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Codice IMEI: a cosa serve e come recuperarlo

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Codice IMEI: definizione e utilizzo

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    Quando usarlo e dove trovarlo: per bloccare il telefono (furto o smarrimento). Lo trovi nella confezione e nel terminale stesso.

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    Quando usarlo e dove trovarlo: per bloccare il telefono (furto o smarrimento). Lo trovi nella confezione e nel terminale stesso.

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    Cos’è l’IMEI: codice numerico univoco che identifica un terminale mobile.

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    Cos’è l’IMEI: codice numerico univoco che identifica un terminale mobile.

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Anche cellulari, smartphone e tablet hanno un’identità e si chiama Codice IMEI, sigla che deriva dall’inglese International Mobile Equipment Identity (Identità internazionale dei terminali mobili) e differente dal cosiddetto codice puk e indipendente dalle offerte telefonia mobile sottoscritte. Introdotto con l’avvento dei primi dispositivi di telefonia mobile, l’IMEI è un codice numerico di 15 cifre, divise in quattro differenti sezioni delimitate da trattini, e univoco per ogni terminale: è in tutto e per tutto una carta d’identità elettronica, con quel che comporta in fatto di applicazioni e tutele.

1. Cos’è l’IMEI

L’IMEI consente l’identificazione del dispositivo da parte della rete telefonica, è associato a un solo dispositivo e non può essere copiato o ereditato da altri terminali, anche se in possesso dello stesso utente. In alcuni casi, infatti, si tende a confonderlo con il codice IMSI, sigla che deriva dall’inglese International Mobile Subscriber Identity (Identità internazionale dell’abbonato) che è invece la carta d’identità della scheda SIM necessaria all’utilizzo della rete con il gestore di riferimento.

2. Codice IMEI: dove si trova

Il codice IMEI è riportato nella confezione del telefono, spesso anche su un adesivo da conservare dopo aver gettato la scatola, e nel terminale stesso. Il codice di 15 cifre è infatti presente nella scocca del dispositivo, solitamente posizionato sotto la batteria o nel carrellino della SIM, soprattutto nei moderni telefoni con batteria non estraibile. Inoltre, il Codice IMEI è scritto nel firmware del terminale e non può essere cancellato, almeno da utenti inesperti e senza violare le norme legali a riguardo, offrendo il modo di reperirlo in qualsiasi momento.

3. Come recuperare il Codice IMEI dal dispositivo

Se la scatola e la scocca del terminale non sono di aiuto, il recupero del Codice IMEI può avvenire attraverso lo schermo del dispositivo, attraverso il menù delle impostazioni di configurazione o digitando una sequenza di numeri e caratteri speciali sulla tastiera:

  • Tutti i dispositivi con tastiera: digitare *#06#
  • Dispositivi con sistema operativo Android entrare nel menù delle “Impostazioni”, cercare la voce “Info sul telefono” e quindi a “Stato”, dove tra le altre informazioni viene riportato il Codice IMEI
  • Dispositivi con sistema operativo iOS di APPLE: entrare nel menù delle “Impostazioni”, cercare la voce “Generale” e quindi “Info”, dove tra le altre informazioni viene riportato il Codice IMEI

4. Codice IMEI: quando viene utilizzato

Per l’utente, il codice IMEI non ha riflessi nell’utilizzo quotidiano del terminale mobile, ma diventa necessario per il compimento di alcune operazioni. Innanzitutto, al momento dell’acquisto del dispositivo, il codice IMEI viene associato alla garanzia e all’eventuale contratto di telefonia mobile sottoscritto in caso di rateizzazione. Da notare che, anche in caso di sostituzione in garanzia dell’apparecchio con uno dello stesso modello, il nuovo dispositivo avrà un Codice IMEI diverso che andrà a sua volta associato al vecchio contratto d’acquisto.

L’IMEI è necessario anche quando si vuole aggiornare il software o il firmware del dispositivo, in quanto consente di distinguere senza margini di errore il modello di cui si è in possesso. Spesso questo riconoscimento viene effettuato automaticamente dalla suite scaricata e installata sul computer, in altri casi invece è l’utente a dover cercare il software adatto attraverso il Codice IMEI.

Il Codice IMEI consente di bloccare il telefono in caso di furto o smarrimento, in quanto i gestori di telefonia mobile possono riconoscere il dispositivo agganciato alla rete ed inviare l’impulso necessario a inibirne l’utilizzo. Allo stesso modo, se il dispositivo viene recuperato, è possibile sbloccarlo sempre attraverso il gestore di telefonia mobile. Per queste procedure, la prassi vuole che il proprietario del dispositivo abbia prima provveduto a sporgere regolare denuncia e poi comunicato al gestore la propria volontà di procedere al blocco. In alcuni casi, infine, l’IMEI viene utilizzato dalle autorità per localizzare il terminale rubato ed eventualmente procedere al fermo della persona che ne è in possesso in quel momento.

In caso di furto puoi recupere il Codice IMEI anche chiamando il servizio di assistenza del tuo operatore telefonico.

5. Codice IMEI: è possibile cambiarlo?

In molti paesi, tra cui l’Italia, cambiare il Codice IMEI non è di per sé una procedura illegale, ma lo diventa solo nel momento in cui il dispositivo è rubato o viene utilizzato per fini illeciti. Al contrario, nel Regno Unito viete punito anche solo il possesso della strumentazione hardware e software necessaria al cambio dell’IMEI e ciò si deve al Mobile Telephones Act, una legge che prevede il perseguimento legale di chi compie questa operazione.

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