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Come riattaccare la corrente

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Le 3 cose da sapere:

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    Le principali cause di distacco corrente sono guasti alla rete o morosità

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    Le principali cause di distacco corrente sono guasti alla rete o morosità

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    A seguito di un trasloco può essere necessario attivare una nuova fornitura

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    A seguito di un trasloco può essere necessario attivare una nuova fornitura

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    È possibile richiedere un bonus sociale per le famiglie in difficoltà

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    È possibile richiedere un bonus sociale per le famiglie in difficoltà

L'erogazione della corrente elettrica può essere interrotta per distacco, morosità, un guasto alla rete o per trasloco e per riattivare tale fornitura è necessario seguire una specifica procedura.

Quando si trasloca in una nuova casa, può capitare che la corrente elettrica non funzioni e le cause possono essere diverse: guasto alla rete, distacco del precedente intestatario, morosità o contatore che scatta in continuazione. Non avere la corrente elettrica in casa o in un ufficio può essere un problema e per risolverlo bisogna intervenire tempestivamente, contattando il fornitore di luce o stipulando un nuovo contratto. In caso di assenza di luce all'interno dell'abitazione, sarà necessario riattivarla, vediamo insieme quali sono le procedure per riallacciare la fornitura di corrente elettrica.

Luce: confronta le tariffe
Luce: confronta le tariffe

Sommario

Come riattaccare la corrente dopo un trasloco?

Uno dei casi più comuni di assenza della corrente elettrica si verifica quando si trasloca in una nuova casa, dove è comunque presente l'impianto elettrico, ma non è attiva la fornitura. Se non si ha la corrente elettrica nella nuova casa, significa che il precedente inquilino ha disposto il distacco della fornitura e per riattivarla sarà necessario contattare il precedente fornitore. Se vi trovate in questa situazione, per riavere la corrente elettrica sarà necessario richiedere il subentro, al precedente fornitore o scegliere un altro gestore.

I tempi per la riattivazione della fornitura di energia elettrica sono molto brevi, difatti entro sette giorni dall'invio della richiesta, il gestore è obbligato a riattaccare la luce. Questo è valido se l'utenza è libera; in caso di cambio fornitore ad esempio, sono necessari 2 mesi. In caso di ritardo, potrete richiedere un rimborso di 35 €, ma vi consigliamo di inoltrare la richiesta almeno 15 giorni prima del trasloco nella nuova casa. Per richiedere il subentro nel contratto di fornitura di energia elettrica dovrete inviare al gestore alcuni dati e documenti:

  • nome e cognome, indirizzo e contatti;
  • documento di identità e codice fiscale;
  • codice POD (numero che identifica il contatore);
  • codice cliente (se si dispone di una vecchia bolletta);
  • lettura del contatore.

Per reperire i dati del contatore e verificare che non vi siano morosità, sarebbe opportuno richiedere al precedente inquilino una vecchia bolletta, sempre se sia possibile, altrimenti basterà inviare al gestore il codice POD che si trova su un cartellino attaccato al contatore.

Come riattaccare la corrente dopo un guasto alla rete?

Se il contatore non è chiuso e l'erogazione di corrente elettrica non è stata interrotta per morosità, l'assenza di luce all'interno dell'abitazione potrebbe dipendere da un guasto alla rete. Se la corrente elettrica non è presente anche nelle abitazioni vicine, potrebbe trattarsi di una momentanea interruzione della linea, nel caso in cui solo la vostra abitazione è interessata dal guasto, sarà necessario contattare il fornitore di energia. Tutti i gestori di energia elettrica hanno un numero verde dedicato ai clienti per segnalare guasti o altri problemi alla linea e potete trovarlo sulla bolletta o nella vostra area personale. Dopo aver contattato il servizio di segnalazione di guasti, il gestore si attiverà immediatamente per riattivare la luce, attraverso procedure di ripristino o l'intervento di un tecnico specializzato.

Come riattaccare la corrente staccata per morosità?

Se in casa non è presente energia elettrica, il problema potrebbe derivare da un mancato pagamento delle bollette e in questo specifico caso, il gestore è autorizzato all’interruzione della linea. Prima del distacco della corrente elettrica per morosità, il fornitore deve obbligatoriamente inviare al cliente una raccomandata contenente i dettagli del debito e in allegato le fatture non pagate. Dopo aver ricevuto la raccomandata, il cliente moroso ha venti giorni di tempo per saldare il debito, altrimenti si procederà automaticamente al distacco della luce.

