Crisi energetica: anche le telecomunicazioni sono a rischio?

Dai blackout energetici agli Internet e Mobile down

Quali conseguenze avrebbero eventuali blackout energetici in Europa?

Gli effetti di interruzioni complete dell’energia elettrica, seppur intermittenti, avrebbero ricadute gravose in ogni mercato e settore. Eppure è questo il possibile scenario futuro che ci si palesa davanti.

L’impennata delle tariffe luce e gas, dovuta all’aumento del costo delle materie prima e alla difficoltà di reperirle, per approvvigionare l’intera Europa, è solo la prima conseguenza della crisi energetica.

Cosa accadrebbe alle infrastrutture di rete fissa e mobile?

Facile intuirlo: il vecchio continente rimarrebbe senza Internet e senza copertura di rete.

Una recente inchiesta dell’agenzia di stampa tedesca Reuters ha evidenziato le strategie che gli operatori stanno elaborando per ovviare al problema.

La risposta degli operatori alla crisi energetica

In questo momento la priorità degli operatori (appartenenti al mercato della telefonia mobile, ma non solo) è evitare l’oscuramento dei cellulari in Europa in caso di blackout.

L’allarme è stato lanciato dall’agenzia di stampa Reuters, che ricalcando le parole tratte dalle interviste agli imprenditori di settore, parla di un inverno difficile da affrontare.

In Francia, Germania e Svezia esiste già un fronte di operatori in prima linea nello studio di strategie anti-blackout. Fra queste, la prima, è utilizzare le batterie di riserva delle torri di comunicazioni europee.

Queste sarebbero milioni e consentirebbero di ricaricare cellulari e altri dispositivi mobili in caso di emergenza.

In Francia, il leader del mercato energetico Edenis, suggerisce invece di avviare i blackout a rotazione in diverse aree del territorio, cosicché, sempre a rotazione, gli utenti non rimangano senza energia e possibilità di ricarica.