Nuovi incentivi auto 2024: tutte le novità sulla riforma dei bonus

Da quando saranno disponibili i nuovi bonus

I nuovi incentivi auto 2024 della riforma bonus dovrebbero essere a disposizione per la metà di aprile 2024.

Un ritardo, rispetto agli annunci del ministero delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, dovuto alla mancanza dei pareri tecnici dei ministeri di Economia, Ambiente e Infrastrutture, indispensabili per il provvedimento collegiale che non è stato ancora presentato in Consiglio dei ministri e necessario per l’approvazione finale.

Dopodiché, bisogna attendere il controllo della Corte dei Conti e l'aggiornamento della piattaforma online di prenotazione.

Le principali novità

Nel frattempo, lo stesso ministro Urso ha svelato le principali novità e il meccanismo della riforma dei bonus auto. Sono state stanziate risorse per 950 milioni di euro per gli incentivi per l’acquisto di auto a basse emissioni inquinanti, così suddivisi:

• 793 milioni per le auto
• 35 milioni per ciclomotori, motocicli, quadricicli
• 53 milioni per i veicoli commerciali leggeri
• 20 milioni per l'usato di auto
• 50 milioni per un programma sperimentale di noleggio a lungo termine

Dei 793 milioni di euro dedicati alle auto, verranno detratti 570 milioni di euro già previsti per il 2024 che risulteranno prenotati al momento dell’entrata in vigore della riforma. Così, i 793 milioni di euro fondi previsti dalla riforma bonus 2024 saranno ripartiti come segue:

• 0-20 g/km CO2: 240 milioni
• 21-60 g/km CO2: 150 milioni
• 61-135 g/km CO2: 403 milioni meno i 120 milioni stanziati e già tutti prenotati, quindi 283 milioni

La novità del bonus auto 2024 è la proporzionalità a seconda di alcuni aspetti, che sono:

• classe di emissione dell'auto nuova
• classe di emissione dell'auto rottamata
• prezzo dell'auto nuova
• ISEE famigliare

Gruppi di auto e limiti di prezzo

Vediamo quindi com'è strutturata la riforma dei bonus 2024. Anzitutto i bonus sono suddivisi in tre fasce, a seconda delle emissioni.

Di seguito, le suddivisioni delle auto in base alla classe ambientale di emissioni di CO2 con i rispettivi limiti di prezzo:

• 0-20 g/km di CO2: tutte le BEV (Battery Electric Vehicle, ovvero le auto completamente elettriche) e alcuni modelli PHEV (Plug in Hybrid Electric Vehicl, auto ibride che combinano motore termico ed elettrico la cui batteria si ricarica tramite presa esterna). Limite prezzo: €35.000 (€42.700 IVA inclusa)
• 21-60 g/km di CO2: solo le PHEV. Limite prezzo: €45.000 (€54.900 IVA inclusa)
• 61/135 g/km di CO2: auto con motore termico (a benzina, gasolio e gas), auto ibride come le MHEV (Mild Hybrid Electric Vehicle, quelle con il motore a combustione supportato da quello elettrico che si ricarica in fase di frenata e di decelerazione. Questi modelli non si ricaricano quindi alle stazioni di ricarica) e le HEV (le Full Hybrid, come le MHEV ma a differenza di queste può circolare anche in modalità completamente elettrica per pochi chilometri) e qualche bi-fuel a Gpl e a metano. Questa fascia riguarda modelli dal segmento A a quello C e qualche modello del segmento D. Limite prezzo: €35.000 (€42.700 IVA inclusa)

Di seguito, una tabella riassuntiva:

L'importo degli incentivi

Sempre secondo quanto stabilito dalla riforma, l'importo degli incentivi varia a seconda della classe di emissione dell'auto (da acquistare e da rottamare) e dell'ISEE famigliare (maggiore o superiore i 30.000).

• 0-20 g/km CO2 (elettriche): senza rottamazione €6.000/€7.500 (con ISEE<30.000 euro), rottamazione Euro 4 €9.000/€11.250, rottamazione Euro 3 €10.000/€12.500, rottamazione Euro 1 o 2 €11.000/€13.750. Limite prezzo: €35.000 (€42.700 IVA inclusa)
• 21-60 g/km CO2 (ibride plug-in): senza rottamazione €4.000/€5.000, rottamazione Euro 4 €5.500/€6.8750, rottamazione Euro 3 €6.000/€7.500, rottamazione Euro 1 o 2 €8.000/€10.000. Limite prezzo: €45.000 (€54.900 IVA inclusa)
• 61/135 g/km di CO2 (classiche, ibride e bi-fuel): rottamazione Euro 4 €1.500, rottamazione Euro 3 €2.000, rottamazione Euro 1 o 2 €3.000. Limite prezzo: €35.000 (€42.700 IVA inclusa). Per questa fascia di emissioni, non è prevista la differenza per l'ISEE famigliare.

Di seguito, una tabella riassuntiva:

A carico dell'acquirente restano solo:

• Ipt (imposta provinciale di trascrizione)
• Pfu (il contributo per gli pneumatici fuori uso)

Rottamazione obbligatoria

Come si è visto, la rottamazione dell'auto è obbligatoria per acquistare vetture macchine termiche e ibride con emissioni comprese tra 61 e 135 g/km e l'auto destinata alla demolizione dovrà essere intestata a chi acquista quella nuova o a un suo familiare, se convivente da almeno 12 mesi.

Inoltre, l'auto dovrà essere compresa tra l'Euro 0 e l'Euro 4. Si può rottamare una classe Euro 5 solo in seguito all'acquisto di un'auto delle prime due fasce, e potrà farlo solo chi ha un ISEE inferiore ai 30.000 euro (pagando le spese amministrative di radiazione per demolizione).

Acquisto di modelli usati

Gli incentivi statali valgono anche per l’acquisto di modelli usati e nei casi di noleggio (il contributo è di 2 mila euro), nel rispetto di alcuni criteri:

• devono appartenere alla classe Euro 6 con emissioni fino a 160 g/km di CO2
• devono avere un prezzo massimo di 25 mila euro
• si deve rottamare un'auto al massimo Euro 4 

Chi acquista un'auto sfruttando gli incentivi, deve mantenere la proprietà per almeno 12 mesi, a pena di restituire il contributo ricevuto. Anche le imprese possono usufruire dell'incentivo ma solo per l'acquisto di modelli rientranti nelle prime due fasce.

Alcune postille in calce alla riforma dicono che il bonus 2024 non sostituisce lo sconto delle concessionarie, ma si affianca e le due voci devono essere indicate e ben distinte.