplice accredito dello stipendio o della pensione, o l'addebito delle proprie utenze domestiche così come il Rid di qualsiasi altra operazione.

Conto corrente dormiente: come ottenere il rimborso

A poter richiedere il rimborso dei soldi di un conto corrente dormiente, già trasferiti sul Fondo del Ministero dell'Economia e delle Finanze, i titolari di conti di:

  • Un deposito di denaro non sottoposto ad alcuna movimentazione per almeno 10 anni. In questo caso ci si riferisce a conti correnti, certificati di deposito oppure un libretto di risparmio;
  • Strumenti finanziari che non vengono movimentati da 10 anni;
  • Titolari di un assegno circolare che non si è incassato per tre anni;
  • Rendite di una polizza assicurativa non movimentate per 2 anni;
  • Buoni fruttiferi postali che non sono stati incassati entro 10 anni dalla scadenza e sono stati emessi dopo il 14 aprile 2001.

Per ottenere il rimborso è necessario inviare la domanda tramite raccomandata a/r o raccomandata a mano a: Consap S.p.A - Rif. Rapporti dormienti, via Yser, 14 00198 Roma. In alternativa è possibile inviare una mail all’indirizzo rapportidormienti@consap.it. Il contenuto della raccomandata è un modulo scaricabile da www.consap.it/media/1133/rd_attestazione-devoluzione.pdf. In allegato non devono mancare un documento di identità ed il codice fiscale del titolare del conto, oppure il suo certificato di morte, nel caso di decesso. Da inserire anche copia del conto corrente.

La domanda può essere accolta anche dopo mesi, e il rimborso avverrà mediante bonifico o assegno.

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