Conto corrente di base: cos’è e come funziona? La guida completa
17 mar 2025 | 6 min di lettura | Pubblicato da Giusy I.

Il conto corrente di base è uno strumento bancario pensato per offrire a tutti l’accesso ai servizi bancari essenziali, senza oneri eccessivi. Con l’introduzione di questa tipologia di conto, l’Unione Europea ha voluto, quindi, garantire che ogni cittadino, anche con difficoltà economiche, possa usufruire dei servizi bancari di base come il deposito di denaro, i prelievi e i pagamenti.
Vediamo, dunque, nel dettaglio cos’è un conto corrente di base, come funziona, quali sono i vantaggi, come aprirlo e cosa bisogna sapere per utilizzarlo al meglio.
Cos’è un conto corrente di base?
Un conto corrente di base è tra le tipologie di conti correnti che offre solo i servizi bancari fondamentali. E’, quindi, una soluzione pensata principalmente per le persone che non hanno accesso a un conto corrente tradizionale, come ad esempio coloro che hanno un reddito basso, studenti, disoccupati o cittadini stranieri. Lo scopo principale è, infatti, quello di ridurre le disuguaglianze finanziarie, consentendo a chiunque di accedere ai principali strumenti bancari. A differenza dei conti correnti tradizionali, che spesso hanno costi elevati o servizi accessori che non sono essenziali, il conto di base si concentra, quindi, sulle necessità primarie.
Caratteristiche del conto corrente di base
1. Servizi inclusi
Il conto corrente di base comprende i seguenti servizi:
- Deposito di denaro: il titolare può depositare denaro sul proprio conto, senza limiti di importo.
- Prelievi in contante: è possibile prelevare denaro contante presso gli sportelli automatici (ATM) o in banca.
- Pagamenti e bonifici: il conto permette di effettuare pagamenti, bonifici SEPA (Single Euro Payments Area), domiciliazione delle utenze e altre operazioni bancarie di base.
- Carta di pagamento: molti conti di base offrono una carta di debito, che consente di fare acquisti sia in negozi fisici che online.
2. Semplicità e trasparenza
Il conto corrente di base si distingue per la sua semplicità. Le banche che offrono questo servizio sono, infatti, obbligate a rendere il conto facilmente comprensibile, con un’illustrazione chiara dei costi e dei servizi inclusi. Non ci sono costi nascosti, e tutti i servizi vengono spiegati in modo trasparente.
3. Accessibilità
Un altro aspetto fondamentale del conto corrente di base è la sua accessibilità. Chiunque, anche chi ha avuto esperienze negative con altre forme di conto corrente o ha problemi finanziari, può aprirlo senza difficoltà. La banca non può rifiutare l’apertura del conto se il richiedente non ha precedenti bancari negativi (come protesti o pignoramenti). Inoltre, non sono ammesse discriminazioni e non conta il luogo di residenza. Può accedervi chiunque abbia il diritto di soggiornare in uno Stato membro dell’Unione europea, compresi i senza fissa dimora e i richiedenti asilo politico. Ovviamente ci sono anche dei casi, molto ben precisi e limitati, in cui la banca può rifiutarsi di aprire un conto corrente di base. E questo accade quando, ad esempio, la persona non ha i requisiti previsti (ad esempio ha un altro conto di pagamento in Italia o non agisce in qualità di consumatore o non soggiorna legalmente in Italia) o se la banca ha il ragionevole sospetto che utilizzerà il conto per scopi illegali. In questi casi l’interessato sarà informato del rifiuto da parte della banca stessa, per iscritto (con l’indicazione obbligatoria dell’indicazione dei motivi del rifiuto) e senza spese, entro 10 giorni lavorativi. Al rifiuto ci si può opporre inviando un reclamo all’intermediario, un esposto alla Banca d’Italia o rivolgendosi all’Arbitro Bancario Finanziario o ad altro sistema di risoluzione stragiudiziale delle controversie.
