Serve assistenza?02 55 55 5

Conto corrente: cos’è il codice SWIFT?

6 apr 2022 | 5 min di lettura | Pubblicato da Giusy I.

conti expert speaks cos e il codice swift

Se ne è sentito tanto parlare nelle scorse settimane per via delle sanzioni imposte dall’Europa e dagli Stati Uniti alla Russia con l’esclusione delle principali banche, appunto russe, dalla più importante rete di messaggistica finanziaria per le transazioni interbancarie internazionali oggi esistente al mondo. Stiamo parlando dello Swift, un sistema che consente agli istituti di credito di tutto il mondo di trasferire rapidamente il denaro e scambiarsi le informazioni per via elettronica.

Conti Correnti: trova il più vantaggioso

Swift ha un formato standardizzato grazie al quale banche situate in paesi diversi non possono essere confuse. I margini di errore sono quasi nulli e i pagamenti semplici e veloci.

Allora vediamo nello specifico di cosa si tratta e perché è così importante tanto da essere utilizzato da migliaia di istituzioni finanziarie in più di 200 Paesi per facilitare, appunto, i flussi di denaro transfrontalieri.

Un po' di storia…

La SWIFT, Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunication, è nata in Belgio nel 1973. Si tratta di una cooperativa di istituzioni finanziarie che è andata a sostituirsi al precedente Telex utilizzato per inviare comunicazioni scritte (che comportavano molteplici errori, ndr).

Oggi, grazie allo Swift, le transazioni avvengono in modo sicuro perché questo sistema consente di verificare l’identità dell’istituto o dell’ente finanziario destinatario o mittente di un certo pagamento.

Proprio per questo è stato creato il codice Swift (conosciuto anche come codice BIC) che consente di effettuare pagamenti rapidi e sicuri. Quando si effettua una transazione estera, il codice Swift serve a verificare, appunto, l’identità della banca o dell’ente finanziario in questione. Si tratta di una misura di sicurezza perché fa sì che i soldi siano trasferiti sul giusto conto corrente.

Da non confondere con il più conosciuto codice Iban che possiede ogni conto corrente e in Italia ha 27 caratteri. Il codice Iban è stato sviluppato per rendere più semplici le transazioni economiche tra persone fisiche o piccole e medie imprese ed è obbligatorio dal gennaio 2008 per i bonifici in Italia e per quelli verso l’area Sepa (Single Euro Payment Area, cioè Area Unica dei pagamenti in Euro).

Ma lo standard non è ancora ampiamente diffuso fuori dall’Europa, dove prevale invece Swift che, perciò, resta il meccanismo da optare per i bonifici internazionali.

Caratteristiche del codice Swift

Il codice Swift o BIC (Bank Identifier Code) contiene fra gli 8 e gli 11 caratteri, ognuno dei quali fornisce informazioni specifiche e verificabili, come la banca, il Paese d’origine o la specifica filiale. Dopo che le coordinate della banca sono state autenticate, sarà possibile effettuare il pagamento all’estero velocemente e in tutta sicurezza.

Ad ogni codice Swift corrisponde, dunque, una banca. Ma non immaginate che con questo sistema si scambi denaro vero e proprio. Tecnicamente ciò che avviene è uno scambio di messaggi con le relative istruzioni per il trasferimento dei fondi, che avviene invece attraverso altri circuiti, ad esempio Target in Europa.

Come decifrare il formato del codice Swift

Composto sia da numeri che da lettere, il codice Swift ha, come detto, otto caratteri — oppure 11 se è indicata anche la filiale bancaria.

Nello specifico il codice Swift è composto da:

  • quattro lettere per il codice bancario. Tali lettere indicano l’ente finanziario che fornisce il servizio bancario: in parole povere, ad ogni codice Swift, corrisponde una banca.
  • Due lettere per il prefisso del Paese (‘IT’ nel caso dell’Italia, ‘FR’ per la Francia o ‘DE’ per la Germania).
  • Ancora, due lettere o due numeri per la località dove si trova la sede principale della banca;
  • tre cifre (opzionali) per la specifica filiale di riferimento, dove, cioè, è associato il conto corrente.

Queste ultime tre cifre possono anche non esserci o sono segnalate come XXX, in questi casi significa che si fa riferimento agli uffici centrali dell’istituto di credito.

Dove trovo il codice SWIFT/BIC?

Il codice Swift o BIC, come abbiamo già detto, serve in pratica per effettuare bonifici e pagamenti verso l'estero o quando, viceversa, si ricevono pagamenti dall'estero.

Solitamente si ritrova direttamente nel contratto di conto corrente firmato con la banca. Ancora, si può trovare indicato anche negli estratti di conto corrente o nell’area personale del proprio home banking.

Il codice BIC può essere ricavato anche attraverso un apposito strumento di ricerca, inserendo i dati relativi al Paese e alla sede della propria banca. In alcuni paesi come la Germania, procurarsi il codice BIC è ancora più facile, perché è riportato sulla carta di debito.

Esistono, comunque, anche dei siti internet che danno una mano ad identificare il codice Swift o BIC. Se si ha difficoltà a recuperarlo si può, comunque, richiedere direttamente alla propria banca o tramite il servizio clienti.

