Tari 2024: ecco dove si è pagata di più in Italia e le città con le tariffe più basse
3 mar 2025 | 3 min di lettura

La Tari (Tassa sui Rifiuti) rappresenta una delle imposte più discusse a livello locale, poiché incide direttamente sulle famiglie e sulle attività commerciali. Nel 2024, secondo uno studio della UIL, si è registrato un aumento generalizzato della Tari in tutta Italia, con alcune città in cui i costi risultano particolarmente elevati.
L'analisi mette in luce non solo le località più care, ma anche quelle in cui la spesa per la gestione dei rifiuti è più contenuta. Scopri di più su Facile.it, leader nel confronto tra conti correnti online.
Dove si è pagata la Tari più alta nel 2024
Tra le città italiane, il record della Tari più alta spetta a Pisa, dove una famiglia tipo deve affrontare una spesa media annua di 595 euro. Seguono a ruota Brindisi (518 euro), Trapani (511 euro), Genova (508 euro) e Pistoia (504 euro). Si tratta di cifre ben superiori alla media nazionale, che si attesta sui 337 euro all'anno per nucleo familiare.
L’aumento della Tari in queste città può essere legato a diversi fattori, tra cui i costi di gestione del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti, l'efficienza del sistema di raccolta differenziata e le politiche adottate dai singoli comuni. In alcuni casi, le tariffe elevate riflettono anche la difficoltà di coprire il costo del servizio a causa di evasione fiscale o di inefficienze nella gestione amministrativa.
Le città italiane con la Tari più bassa
Se alcune città si distinguono per i costi elevati, altre, invece, offrono un contesto più vantaggioso per i contribuenti. La Spezia è la città dove si paga meno, con una Tari media annua di 170 euro per famiglia. Seguono Belluno (175 euro) e Pordenone (185 euro), dimostrando come la gestione efficiente dei rifiuti possa tradursi in un risparmio significativo per i cittadini.
Il motivo di queste tariffe contenute risiede spesso in modelli di raccolta più efficienti, minori costi di smaltimento o una migliore suddivisione del carico fiscale. Alcuni comuni incentivano la riduzione dei rifiuti attraverso politiche mirate, come sconti per chi adotta comportamenti virtuosi nella raccolta differenziata.
Perché la Tari varia così tanto tra le città italiane?
Le differenze nei costi della Tari tra le diverse città italiane dipendono da una serie di fattori, tra cui:
- Il sistema di gestione dei rifiuti: comuni con un'elevata percentuale di raccolta differenziata e impianti di smaltimento moderni tendono ad avere costi inferiori.
- L’efficienza amministrativa: una gestione oculata delle risorse permette di contenere i costi e offrire tariffe più basse ai cittadini.
- L’evasione della tassa: in alcune città, l’evasione incide in modo significativo, costringendo chi paga regolarmente a sostenere una spesa maggiore.
- Gli appalti per il servizio di raccolta: il costo del servizio può variare in base agli accordi con le aziende che gestiscono la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti.
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