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Differenza tra Green pass europeo e italiano

28 giu 2021 | 5 min di lettura

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Fino ad oggi, abbiamo sentito parlare di Green pass europeo e Green pass italiano: quali sono le differenze? Come ottenerli? Chi può rilasciarli? Qual è la durata? Il rischio di confusione e sovrapposizione tra i due lasciapassare è elevato visto che si tratta di due pass volti a consentire la libera circolazione dei cittadini sul territorio. E la distinzione consiste proprio nella validità temporale e geografica dei due certificati. Il Green pass in Italia di fatto già esiste in formato cartaceo. Nell’Ue, il certificato verde è atteso per il primo luglio.

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Green pass europeo: requisiti per ottenerlo e validità

Il Green pass europeo è un diritto di tutti i cittadini dell’Unione Europea. A partire dal primo luglio (data in cui entrerà in vigore il regolamento che lo istituisce), il certificato digitale dell’Ue consentirà di viaggiare liberamente negli Stati membri dell’Unione Europea a chi presenta i seguenti requisiti:

  • la certificazione di avvenuta e completa vaccinazione;
  • la guarigione dal Covid-19: servirà un documento in grado di attestare che nel proprio organismo sono presenti gli anticorpi contro Sars-CoV-2;
  • l’esito negativo del tampone molecolare o antigenico.

I viaggiatori all’interno dell’Ue in possesso del Green Pass dovrebbero essere esentati dagli obblighi di test e/o quarantene.

La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha scritto su Twitter che: «Gli europei dovrebbero godersi un’estate sicura e rilassante».

Da domani, gli Stati Ue potranno già emettere i certificati Covid Ue digitali e riconoscere quelli emessi dagli altri Stati membri. Sempre da domani, la Commissione Europea renderà pienamente operativo il Gateway, la piattaforma che consentirà al certificato Ue di funzionare attraverso i confini.

Ma quanto durerà il certificato verde Ue? Durante la conferenza stampa di Bruxelles, il commissario europeo alla Giustizia Didier Reynders ha precisato quale sarà la durata del Green pass europeo.

L’aggiornamento delle linee guida per il certificato verde prevede che:

  • il pass diventi valido dopo 14 giorni dopo l’ultima dose di vaccino anti-Covid. Ciò significa che si tratterà della somministrazione della seconda dose per AstraZeneca, Pfizer/BioNTech e Moderna e della prima e unica dose per Janssen (J&J). La copertura dovrebbe essere valida anche per i guariti dall’infezione che hanno ricevuto una singola dose di un vaccino a due dosi;
  • il pass, valido dalla guarigione, dovrebbe restare in vigore per 180 giorni a partire dal test molecolare positivo;
  • il tampone molecolare potrebbe avere una validità di 72 ore, mentre quello rapido di 48 ore.

Se un Paese dell’Ue vuole essere “più flessibile” rispetto alla raccomandazione ed accettare una prova di vaccinazione per rimuovere le restrizioni alla libera circolazione già dopo la prima dose, può farlo, spiega un alto funzionario Ue, ma questa flessibilità deve valere per tutti, non può essere limitata ai soli cittadini di quel Paese.

Ad esempio, il certificato dell’Italia è valido dal quindicesimo giorno dopo la prima dose e questa regola dovrà essere valida sia per gli italiani sia per gli stranieri in arrivo nel nostro Paese.

Minori in viaggio con i genitori

Se i genitori non devono sottoporsi all’isolamento, perché vaccinati, anche i bambini sotto i 6 anni dovrebbero essere esentati dai test relativi al viaggio.

I cittadini vaccinati fuori dall’Unione europea

I cittadini extra-Ue che intendono recarsi nei Paesi membri, possono ottenere il certificato digitale Ue Covid se arrivano in Europa con la prova di vaccinazione.

Dal momento che la pandemia è ancora in corso, bisogna monitorare le varianti e adattare le misure in itinere, la Commissione europea suggerisce di adottare la divisione in fasce colorate secondo la mappa dell’Ecdc (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie) così:

  • per i viaggiatori provenienti dalle aree verdi, non dovrebbe essere applicata alcuna restrizione;
  • per i viaggiatori in arrivo dalle zone arancioni, gli Stati membri dovrebbero richiedere un test prima della partenza (antigenico o molecolare);
  • per i viaggiatori provenienti dalle zone rosse, gli Stati membri potrebbero imporre ai viaggiatori di sottoporsi a quarantena, a meno che non abbiano effettuato un test pre-partenza;
  • per le zone rosso scuro, dovrebbero essere sconsigliati i viaggi, a meno che non siano necessari, e dovrebbero rimanere gli obblighi di test e quarantena.

Per ulteriori approfondimenti, leggi: Green Pass: ecco come ottenerlo.

Green pass italiano: requisiti e validità

Il Green pass italiano consentirà di spostarsi da una Regione all’altra del Paese anche se si tratta di zone rosse o arancioni. Non è rilevante a tal fine visto che, attualmente, l’Italia è in zona gialla e bianca (leggi Zona bianca: cosa non si può fare?).

Il Green pass italiano potrà essere rilasciato anche dal medico di famiglia. Ma quali sono i requisiti per ottenerlo?

Può avere il certificato verde italiano chi:

  • ha completato il ciclo di vaccinazione: dura sei mesi dal termine del ciclo prescritto;
  • si è ammalato di Covid-19 ed è guarito;
  • ha effettuato test molecolare o test rapido con esito negativo: dura 48 ore dalla data del test.

Il pass è necessario anche per i minori. Sono esentati i bambini di età inferiore ai due anni. Le fonti di Palazzo Chigi precisano che: «Le certificazioni verdi rilasciate dagli Stati membri dell’Unione sono riconosciute valide in Italia. Quelle di uno Stato terzo se la vaccinazione è riconosciuta come equivalente a quella valida sul territorio nazionale».

Green pass europeo e Green pass italiano: differenze

Il Digital Green Certificate europeo ed il Green pass italiano non sono lo stesso documento.

Il Green pass italiano viene rilasciato in ambito regionale ed è possibile usarlo esclusivamente nel nostro Paese. Inoltre, avrà una validità provvisoria: potrà essere adottato fino all’entrata in vigore del certificato verde europeo. Il certificato europeo, invece, una volta attivo consentirà gli spostamenti e lo svolgimento delle attività per cui è richiesta la certificazione non solo all’interno dell’Ue ma anche sul nostro territorio nazionale.

Il Green pass europeo verrà rilasciato su base nazionale tramite una piattaforma online. Sarà possibile salvare la versione digitale del documento sul proprio smartphone oppure ottenere anche la copia cartacea. L’Italia ha aderito alla proposta della Commissione e sta lavorando con le Regioni per realizzare il sistema di rilascio centralizzato.