4. Costo ridotto o gratuito
Una delle caratteristiche distintive del conto corrente di base è il suo costo limitato. Le banche non possono applicare commissioni elevate, e in alcuni casi il conto è gratuito. La normativa europea stabilisce che le banche devono offrire almeno un conto corrente di base a costo contenuto o senza costi, a meno che non vengano richieste operazioni particolari o servizi aggiuntivi.
In particolare, deve essere offerto gratuitamente e in esenzione dall’imposta di bollo ai correntisti con un ISEE (l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente) in corso di validità inferiore a 11.600 euro.
Una speciale versione del conto di base deve essere inoltre offerta gratuitamente (ma senza esenzione da imposta di bollo) agli aventi diritto a trattamenti pensionistici di importo lordo annuo non superiore a 18mila euro i quali non beneficiano dell’esenzione commisurata all’ISEE.
Anche in questi casi, nonostante la gratuità del canone, possono essere applicate spese per le eventuali operazioni aggiuntive e per quelle in numero superiore a quelle necessariamente ricomprese nel contenuto minimo del prodotto.
Come funziona un conto corrente di base?
1. Apertura del conto
Aprire un conto corrente di base è molto semplice. La maggior parte delle banche richiede:
- Un documento di identità valido (carta d’identità, passaporto, patente di guida).
- Il codice fiscale o, in alternativa, un documento che certifichi la residenza nel Paese.
- La prova di reddito o un altro documento che attesti lo status di cittadino (per esempio, in caso di disoccupazione, un certificato di disoccupazione).
Una volta verificati i documenti, la banca provvederà ad aprire il conto, che sarà attivo nel giro di poco tempo.
2. Gestione del conto
La gestione di un conto corrente di base è estremamente semplice. Si può accedere, come un normale conto corrente, tramite l’internet banking o l’app mobile della banca, se disponibili. Le principali operazioni includono:
- Il deposito di fondi: il titolare può versare denaro sul conto tramite bonifico bancario, deposito diretto o contante (presso le filiali della banca).
- Prelievi: il prelievo di denaro è consentito attraverso gli sportelli automatici o presso la filiale bancaria.
- Pagamenti: tramite il conto corrente di base è possibile effettuare pagamenti in qualsiasi punto vendita che accetti carte di debito, pagamenti online e pagamenti delle utenze.
3. Limiti del conto corrente di base
Anche se il conto di base offre tutti i servizi essenziali, è soggetto ad alcune limitazioni:
- Il numero di operazioni mensili: ad esempio, possono esserci limiti sul numero di prelievi gratuiti al mese o sui bonifici gratuiti che è possibile fare.
- Limiti di saldo: alcuni conti correnti di base potrebbero avere un saldo massimo che non può essere superato, soprattutto se l’utente ha un reddito limitato.
- I conti di base non prevedono aperture di credito e ‘scoperti’; detto in altre parole, non è possibile andare in rosso. Il canone annuo non include la convenzione di assegno.
Il recesso dal conto di base
Come per qualsiasi conto di pagamento anche dal conto di base si può recedere in qualsiasi momento e non sono dovute spese di chiusura. Ovviamente, possono, comunque, essere dovute alcune spese per i servizi di cui si è usufruito nei mesi precedenti al recesso e si è tenuti al pagamento del canone limitatamente al periodo di tempo durante il quale il conto è rimasto aperto.
Allo stesso tempo anche l’intermediario può recedere, ma soltanto nelle ipotesi e secondo le modalità stabilite dalla legge. La comunicazione del recesso deve essere inviata al consumatore con un preavviso di due mesi e deve contenere informazioni sulle procedure di reclamo disponibili e sulla facoltà di inviare un esposto alla Banca d’Italia o di adire i sistemi di risoluzione stragiudiziale delle controversie, incluso l'Arbitro Bancario Finanziario (ABF).
La portabilità
Come per gli altri tipi di conto corrente anche per il conto di base si può passare da un conto di base da un altro conto, o viceversa. Per passare a un conto di base da un altro contratto, o per lasciare il conto di base per una nuova proposta, valgono le stesse regole sulla portabilità per i servizi di pagamento previste per tutti i conti di pagamento.

Giusy Iorlano è giornalista professionista. Laureata presso la Luiss Guido Carli di Roma.
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