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Covid-19: il nuovo Dpcm che divide l’Italia in tre

5 nov 2020 | 4 min di lettura | Pubblicato da Castiglia M.

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Italia divisa in tre: Calabria, Lombardia, Piemonte e Valle D'Aosta sono zone rosse (alto rischio), Puglia e Sicilia arancioni (rischio intermedio) e gialle (moderato) le rimanenti regioni.

E’ una delle novità contenute nel Dpcm in vigore dal 6 novembre sino al 3 dicembre contenente misure anti-Covid più stringenti e che si aggiungono e integrano le restrizioni già previste dal Dpcm firmato il 25 ottobre.

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  • In generale, le chiusure sono meno rigide rispetto a quelle della primavera scorsa e più mirate. Tuttavia, nelle regioni e nei territori con situazioni a più elevato rischio i provvedimenti sono più restrittivi sino ad arrivare a una sorta di lockdown.
  • Da domani c’è il divieto a uscire di casa dalle 22 alle 5, salvo che per comprovati motivi di salute, lavoro o altre necessità, comunque da documentare con autocertificazione. Quest’ultima è necessaria anche quando ci si sposta da casa nelle zone ad alto rischio ma sarà una circolare del Viminale a chiarire tutti i dettagli.
  • Nel Dpcm c’è la raccomandazione a limitare le uscite non necessarie per tutto l’arco della giornata, sia con mezzi privati sia pubblici.
  • Un’altra novità, valida su tutto il territorio, riguarda le strade e le piazze dei centri urbani a rischio assembramento, che ora possono essere chiuse anche durante la giornata e non più solo a partire dalle 21.

Zone rosse, arancioni, gialle

  • Il Dpcm suddivide l’Italia in tre aree (rossa, arancione, gialla), in base alla gravità dei dati epidemiologici. A seconda della collocazione nelle diverse fasce, le regioni dovranno rispettare norme più o meno restrittive. Inoltre, salvo che per motivi di lavoro, salute o altre urgenze, nelle aree ad alto rischio, sono vietati gli spostamenti in entrata e in uscita.
  • Le limitazioni possono riguardare intere regioni o solo alcune parti. Ad esempio, nelle zone rosse possono essere sono vietati gli spostamenti anche tra comuni e province.
  • Consentiti invece gli spostamenti indispensabili a garantire lo svolgimento della didattica in presenza ed è sempre sempre possibile rientrare presso la propria residenza, abitazione, domicilio.
  • La collocazione delle regioni nelle diverse fasce è decisa, sentite le Regioni, dal Ministero della Salute in base a 21 parametri che fotografano il livello di gravità nei diversi territori che, se in fascia arancione o rossa, dovranno comunque restarci per almeno 15 giorni.

Scuola

  • Il Dpcm prevede, a livello nazionale, l’introduzione della didattica a distanza al 100% per le scuole superiori e, nelle zone rosse, anche per la seconda e la terza media.
  • Scuole d’infanzia, primarie e medie proseguono con la didattica in presenza, ma con obbligo di mascherina anche se seduti al banco.
  • Sono esclusi dall’obbligo i bambini sotto i sei anni e i soggetti con patologie incompatibili con l’uso della mascherina.

Sport

  • In prossimità della propria abitazione si può svolgere attività motoria individualmente, con obbligo di mascherina e sempre rispettando la distanza di sicurezza di un metro.
  • L’attività sportiva è permessa ma solo all’aperto e da soli. I circoli sportivi restano aperti ma c’è il divieto a usare gli spogliatoi.
  • Nelle zone rosse sono sospese le attività sportive, anche se svolte in centri o circoli sportivi e all’aperto.

Negozi, bar e ristoranti

  • Chiusi in tutta Italia i centri commerciali nel fine settimana e festivi ad eccezione di farmacie, parafarmacie, tabaccherie, edicole, alimentari che si trovano al loro interno.
  • Nelle zone rosse (massimo rischio) stop anche a mercati e negozi al dettaglio ad eccezione degli alimentari, farmacie, parafarmacie, edicole, tabacchi e generi di prima necessità. Si fermano bar, pasticcerie e ristoranti, salvo che per le consegne a domicilio e l’asporto permesso sino alle 22.
  • Nella fascia arancione (alto rischio) sospese le attività di bar e ristoranti.
  • Su tutto il territorio, restano aperti i bar e i ristoranti situati nelle stazioni di servizio in autostrada, mentre per quelli in zona gialla è confermata la chiusura alle 18.
  • A livello nazionale, via libera a mense e attività di catering nel rispetto delle norme di sicurezza.

Parrucchieri ed estetisti

Diversamente da quanto previsto nella bozza iniziale, restano aperti su tutto il territorio.

Trasporti

I mezzi pubblici , escluso il “trasporto scolastico dedicato” (scuolabus), e i treni regionali non possono superare il 50% della capienza.

Musei e mostre

Stop alle mostre e chiusi i musei e gli “altri istituti e luoghi di cultura”.

Concorsi

Si fermano i concorsi pubblici e privati, ad eccezione delle prove per il personale sanitario e “a esclusione dei casi in cui la valutazione dei candidati sia effettuata esclusivamente su basi curriculari ovvero in modalità telematica ovvero in cui la commissione ritenga di procedere alla correzione delle prove scritte con collegamento da remoto”.

Crociere

Stop alle crociere delle navi battenti bandiera italiana, salvo quelle in svolgimento entro l’8 novembre.