Assicurazione auto a km: conviene? Come funziona?
Le assicurazioni auto a km, conosciute anche come "assicurazioni auto a consumo", sono un particolare tipo di polizza assicurativa che prevede il pagamento del premio annuale sulla base del numero di chilometri effettivamente percorsi dal contraente nel corso dell'anno di copertura, dunque è una copertura ancora alternativa rispetto alle tradizionali assicurazione auto, o alle assicurazioni auto con pagamento mensile.
Questa tipologia di polizza auto deriva dalla formula inglese "pay per use", secondo la quale il contraente paga una tariffa personalizzata e proporzionale al numero di km che stima di percorrere con la propria auto nell’arco dell’anno.
Assicurazione Auto a km: conviene?
L’assicurazione a km, pertanto, non è una scelta da prendere in considerazione se si percorrono decine di migliaia di chilometri all’anno, ma può costituire un’alternativa conveniente per i guidatori che non utilizzano moltissimo l’automobile (si parla di circa 5.000 km l’anno per essere relativamente sicuri di risparmiare una cifra consistente con tale soluzione). In generale sopra i 10.000 km è meglio scegliere una polizza assicurativa tradizionale.
Per valutare se una polizza a consumo è vantaggiosa, quindi, vanno considerate le distanze percorse, i costi previsti e la flessibilità necessaria: per esempio, se si ha un utilizzo stabile e prevedibile dell’auto o se si affrontano spesso viaggi non pianificati. Anche fattori come la frequenza degli spostamenti, l’uso in contesti urbani o extraurbani e la presenza di un secondo veicolo possono influenzare la scelta. Come anticipato, un'accurata stima dei chilometri percorsi aiuterà a individuare la soluzione più economica, evitando brutte sorprese nel calcolo dei costi finali.
Come funziona l'assicurazione a km
Come funzionano le assicurazioni auto a km o a consumo? Oltre a una quota fissa di premio, posta a garanzia per l’intera durata della polizza, viene per l’appunto applicata una quota variabile misurata in base ai km annui. Come fa la compagnia assicurativa ad avere il computo esatto dei chilometri? La stipula dell’assicurazione a km prevede l’installazione sul veicolo di un apposito dispositivo (come una scatola nera) che registra una serie di informazioni tra cui proprio i km percorsi con l’automobile assicurata. In tal modo si evitano controversie tra assicurazione e cliente, che sono necessariamente allineati sul conteggio chilometrico annuale utilizzato per il calcolo del premio.
Come vengono monitorati i km
La scatola nera installata sull’auto non si limita a registrare i chilometri percorsi, ma fornisce ulteriori dati utili, come la localizzazione GPS, il tracciamento dei percorsi e persino lo stile di guida. Questi dispositivi assicurano trasparenza nel calcolo del premio, poiché consentono un conteggio preciso e aggiornato. Inoltre, possono offrire vantaggi aggiuntivi come una maggiore sicurezza contro i furti, la possibilità di localizzare il veicolo in tempo reale e il supporto in caso di emergenze o incidenti stradali.
Quanto costa l'assicurazione auto a consumo?
Come accennato il costo dell'assicurazione auto a consumo è calcolato sulla base della stima di km annuali che il contraente dichiara di fare nel corso di un anno: come anticipato, il conteggio è comunque "revisionato" grazie all'utilizzo di una scatola nera. La domanda che spesso ci poniamo è quindi se pagheremo l'esatto chilometraggio. In realtà, come facilmente intuibile, non è possibile indicare un numero esatto di chilometri percorsi, che sarebbe molto complicato da individuare esattamente, così come complicato sarebbe l'effettivo conteggio delle assicurazioni. In questo senso pertanto il premio dell'assicurazione auto a consumo viene definito in base a fasce chilometriche di percorrenza prestabilite e il contraente dovrà scegliere quella più vicina alle proprie reali esigenze, pagando una quota forfettaria indicata nel contratto.
Cosa succede se viene sforato il limite di km previsto dal contratto? Qualora la stima iniziale sia errata e i km percorsi siano superiori a quelli stimati in fase di contratto, la compagnia addebiterà un costo aggiuntivo calcolato sulla base delle distanze percorse in eccesso.
Per fare una prova puoi comunque optare per il calcolo assicurazione online, in modo da farti un'idea di quello che potresti pagare.
Come faccio a stimare quanti km percorro in un anno?
La corretta stima dei km percorsi in un anno è essenziale per decidere se una polizza a km è una ipotesi percorribile, oppure se è meglio mantenere la classica assicurazione annuale. Per agevolarti nei calcoli dei km annuali i consigli sono piuttosto semplici:
- Segnare i km di partenza in un giorno X e controllare i km percorsi per gli spostamenti quotidiani. Ad esempio l'auto viene utilizzata solo per il tragitto Casa – Lavoro, Lavoro Casa? CI sono altri tragitti rilevanti nel corso della giornata?
- Utilizzare Google Maps per calcolare i percorsi singoli effettuati giornalmente e sommare i km di ciascun percorso
Una volta individuati i km giornalieri sarà possibile effettuare una semplice moltiplicazione per i giorni dell’anno in cui quei percorsi individuati vengono effettuati. Al conteggio effettuato si consiglia di prevedere un "consumo cuscinetto" dovuto a utilizzi extra dell'auto (ad esempio nel fine settimana, nel caso percorriate molti km).
Cosa succede se si superano i chilometri previsti?
Se i chilometri percorsi superano quelli stimati in fase di contratto, la compagnia addebiterà un costo aggiuntivo proporzionale all’eccedenza. Questo supplemento viene calcolato sulla base delle tariffe previste per le fasce chilometriche superiori, specificate nel contratto. Superare il limite potrebbe quindi comportare un aumento significativo del premio, perciò è sempre consigliabile scegliere una stima prudenziale e, se necessario, aggiornare il contratto in corso d’opera per evitare penali o costi extra.
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