Prima di procedere al distacco, il gestore di energia elettrica applica un depotenziamento della linea del 15%, che causa l'impossibilità di utilizzare qualsiasi elettrodomestico, quindi è meglio procedere subito al pagamento. Se non si ha la possibilità di estinguere il debito integralmente, si può concordare una rateizzazione ed evitare così il distacco. Se si trasloca in una nuova casa e l'erogazione della corrente è stata interrotta per morosità del precedente inquilino, non dovrete saldare i debiti precedenti, ma provvedere al cambio di intestazione del contratto.

Come riattaccare la corrente in caso di mancato pagamento?

Se è avvenuto il distacco della corrente elettrica per morosità, per riattivare la fornitura sarà necessario saldare completamente il debito. Per riattaccare la corrente potete pagare in un'unica soluzione tutte le morosità accumulate o concordare con il gestore una rateizzazione, se il debito è abbastanza ingente. Per riattaccare la luce, bisognerà inviare al gestore la copia dei pagamenti effettuati e i documenti necessari per la richiesta di riattivazione.

Dopo aver ricevuto tutta la documentazione necessaria, il gestore procederà alla riattivazione il primo giorno feriale. La riattivazione della corrente elettrica comporta dei costi per il cliente, per questo motivo è sempre opportuno evitare il distacco e cercare di rateizzare il debito.

Cosa fare in caso di difficoltà finanziarie

Per aiutare chi si trova in difficoltà e non può procedere al pagamento immediato delle bollette e desidera evitare il distacco della luce, si può richiedere il bonus sociale, un aiuto economico erogato dallo Stato per le famiglie in disagio economico. Il bonus sociale è uno sconto applicato sulle bollette dell'energia elettrica o del gas, riservato a chi si trova in disagio economico o fisico. Lo sconto in bolletta, a partire dal mese di gennaio 2021, viene applicato automaticamente, quindi non sarà più necessario presentare un'apposita richiesta presso i Comuni o i CAF, ma servirà soltanto la Dichiarazione Sostitutiva Unica. Il bonus sociale per luce e gas può essere ottenuto da tutti quei nuclei familiari che presentano alcuni requisiti specifici:

  • ISEE non superiore agli 8.265 €;
  • nuclei familiari numerosi (quattro figli a carico) con ISEE inferiore ai 20.000 €;
  • percettori di reddito o pensione di cittadinanza.

Lo sconto per la bolletta della luce può essere richiesto anche da chi ha un grave disagio fisico e ha bisogno di utilizzare alcune apparecchiature elettromedicali, necessarie per rimanere in vita. I nuclei familiari che vivono con soggetti con disagi fisici non devono presentare l'ISEE, ma devono fornire solo un certificato rilasciato dall'ASL di competenza, che attesti le condizioni fisiche del cliente.

Perché scatta il contatore?

L'interruzione della luce elettrica può verificarsi improvvisamente anche quando il contatore scatta e non soltanto nei casi che abbiamo precedentemente segnalato. Se il contatore scatta e non vi è luce all'interno dell'abitazione, potrebbe trattarsi di un cortocircuito, una dispersione elettrica o di un sovraccarico della potenza. Per verificare che l'interruzione della luce non dipende da un guasto alla rete, basta controllare il salvavita, se questo è attivo, significa che il problema riguarda un sovraccarico o un cortocircuito.

Per riattivare la corrente, vi consigliamo di spegnere tutti gli elettrodomestici presenti in casa, visto che potrebbe trattarsi di un sovraccarico della potenza e riattivare il contatore. Se il contatore continua a scattare, dopo aver spento tutti gli elettrodomestici, potrebbe trattarsi di un cortocircuito e in questo caso sarà necessario contattare un tecnico. Se il contatore scatta in continuazione, significa che la potenza erogata dal gestore non è adatta alle tue abitudini di consumo, quindi sarà necessario inoltrare una richiesta per aumentarla, ma saranno applicati dei costi aggiuntivi. Per valutare tutte le offerte luce e gas disponibili, fai un preventivo su Facile.it

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