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Cassetta di sicurezza in banca, cos'è e come funziona

22 feb 2023 | 5 min di lettura | Pubblicato da Giusy I.

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Un luogo sicuro dove depositare contanti, gioielli, titoli, oggetti d’arte e qualsiasi cosa di valore che non si vuole lasciare in casa. Stiamo parlando della cassetta di sicurezza usata sempre di più dagli italiani. Secondo le ultime stime sarebbero oltre 1 milione e mezzo nel nostro Paese e conterrebbero un tesoretto di oltre 150 miliardi di euro.

Vediamo come funziona, come si fa ad aprirne una e quanto costa averla.

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Come richiedere una cassetta di sicurezza

La cassetta di sicurezza è un servizio di custodia che viene offerto dalle banche ai propri clienti che hanno aperto un conto corrente. Per questo potrà essere richiesta solo presso l’istituto presso il quale si ha un conto corrente. Si tratta di un passaggio necessario perché, in questo modo, si autorizza l’utilizzo del servizio di custodia.

Sarà, infatti, necessario, per i clienti dell’istituto bancario, sottoscrivere un contratto che ne definisca i costi e le modalità di utilizzo. Dopo la sottoscrizione del contratto il cliente dovrà depositare la propria firma. Solo in questo modo sarà autorizzato ad accedere alla propria cassetta di sicurezza.

La banca, a sua volta, gli fornirà una chiave numerata mentre ne manterrà in suo possesso una seconda, senza la quale la cassetta non potrà essere aperta.

In alcuni casi, comunque, non sarà necessario essere correntista di una banca per affittare una cassetta di sicurezza. Esistono, infatti, anche diverse alternative, vale a dire aziende, di solito si tratta di istituti di vigilanza, ma non solo, che offrono la possibilità di affittare una cassetta di sicurezza e quindi un servizio di custodia valori senza conto corrente bancario.

Bisogna comunque fare attenzione a chi ci si rivolge. Un conto è una banca, un altro è un'azienda privata che, sicuramente, avrà tutele minori, così come un grado di sicurezza inferiore. Dunque, visti i costi piuttosto limitati, il consiglio è sempre quello di, se non si hanno esigenze particolari, aprire un conto e affittare una cassetta di sicurezza in banca.

Inoltre in banca verranno addebitati direttamente sul conto i costi di gestione della cassetta, che comprendono il premio assicurativo e alcune spese amministrative. Ovviamente i costi possono variare a seconda delle dimensioni e degli istituti. In media il costo si aggira intorno ai 4 euro al litro annuali.

Come funziona una cassetta di sicurezza

La cassetta di sicurezza, di solito, ha una grandezza media di una scatola di scarpe (quando si vogliono riporre, ad esempio, gioielli, contante e piccoli oggetti di valore) o più grande per documenti o oggetti d’arte di pregio.

Viene depositata all’interno del caveau della banca, cioè un’area blindata posta solitamente all’interno di armadi corazzati, o in un locale blindato dotato di dispositivi d’allarme o sistemi di chiusura avanzati, come, per esempio, doppia chiave o chiave elettronica.

I clienti di un istituto bancario possono richiedere una cassetta di sicurezza, come detto, sottoscrivendo un contratto che ne definisce i costi e le modalità di fruizione. Ma non sono obbligati a dichiararne il contenuto. In genere basterà indicare il valore complessivo dei beni depositati. Solitamente le banche nei loro contratti prevedono un valore massimo di 100mila euro. In caso di un valore che superi tale cifra spesso viene offerta la possibilità di estendere la polizza assicurativa.

Per garantire il massimo della privacy il cliente viene lasciato solo durante le operazioni di immissione ed estrazione di beni dalla cassetta di sicurezza. L’accesso al caveau è concesso solo al cliente o ad un suo delegato, che a sua volta dovrà depositare la firma che lo autorizza ad accedere alla cassetta.

La banca non è autorizzata ad aprire la cassetta per verificare cosa contiene. Tuttavia, è previsto per legge che il Fisco possa richiedere, per effettuare degli accertamenti, l’apertura delle cassette di sicurezza per controllare cosa contiene, anche in mancanza degli intestatari.

Quanto costa avere una cassetta di sicurezza

Il costo del servizio dipende da diversi fattori. Possono incidere sul costo della cassetta di sicurezza sia le politiche adottate dall’istituto di credito che le dimensioni della cassetta di sicurezza. In generale, più grande è la dimensione della cassetta e maggiore sarà il costo del canone. In linea di massima, una cassetta di piccole dimensioni avrà un prezzo di circa 10 euro al mese, mentre quelle più capienti possono arrivare a costare anche 150 euro mensili. L’importo, come detto, viene addebitato direttamente sul conto corrente. Alcune banche scelgono, invece, di far utilizzare in maniera gratuita una cassetta di sicurezza. E questo si ha spesso quando un cliente è particolarmente ‘importante’ e possiede un ingente patrimonio.

Prima di sottoscrivere il contratto, si raccomanda sempre di leggere attentamente il foglio informativo del servizio, in cui sono indicati i rischi e i costi di gestione.

Ci sono poi dei casi particolari da tenere a mente.

In caso di contratto scaduto da almeno 6 mesi senza che il cassettista abbia restituito la chiave in suo possesso, l'istituto può chiedere al Tribunale competente l'apertura forzata della cassetta di sicurezza. Passaggio fondamentale per la banca sarà l’aver inviato in precedenza una raccomandata con avviso di ricevimento al cliente.

La stessa procedura sarà seguita nel caso in cui la banca sospetti che il contenuto della cassetta di sicurezza possa costituire un pericolo di qualsiasi genere (es. armi, esplosivi, munizioni, sostanze stupefacenti).

L'apertura forzata della cassetta di sicurezza può avvenire anche in caso di ritardato o mancato pagamento del canone. Sarà necessario che tale passaggio avvenga sempre in presenza di un notaio e secondo le modalità indicate dal Tribunale che dovrà decidere come andranno conservati i beni e se potranno essere venduti per rimborsare la banca dei costi sostenuti

Ancora, un altro caso di apertura forzata della cassetta di sicurezza in banca si ha in caso di morte del cassettista e impossibilità di trovare la chiave.

In questo caso la banca opererà solo in presenza di un accordo tra tutti gli aventi diritto o comunque secondo le modalità previste dall'autorità giudiziaria. Nel caso in cui ci siano cointestatari del contratto in essere tra il soggetto deceduto e la banca sarà bene rivolgersi ad un avvocato per capire come muoversi soprattutto quando ci sono diversi eredi nel testamento. I tempi medi, in caso di successione, sono abbastanza lunghi: possono andare da 40 a 120 giorni. Anche i costi non sono bassi visto che sarà necessaria anche la nomina di un perito: si va dai 2mila ai 7mila euro.

Autore
foto Giusy Iorlano

Giusy Iorlano è giornalista professionista. Laureata presso la Luiss Guido Carli di Roma, due master, ha collaborato con numerose testate nazionali e internazionali occupandosi soprattutto di economia e finanza. Collabora da diversi anni con Milano Finanz

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