Carte Cashback: cosa sono
27 nov 2020 | 4 min di lettura | Pubblicato da Salvatore B.
Molte società che emettono carte di credito aderenti ai maggiori circuiti offrono ai propri clienti gratifiche sotto forma di Cash Back.
Queste possono prendere la forma di accrediti di denaro in percentuale all’ammontare che il titolare della carta ha speso in un mese oppure di sconti presso negozi selezionati. Vediamo adesso che cosa sono i cashback e come funzionano.
Regole e restrizioni per la riscossione del cash back
Alcune carte hanno addirittura creato dei negozi virtuali dove il titolare può acquistare a prezzi scontati beni e servizi di uso comune quali vestiti, libri, viaggi ed alimenti o pagare utenze con fornitori convenzionati. Altre carte offrono la possibilità di guadagnare ulteriormente dagli acquisti effettuati tramite questi portali di shopping virtuale ed anche con l’adesione a programmi promozionali che hanno varie cadenze. Tuttavia, gli emittenti di carte spesso impongono una soglia massima a quanto si può guadagnare in contanti sugli acquisti effettuati attraverso le promozioni o i programmi di ricompensa trimestrali.
Programmi di Cash Back
In generale, i programmi di cash-back possono appartenere a tre grandi categorie:
- tasso fisso,
- bonus per categorie,
- categorie variabili di acquisto.
A volte il cash back nelle categorie oggetto di bonus è limitato ad un plafond annuale di spesa, ma può anche essere illimitato. Le carte con cash back a tasso fisso offrono un premio che non cambia in base al tipo di acquisti effettuati, anche se alcune categorie quali abbonamenti e pagamento di utenze potrebbero non rientrare in questo novero.
Altre carte offrono cash back solo per acquisti presso alcune categorie di esercenti quali ad esempio alimentari, rifornitori di carburante, agenzie di viaggio e servizi di intrattenimento.
Altri emittenti cambiano con cadenza mensile o trimestrale le categorie di acquisti ed esercenti per i quali sussiste il bonus cash back. Il numero di acquisti o il loro valore presso questi esercenti può avere delle limitazioni ma essere molto generoso. In questo caso, il titolare della carta può massimizzare i ritorni delle gratifiche.
Il Cash Back per i venditori
Molte aziende oggi ritengono che il cash back sia un ottimo strumento promozionale poiché non richiede di scontare il prezzo dei prodotti e quindi evita di svalutare le loro proposte. Il cash back consente allo stesso tempo di fornire agli acquirenti un incentivo finanziario. Ciò consente di aumentare le vendite e incrementare i volumi di fatturato premiando i clienti con meccanismi di fidelizzazione con risultati tangibili e diretti.
Riscossione del Cash Back
La riscossione del cash back può avere luogo in molti modi che l’emittente della carta dettaglia nei termini e condizioni del contratto che sottopone al cliente. Alcune carte consentono al cliente di accreditare denaro sul suo estratto conto abbattendo la spesa per interessi. Tuttavia, per fare ciò, alcuni emittenti potrebbero imporre una soglia minima di cash back mensile. Qualora questa risultasse inferiore, andrebbe a cumularsi con gli ammontari dei mesi seguenti fino al raggiungimento della cifra richiesta per l’accredito.
Nel caso l’emittente della carta sia la stessa banca presso la quale il cliente ha un conto corrente, il cash back potrebbe addirittura assumere la forma di accredito su quest’ultimo. Un’ulteriore alternativa può consistere nella conversion del cash back in donazioni ad associazioni no profit convenzionate con la carta.
Pericoli del Cash Back
Il cash back può risultare piuttosto conveniente per il consumatore che preferisce estinguere il suo debito mensilmente in una soluzione unica senza incorrere nel pagamento di interessi passivi. Purtroppo, alcuni consumatori potrebbero dare un’interpretazione errata del cash back ritenendolo un incentivo a spendere di più del solito. Maggiori spese per interessi passivi e rate più care vanificano i benefici dei premi in punti o in denaro. Inoltre, le carte potrebbero non corrispondere il cash back su tutti gli acquisti escludendo ad esempio le spese per abbonamenti o il pagamento di utenze.
Prima di sottoscrivere una carta cash back è necessario che il consumatore ne analizzi tutti i termini e condizioni e vedere se questi la rendono adatta alle sue abitudini di spesa e non commetta l’errore di cambiare queste ultime per ottenere benefici che risulterebbero a conti fatti illusori. Alcune carte, ad esempio, offrono cash back che variano in base alle categorie a cui appartengono i beni e servizi oggetti di acquisto oppure ai venditori. Alcune promozioni temporanee potrebbero riguardare negozianti, beni e servizi con prezzi più alti dei loro concorrenti e sostituti.
Giornalista finanziario che ha lavorato a Londra, Parigi e Milano presso il Gruppo Financial Times, Acuris (in precedenza Mergermarket), Euromoney ed altre testate specialistiche.
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