Agenzie di rating: cosa sono e come funzionano
Le 3 cose da sapere:
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Cos'è: pagella data all'emittente di un titolo di debito
1Cos'è: pagella data all'emittente di un titolo di debito
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Agenzie di rating: gli istituti che attribuiscono queste pagelle
2Agenzie di rating: gli istituti che attribuiscono queste pagelle
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Le agenzie studiano ed elaborano le informazioni pubbliche a disposizione
3Le agenzie studiano ed elaborano le informazioni pubbliche a disposizione
Sommario
- Rating: cos'è
- Agenzie di rating: cosa sono
- Agenzie di rating: come funzionano
- Critiche e conflitti di interesse
Acquistando un’obbligazione o un titolo di Stato spesso ci siamo imbattuti nella dicitura “giudizio di rating” seguita da un qualche voto o punteggio. Ma che cos’è il rating di uno strumento finanziario, e chi lo assegna?
Rating: cos'è
Il rating è una sorta di “pagella” data all’emittente di un titolo di debito (azienda privata o Stato sovrano) che ne valuta il merito creditizio e, di conseguenza, attribuisce un grado di rischiosità al titolo stesso. Se un’azienda è molto soggetta ai rischi del mercato, o uno Stato ha i conti dissestati, le obbligazioni emesse non saranno da considerare investimenti sicuri.
A cosa servono le agenzie di rating?
In altre parole, il giudizio di rating è fondamentale per determinare la capacità dell’impresa
o dello Stato in questione di ripagare il titolo di debito emesso, e quindi influenza la decisione o meno di acquistarne le obbligazioni, che sono lo strumento attraverso il quale gli emittenti si finanziano, chiedendo in prestito denaro agli investitori per poi restituirlo con un interesse.
Agenzie di rating: cosa sono
Ad attribuire queste “pagelle” sono le agenzie di rating: le più famose sono Standard&Poor’s, Moody’s e Fitch, che hanno sedi negli Stati Uniti, ma si sta facendo strada anche l’agenzia cinese Dagong, considerata un punto di vista alternativo a quello che è di fatto una sorta di monopolio americano nel mondo del rating.
Queste agenzie esprimono i loro giudizi sulla base di una scala di valori che vanno, ad esempio, dalla tripla A del massimo grado di investimento alla D di massimo rischio default. Queste valutazioni determinano un diverso grado di rischio associato agli strumenti finanziari emessi e, di conseguenza, una diversa remunerazione dell’investimento: più alto il rischio, più alto lo spread da pagare (ovvero il differenziale tra il tasso dello strumento prescelto e il tasso richiesto in assenza di rischio), più alta la remunerazione. Quindi ad esempio lo spread dei titoli di Stato, misurato considerando come tasso risk-free quello dei Bund tedeschi, i meno rischiosi in assoluto, è determinato proprio dalle valutazioni date ai vari Stati dalle agenzie di rating.
Agenzie di rating: come funzionano
Per emettere il proprio giudizio, le agenzie studiano ed elaborano le informazioni pubbliche a disposizione sull’ente in questione, in particolare bilanci e fondamentali economici, per controllarne la solidità dei conti ed emettere la propria “sentenza”.
Tale studio può avvenire in autonomia oppure dietro mandato: in quest’ultimo caso, l’ente che ha richiesto di essere sottoposto a rating può poi chiedere, in caso di risultati poco favorevoli, che il giudizio non venga reso noto al mercato. Ma negli altri casi le agenzie possono comunicarlo in qualsiasi momento.
Critiche e conflitti di interesse
Se da un lato il lavoro delle agenzie di rating consente di orientarsi nella selva delle obbligazioni, dall’altro la critica che viene loro mossa è quella di esercitare una sorta di strapotere non libero da conflitti di interesse, viste le clamorose “sviste” commesse in casi come Lehman Brothers o Parmalat. Le agenzie più ascoltate sono inoltre solo tre, ma possono emettere, in ogni momento, giudizi su qualsiasi azienda e qualsiasi Stato sovrano, influenzandone all’istante l’andamento dei titoli sia in Borsa che sul mercato obbligazionario.
Un “potere di vita o di morte” sempre meno tollerato soprattutto in momenti delicati come quello dell’attuale congiuntura economica, soprattutto tenendo conto che le agenzie sono esclusivamente statunitensi, ed emettono giudizi sulla base di parametri spesso lontani da quelli del Paese d’origine dell’ente sotto giudizio. Così lontani da far sospettare, in tempi recenti, l’esistenza di interessi occulti da parte delle agenzie americane.
La creazione di un ente preposto al rating anche in Europa, sull’esempio dell’orientale Dagong, potrebbe garantire maggiore trasparenza e minori conflitti d'interesse.
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