Commissioni Bancomat: da luglio 2025 scattano gli aumenti

Nonostante il contante resti il mezzo di pagamento più utilizzato in Italia per le piccole spese quotidiane, l'uso delle carte di pagamento è in costante crescita.

Basti pensare che dal 2017, oltre l'80% degli italiani utilizza le carte per acquisti in negozio e online, con una crescita a doppia cifra e uno scontrino medio di 60,5 euro. Eppure, sui pagamenti con carta di credito o carta di debito, pesano le commissioni che banche e intermediari applicano agli esercenti, e che pesano in particolare sui piccoli commercianti.

A quanto pare, nei prossimi mesi, le commissioni Bancomat aumenteranno, con risvolti inevitabili sia sui costi affrontati dai commercianti che dai consumatori, che potrebbero subire rincari di beni e servizi. Ecco le novità nel dettaglio.

Scatta il nuovo listino commissioni Bancomat: le novità nel dettaglio

Il circuito Bancomat si prepara a un importante cambiamento a partire dal 1° luglio 2025, data in cui entrerà in vigore un nuovo listino prezzi con aumento delle commissioni.

La revisione delle tariffe - che rappresenta la prima da più di due anni - segue l’ingresso del fondo FSI nel capitale di Bancomat, che con il 44% è diventato il principale azionista, superando Intesa Sanpaolo e Unicredit.

Tale inversione di rotta segna un punto di svolta per il circuito, che da società di servizio per le banche azioniste diverrà un’impresa a 360°. In questo progetto di innovazione, gli investimenti all’estero rientrano fra gli obiettivi principali.

Secondo una nota ufficiale di Bancomat, il tutto mira a valorizzare l’infrastruttura nazionale dei pagamenti digitali, rendendola più competitiva rispetto ai circuiti internazionali.

Aumento delle tariffe: quale sarà l’impatto reale?

La preoccupazione per l’aumento delle commissioni c’è, ma vediamo nel dettaglio quali saranno le vere conseguenze in termini di potere d’acquisto per i consumatori.

Il nuovo listino prevede una differenziazione delle commissioni in base al valore dell’acquisto: tariffe più basse per beni di minor valore, come un caffè, e più alte per prodotti di lusso, come un abito griffato. Inoltre, il prezzario rifletterà l’introduzione di nuovi servizi innovativi, come gli accordi con Apple Pay e Amazon, e quelli futuri ancora in fase di sviluppo.

Nonostante i rincari previsti, sembra che le commissioni Bancomat continueranno a essere più convenienti rispetto a quelle dei circuiti di credito internazionali, come Visa e Mastercard. Le commissioni di debito Bancomat incidono attualmente per lo 0,2-0,3% sul costo della transazione per l’esercente, contro lo 0,7% delle commissioni complessive medie e dell’1,2% delle carte di credito.

Tuttavia, resta da chiarire se gli aumenti verranno ammortizzati completamente dalle banche o se saranno trasferiti ai commercianti, con impatti inevitabili sui prezzi finali al consumatore.