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Criptovalute e blockchain possono fare bene all'ambiente?

18 feb 2022 | 3 min di lettura | Pubblicato da Salvatore B.

trading news mining ecologico criptovalute e blockchain possono fare bene all ambiente

Rispetto ai suoi albori, l'ecosistema delle criptovalute si sta spostando verso un futuro più sostenibile. La maggior parte dell'energia usata per estrarre le valute digitali (mining) proviene attualmente da fonti rinnovabili.

Piuttosto che danneggiare il pianeta, le operazioni di trading di criptovalute e la blockchain possono addirittura agire per il bene dell'ambiente.

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Svolta sostenibile

Negli ultimi dieci anni, la circolazione delle criptovalute è cresciuta ben oltre ogni aspettativa e ha consentito di identificare gli aspetti da correggere di queste attività. Per esempio, gli algoritmi di consenso proof-of-work (i problemi matematici che i minatori di Bitcoin devono risolvere) richiedono effettivamente l'impiego di molta energia. Tuttavia, l'ecosistema delle criptovalute nella sua generalità sta convergendo verso una maggiore sostenibilità ambientale che porterà ad emissioni di CO2 significativamente inferiori.

Energia rinnovabile per andare da PoW a PoS

La diminuzione dell'impatto ambientale risulta evidente nel caso di Ethereum 2.0, che ricorre ad operazioni di mining tramite consenso proof of stake (PoS) in luogo di un modello proof of work (PoW) che invece richiede enormi quantità di energia per convalidare le transazioni e coniare nuovi token. Il sistema PoS richiede requisiti hardware significativamente più bassi di quello PoW. Alcuni modelli di previsione mostrano che il sistema PoS di Ethereum 2.0 sarà il 99% più efficiente dal punto di vista energetico dei modelli PoW.

Oltre ad Ethereum, altre blockchain di nuova generazione come Cardano, Polkadot, EOS e Cosmos hanno implementato modelli di mining PoS, ma al di là di questi progressi tecnologici, è anche importante notare che la maggior parte dell'elettricità usata per l'estrazione di criptovalute proviene attualmente da fonti rinnovabili.

Maggiore efficienza energetica grazie alle criptovalute

L'energia idroelettrica, in particolare, sta rapidamente emergendo come la fonte più usata per le operazioni di cripto-mining. Un altro fattore da considerare è che i minatori di criptovalute stanno sempre più utilizzando elettricità in eccesso che altrimenti andrebbe sprecata. L'emergere di aziende di mining ha assorbito capacità extra e ha impedito lo spreco di energia rinnovabile inutilizzata. È anche importante notare che il tradizionale sistema finanziario internazionale richiede molta più energia della rete Bitcoin. L'estrazione dell'oro, ad esempio, esercita un maggiore impatto ambientale poiché dipende fortemente dai combustibili fossili.

Le criptovalute e la blockchain possono effettivamente contribuire a ridurre i costi operativi del settore energetico. I progetti blockchain hanno infatti già trovato applicazione in una serie di campi diversi quali la distribuzione di elettricità all'ingrosso, il commercio di energia peer-to-peer, la gestione dei dati elettrici e il trading di materie prime.

Global Energy Supply Chain

Un'area che sembra prestarsi particolarmente a un cambiamento epocale è la catena globale di approvvigionamento del settore energetico (global energy supply chain). La transizione dai combustibili fossili inquinanti alle energie rinnovabili richiede infatti di mitigare e semplificare i processi coinvolti nell'estrazione e nel trasporto di energia. La blockchain fornisce una piattaforma che offre velocità ed efficienza in tempo reale unitamente a grande tracciabilità e trasparenza.

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