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Visto per il Regno Unito: quando bisogna farlo

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Le 3 cose da sapere:

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    Il visto non è necessario se ci si reca in Inghilterra per vacanza

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    Il visto non è necessario se ci si reca in Inghilterra per vacanza

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    Il visto può avere una durata diversa a seconda della finalità del viaggio

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    Il visto può avere una durata diversa a seconda della finalità del viaggio

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    L'ottenimento del visto dipende da un punteggio basato su diversi criteri

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    L'ottenimento del visto dipende da un punteggio basato su diversi criteri

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Sommario

Quando serve il visto per entrare nel Regno Unito

Con l'uscita dall'Unione Europea del Regno Unito, dal 1 ottobre 2021 sono cambiati i regolamenti d'entrata e per accedere nel Paese ormai bisogna essere muniti di passaporto in corso di validità. In alcuni casi può bastare solo questo documento per viaggiare, come per gli italiani che vogliono soggiornarvi per un breve periodo, in altri potrebbe servire anche un visto, a seconda del motivo di visita e dal Paese di provenienza.

Molti Paesi, tra l'altro, hanno accordi speciali con il Regno Unito, come per esempio gli Stati Uniti, per far entrare agevolmente i propri cittadini senza ricorrere a particolari documentazioni e procedure, esattamente com'era prima della Brexit.

Possono stare tranquilli i cittadini europei e svizzeri che intendono effettuare una vacanza, quindi un viaggio esclusivamente turistico per un periodo al di sotto dei sei mesi, perché non hanno bisogno di alcun visto. Chi invece decide di recarsi nel Regno Unito per motivi di studio avrà bisogno di un visto apposito compilando tutte le informazioni relative al corso o alla scuola da frequentare.

Anche chi intende andare a lavorare nel Paese deve avere un visto specifico che cambia a seconda della tipologia del lavoro e alle competenze del lavoratore: il richiedente deve rispondere a determinati requisiti, come per esempio il saper comprendere, scrivere e parlare inglese, per vedere accolta la sua domanda.

Come richiederlo, quanto costa e tempi di rilascio

La procedura, che comprende anche l'invio di tutta la documentazione, può rivelarsi purtroppo anche abbastanza lunga, quindi si consiglia di anticipare il più possibile i tempi per richiedere il visto, anche due mesi prima della partenza. Per motivi di studio si può richiedere fino a sei mesi prima dell'inizio della frequentazione per avere la certezza di riuscire nei tempi.

Per avanzare la domanda per il visto basta collegarsi alsito dell'Ambasciata Britannica e seguire la procedura con i documenti richiesti, che variano a seconda della tipologia scelta e della nazionalità del richiedente. Anche il costo cambia secondo questi criteri, oltre al cambio del momento sterlina-euro, ma si parte da circa 100 euro fino ad arrivare anche a più di 2000 euro, da pagare esclusivamente online prima di inoltrare la domanda.

Per il tempo di consegna ci vogliono circa quattro settimane, ma in alcuni periodi di grande afflusso di richieste ci può volere anche più tempo.

Quanto dura il visto

Per chi è cittadino extraeuropeo il semplice visto turistico standard ha validità di sei mesi, da utilizzare entro tre mesi dal giorno dell'emissione. Vale lo stesso periodo anche per i viaggi di affari, 180 giorni, così come per partecipare a manifestazioni sportive o artistiche, oppure per affidarsi a cure mediche private.

Il visto per finalità di studio nel Regno Unito vale, invece, per la durata di tutto il corso scelto e approvato: per i minori di 16 anni può arrivare addirittura fino a sei anni, mentre per i minori di 18 anni scende fino a un massimo di tre anni.

I criteri per l'accettazione o meno del visto sono basati anche su un punteggio che si concentra sia sulle competenze che sulle risorse finanziarie di chi entra nel Paese. Se ci si laurea nel Regno Unito si ha diritto a un visto per laureati di due anni, finalizzato a cercare e trovare lavoro all'interno del Paese, e per i dottorandi si estende fino a tre anni.

Qualora il visto non possa essere prorogato in loco, bisogna tornare in patria prima della sua scadenza e, in caso, richiedere nuovamente un visto per ritornare nel Regno Unito.

Dal 2024 servirà l'Eta: cos'è e come funziona

L'ETA, acronimo di Electronic Travel Authorisation, è la nuova modalità introdotta per controllare gli ingressi in modo più semplice e con un occhio particolare alla sicurezza. L'Autorizzazione Elettronica di Viaggio ricorda, infatti, molto l'ESTA per gli USA e sostituirà il visto per molti Paesi, anche se non per tutti: numerosi turisti però così avranno l'agevolazione di non dover passare dalle ambasciate o dai consolati e presentare la richiesta per il loro viaggio, magari anche breve, nel Regno Unito.

La domanda per l'ETA infatti è molto più semplice e rapida: si fa comodamente online in pochi minuti e verrà approvata nel giro di qualche giorno. Viene rimandata al mittente tramite mail che dovrà poi solo esporla insieme al passaporto al passaggio del confine.

Per ora si parla solo dei viaggi che riguardano turismo e affari, ma non si esclude l'idea che possa espandersi anche per la frequentazione di corsi brevi o per finalità mediche.

Anche se ancora non si hanno dati certi, l'ETA, in linea con l'Esta degli Stati Uniti, dovrebbe avere validità di due anni, smaltendo l'attuale burocrazia soprattutto verso i cittadini extra europei e garantendo il massimo controllo sulle procedure di sicurezza di chi entra nel territorio del Regno Unito.

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