Covid19: prorogate al 3 Maggio le misure restrittive in Italia
11 apr 2020 | 3 min di lettura | Pubblicato da Castiglia M.
Prorogato sino al 3 Maggio il lockdown decretato il 9 Marzo scorso per l'emergenza Coronavirus. Lo ha annunciato il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte durante la conferenza stampa organizzata al termine di una riunione durata sei ore, a cui hanno partecipato il ministro dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri, il ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli e i rappresentanti dei partiti di maggioranza.
La bozza del nuovo Dpcm conferma le restrizioni che prevedono limiti allo spostamento delle persone e lo stop delle attività produttive, benché con qualche novità per queste ultime.
A partire dal 14 Aprile potranno riaprire:
- le librerie
- le cartolibrerie
- i negozi per i bambini e neonati
- le attività di taglio boschi e forestali, purché siano garantite tutte le procedure di sicurezza.
- Restano invece confermate tutte le altre chiusure.
“Le misure restrittive adottate – ha detto Conte – stanno dando dei risultati ma non possiamo vanificare gli sforzi fin qui fatti. Dobbiamo mantenere alta la soglia di attenzione per non rischiare di dover ricominciare daccapo. L’auspicio è che dopo il 3 Maggio si possa ripartire, anche se con cautela e in condizioni di sicurezza”.
Intanto si lavora a un programma articolato per la fase 2 che poggia su due pilastri: l’istituzione di un gruppo di esperti e il Protocollo di sicurezza nei luoghi di lavoro.
La task force sarà presieduta da Vittorio Colao, ex amministratore delegato di Vodafone, e composta da varie professionalità, tra i quali sociologi, psicologi, manager ed esperti di organizzazione del lavoro. La task force dialogherà, e in alcuni casi si affiancherà, con il comitato tecnico-scientifico in modo da poter anche modificare le logiche di organizzazione del lavoro e ripensare alcuni modelli organizzativi che siano più innovativi e che tengano anche conto della qualità della vita.
Il Protocollo per la sicurezza sui luoghi di lavoro, siglato il 15 Marzo scorso con tutte le parti sociali, funzionerà invece da testo base da integrare e potenziare per assicurare una ripresa delle attività produttive in tutta sicurezza.
Alle aziende è stato raccomandato di attrezzarsi in questo momento di pausa per sanificare i luoghi di lavoro e predisporre tutte le rigorose misure di protezione.
Il Protocollo sarà via via aggiornato e diffuso con l’obiettivo di contenere l’indice di contagio.
Per quanto riguarda l’Europa, il Presidente del Consiglio ha spiegato che le prime stime dicono che, per affrontare l’emergenza più significativa dal dopoguerra in poi, saranno necessari almeno 1.500 miliardi di euro.
Le proposte messe sul tavolo nella giornata del 9 Aprile dai ministri delle Finanze dell’Eurogruppo – ha chiarito Conte – sono solo un primo passo verso la risposta europea, ma è un primo passo che l’Italia giudica insufficiente. Su questa base si potrà lavorare per arrivare alla costituzione di un Fondo finanziato attraverso una condivisione economica: come ad esempio con gli Eurobond. Il Fondo dovrà avere “una potenza proporzionata alle risorse richieste da un’economia di guerra” e dovrà essere disponibile subito perché se si arriva tardi sarà insufficiente, deprimendo ulteriormente il tessuto socio-economico.
Le proposte dell’Eurogruppo contengono anche un nuovo strumento. Si tratta dello Schema assicurativo europeo per la disoccupazione, una cassa integrazione gestita a livello europeo e che metterà a disposizione degli Stati membri 100 miliardi di euro. Verrà inoltre potenziata la Banca europea degli investimenti (Bei) per attivare 200 miliardi di investimenti.
“Sono strumenti significativi – ha detto il Presidente del Consiglio – ma per l’Italia lo strumento è l’Eurobond, che riteniamo il più adeguato per la situazione di emergenza che stiamo affrontando”.
L’Eurogruppo propone poi una nuova linea di credito senza condizionalità, tranne quella destinata alla spesa per la sanità, collegata al già esistente Mes.