Al contrario dell’Iban, dunque, che lo troviamo sempre segnalato nel contratto con l’istituto bancario e nella schermata online di gestione del conto, il codice Swift non sempre figura esplicitamente nell’elenco delle coordinate bancarie. E’, quindi, bene chiedere sempre, nel caso si debba fare un bonifico verso l’estero, al beneficiario Iban e BIC altrimenti il pagamento non potrà partire.

I codici Non-Swift BIC

Bisogna comunque fare attenzione. Anche se spesso parliamo indifferentemente di codici Bic e Swift. In ambito finanziario, ciò non è del tutto corretto. Esistono, infatti, dei codici Bic che non sono considerati codici Swift (i cosiddetti Non-Swift Bic appunto, ndr) proprio perché non sono direttamente collegati alla rete Swift per i pagamenti esteri. Principalmente vengono utilizzati per transazioni manuali e potrebbero essere non accettati da alcuni sistemi.

Per questo, quando si devono ricevere bonifici dall’estero, è bene richiedere al proprio istituto di credito uno Swift BIC connesso alla rete ( per esempio, per Intesa Sanpaolo è BCITITMM, per UnicreditBanca è UNCRITMM, per Deutsche Bank Italia è DEUTITMM). Per riconoscerli basterà guardare l’ultimo carattere, l’ottavo appunto: se è il numero 1 si tratta di un Bic non-Swift.

Concludendo, il codice Swift/BIC resta, comunque, una garanzia di sicurezza poiché comunica solo l’identità del mittente e del beneficiario, ma non serve a effettuare la transazione, rappresentando un metodo di gestione dei pagamenti internazionali estremamente sicuro.

Autore
foto Giusy Iorlano

Giusy Iorlano è giornalista professionista. Laureata presso la Luiss Guido Carli di Roma, due master, ha collaborato con numerose testate nazionali e internazionali occupandosi soprattutto di economia e finanza. Collabora da diversi anni con Milano Finanz

Ultime notizie Conti

pubblicato il 20 febbraio 2025
Come trovare il conto deposito vantaggioso a febbraio 2025

Come trovare il conto deposito vantaggioso a febbraio 2025

Tra gli strumenti di risparmio a breve termine, due opzioni si contendono l'attenzione degli investitori: conti deposito e BOT. Presentano caratteristiche distinte in termini di struttura, flessibilità, durata, tassazione e rendimento. Per ora vincono i primi. Ecco come trovarli a febbraio 2025.
pubblicato il 18 febbraio 2025
3 Conti correnti Under 30 gratuiti a febbraio 2025

3 Conti correnti Under 30 gratuiti a febbraio 2025

Se cerchi un conto corrente Under 30 gratuito, con bonifici e prelievi gratis, cashback acquisti, bonus di benvenuto e tanti premi, Facile.it ti aiuta a trovarlo! Ecco i conti correnti under 30 a febbraio 2025, scopri quello che fa per te!

Guide ai conti

pubblicato il 18 febbraio 2025
Come risparmiare soldi nel 2025: 10 strategie efficaci

Come risparmiare soldi nel 2025: 10 strategie efficaci

Nel contesto economico attuale, risparmiare denaro è più importante che mai. Con l'inflazione in aumento e le spese quotidiane che sembrano crescere incessantemente, è fondamentale adottare strategie efficaci per ottimizzare le spese e incrementare i risparmi.
pubblicato il 20 gennaio 2025
Fondo d’emergenza cos’è e a cosa serve

Fondo d’emergenza cos’è e a cosa serve

In un mondo caratterizzato da incertezze economiche e imprevisti, il fondo di emergenza rappresenta una garanzia fondamentale per la sicurezza finanziaria personale.
pubblicato il 13 dicembre 2024
Guida completa al trasferimento del conto corrente

Guida completa al trasferimento del conto corrente

Trasferire il conto corrente e i relativi servizi di pagamento può sembrare complesso, ma grazie a una normativa chiara e tutele definite per il consumatore, il processo è diventato più semplice e sicuro.
pubblicato il 15 giugno 2024
Conto Deposito: cos’è e come funziona

Conto Deposito: cos’è e come funziona

Il conto deposito è uno strumento di investimento, che si appoggia a un conto corrente tradizionale e che ti consente di ottenere, sulle somme depositate in Banca e una rendita elevata. Leggi tutto quello che devi sapere.
pubblicato il 17 maggio 2024
Certificati di deposito: cosa sono e come funzionano

Certificati di deposito: cosa sono e come funzionano

I certificati di deposito sono strumenti finanziari che offrono agli investitori la possibilità di depositare una somma di denaro presso una banca per un periodo di tempo prestabilito. Questi strumenti sono considerati sicuri e garantiscono rendimenti stabili.
pubblicato il 15 febbraio 2023
Calcolo ISEE: Come farlo e quando serve

Calcolo ISEE: Come farlo e quando serve

L'ISEE è un calcolo importante da fare per accedere a determinate agevolazioni statali. Per farlo, è possibile recarsi ad un CAF dove gratuitamente si occuperanno di prepararlo.