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Imposta di successione e donazione: le nuove regole dal 2025

27 nov 2024 | 4 min di lettura

Uomo pensionato che usa pc

Con l'entrata in vigore del D.Lgs. 139/2024, il sistema fiscale italiano subisce un'importante trasformazione, in particolare per quanto riguarda l'imposta di successione e donazione.

Su Facile.it, leader nel confronto di conti correnti esploriamo le principali novità fornendo una guida completa alle nuove regole che entreranno in vigore dal 2025

Ecco la panoramica utile per chi si trova a dover affrontare questioni successorie o di donazione.

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Le principali novità introdotte dal D.Lgs. 139/2024

Il Decreto Legislativo 139/2024 rappresenta un passo significativo verso la razionalizzazione delle imposte indirette in Italia. Una delle innovazioni più rilevanti è l'introduzione del principio di autoliquidazione per l'imposta di successione, che avvicina il processo a quello già in uso per altre imposte come quelle ipotecarie e catastali. Questo cambiamento mira a semplificare il calcolo e la dichiarazione dell'imposta, riducendo così gli oneri amministrativi per i contribuenti. Inoltre, il decreto stabilisce nuove disposizioni per i trasferimenti derivanti da trust e altri vincoli di destinazione, modificando in modo sostanziale il quadro normativo esistente e garantendo una maggiore chiarezza e coerenza nelle norme applicative.

Modifiche al Testo Unico sulle Successioni e Donazioni

Le modifiche apportate al D.Lgs. 346/1990 sono di ampia portata e includono l'esclusione del "donatum" dalla base imponibile del "relictum". Questo significa che i beni donati in vita non saranno più inclusi nell'asse ereditario ai fini del calcolo dell'imposta, rendendo così più trasparente e giusto il trattamento fiscale degli eredi. Inoltre, le aliquote e le franchigie sono state inserite all'art. 7 e art. 56, mantenendo una certa continuità con le disposizioni precedenti ma con alcune semplificazioni che dovrebbero facilitare l'applicazione delle norme da parte dei contribuenti e delle autorità fiscali.

Aliquote e franchigie in vigore dal 2025

Le nuove regole prevedono l'applicazione di aliquote variabili a seconda del grado di parentela tra il defunto e l'erede, riflettendo così una maggiore equità nel trattamento fiscale. Viene applicata un'aliquota del 4% per i trasferimenti a favore del coniuge o di parenti in linea retta, con una franchigia di 1 milione di euro. Questa misura è pensata per proteggere le famiglie e garantire che solo le eredità di valore significativo siano soggette a imposta. Per fratelli e sorelle, l'aliquota è del 6% con una franchigia di 100.000 euro, mentre per altri parenti fino al quarto grado e soggetti estranei si applicano aliquote del 6% e 8% rispettivamente, senza alcuna franchigia. Questo sistema di aliquote e franchigie mira a bilanciare la necessità di entrate fiscali con il desiderio di non gravare eccessivamente le famiglie.

Trattamento delle Liberalità e Donazioni

Le nuove norme chiariscono che l'imposta di successione non si applica alle liberalità che non costituiscono donazione ai sensi del codice civile. Questo include le liberalità d'uso, che sono spesso fatte in occasione di servizi resi o in conformità con le usanze. Le donazioni remuneratorie, invece, continuano a essere soggette a tassazione. Questa distinzione offre maggiore chiarezza sui casi in cui le donazioni possono beneficiare di esenzioni o agevolazioni fiscali, riducendo così le incertezze per i donatori e i beneficiari.

Trust e altri vincoli di destinazione

Il decreto definisce le norme di territorialità per i trasferimenti derivanti da trust, consentendo al disponente di optare per il versamento anticipato e volontario dell'imposta. Questa opzione permette di stabilire un'imposizione definitiva al momento del conferimento dei beni al trust, semplificando la gestione fiscale di tali strumenti e offrendo maggiore flessibilità ai contribuenti. Inoltre, le nuove regole chiariscono che l'imposta "in ingresso" al momento del conferimento esclude future imposizioni "in uscita", fornendo così una certezza fiscale a lungo termine per i beneficiari.

Agevolazioni fiscali ed esenzioni

Particolare attenzione è riservata ai soggetti con disabilità grave, per i quali è prevista una franchigia di 1,5 milioni di euro. Questa misura mira a proteggere le persone con disabilità e le loro famiglie, garantendo che abbiano accesso ai beni e ai servizi di cui hanno bisogno senza ulteriori oneri fiscali. Inoltre, i beni e i diritti conferiti in trust o fondi speciali destinati a favore di persone con disabilità possono beneficiare di esenzioni specifiche, a condizione che perseguano finalità di inclusione sociale e assistenza. Questo approccio riflette un impegno verso l'inclusione e il supporto delle persone più vulnerabili nella società.

Obblighi dichiarativi e procedure di liquidazione

Le nuove disposizioni prevedono una semplificazione nella documentazione da presentare e nell'invio telematico delle dichiarazioni di successione, con un termine di 12 mesi dall'apertura della successione. Queste misure sono progettate per ridurre gli oneri burocratici per i contribuenti e facilitare il rispetto delle scadenze fiscali, migliorando così l'efficienza dell'amministrazione fiscale. Inoltre, l'introduzione della dichiarazione di successione telematica rappresenta un passo avanti verso la digitalizzazione dei processi amministrativi, rendendo più facile e veloce per i contribuenti adempiere ai loro obblighi fiscali.

Sanzioni e interessi

Il decreto introduce una riduzione delle sanzioni a un terzo se il pagamento delle somme dovute avviene entro il termine per la proposizione del ricorso. Questo incentiva i contribuenti a risolvere rapidamente eventuali controversie fiscali, riducendo così il carico amministrativo per le autorità fiscali. Inoltre, il tasso di interesse applicato sulle somme dovute in seguito a rettifica è fissato al 4,5% per semestre, garantendo una gestione più equa degli addebiti fiscali e riducendo il rischio di sanzioni sproporzionate.

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