Bonus mamme 2025: come cambia l’esonero INPS per le lavoratrici con figli
4 mar 2025 | 3 min di lettura | Pubblicato da Marco B.

A partire dal 1° gennaio 2025, il Bonus Mamme Lavoratrici ha subito una trasformazione significativa.
Questa misura, valida fino al 31 dicembre 2026, prevede un esonero contributivo del 100% sulla quota dei contributi previdenziali IVS (invalidità, vecchiaia e superstiti) a carico delle madri con almeno tre figli. Quali sono tutte le novità e chi potrà beneficiarne?
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Requisiti del contratto
Per poter beneficiare dell’agevolazione, è necessario che il figlio più piccolo non abbia ancora compiuto 18 anni e che la lavoratrice sia titolare di un contratto di lavoro dipendente a tempo indeterminato (sono esclusi i rapporti di lavoro domestico). Il limite massimo dell’esonero è fissato a 3.000 euro annui, riparametrati su base mensile.
Fine delle sperimentazioni
Questa misura, introdotta con la Legge di Bilancio 2024 (articolo 1, comma 180, della legge n. 213/2023) e successivamente modificata con la Manovra 2025, segna la fine dell’estensione sperimentale del bonus destinato alle lavoratrici con due figli. Al suo posto viene introdotto un nuovo esonero contributivo parziale per alcune categorie di lavoratrici.
Misure per le madri lavoratrici
Nel 2025, le politiche a supporto dell’occupazione femminile confermano fino al 31 dicembre 2026 il Bonus Mamme per le madri con tre o più figli. Tuttavia, il messaggio INPS n. 401 del 31 gennaio 2025 rende ufficiale la cessazione del Bonus Mamme per le lavoratrici con due figli, che non sarà più valido a partire dal 31 dicembre 2024.
Cambiamenti dal 2025
L’agevolazione introdotta lo scorso anno in via sperimentale con la Legge di Bilancio 2024 permetteva un esonero contributivo fino al mese del decimo compleanno del figlio più piccolo. A partire dal 2025, questo beneficio non sarà più riconosciuto. In compenso, viene introdotta una nuova misura per le lavoratrici con almeno due figli.
Il nuovo esonero contributivo
La Legge di Bilancio 2025 (articolo 1, commi 219 e 220 della legge n. 207/2024) introduce un esonero contributivo parziale per:
- lavoratrici dipendenti (escluse quelle del settore domestico) con un reddito imponibile ai fini previdenziali non superiore a 40.000 euro annui;
- lavoratrici autonome, che potranno anch’esse beneficiare della misura.
Requisiti
- La lavoratrice deve essere madre di almeno due figli.
- L'esonero si applica fino al mese del compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo.
- Dal 2027, l'esonero sarà riservato alle madri di tre o più figli e sarà valido fino al compimento del diciottesimo anno di età del figlio più piccolo.
- Per gli anni 2025 e 2026, l'esonero non si applica alle lavoratrici già beneficiarie del Bonus Mamme previsto dall'articolo 1, comma 180, della legge di Bilancio 2024.
Modalità
- Bonus mamme (madri di tre o più figli): le aziende devono applicare direttamente l'esonero in busta paga. La richiesta va effettuata tramite il flusso UniEmens, indicando il codice esonero fornito dall'INPS. La misura è automatica per le lavoratrici già beneficiarie nel 2024, purché restino in possesso dei requisiti.
- Esonero contributivo per madri di due o più figli: le modalità di richiesta saranno stabilite con il decreto attuativo. L'INPS fornirà ulteriori istruzioni dopo l'entrata in vigore della norma.
- Il beneficio sarà regolamentato da un decreto attuativo del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministero dell'Economia e delle Finanze. L'INPS fornirà ulteriori istruzioni operative una volta approvato il decreto attuativo.
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