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Quanto consuma un piano a induzione?

energia luce gas guide quanto consuma un piano a induzione

Le 3 cose da sapere:

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    I piani a induzione risultano maggiormente efficienti rispetto ai fornelli tradizionali

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    I piani a induzione risultano maggiormente efficienti rispetto ai fornelli tradizionali

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    Il riscaldamento è più rapido ed efficiente, con una minima dispersione di calore

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    Il riscaldamento è più rapido ed efficiente, con una minima dispersione di calore

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    Il consumo effettivo dipende dal tempo in cui il piano è acceso e da quali programmi si utilizzano

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    Il consumo effettivo dipende dal tempo in cui il piano è acceso e da quali programmi si utilizzano

Luce: prezzi da 30€/mese*
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L’interesse per i piani a induzione è in crescita da diversi anni. Si tratta, infatti, di un’opzione moderna ed efficiente per la cottura dei cibi che viene scelta da un numero sempre maggiore di persone. I piani a induzione offrono numerosi vantaggi, tra cui un riscaldamento rapido, un controllo preciso della temperatura e un’efficienza energetica superiore rispetto ai fornelli tradizionali, in quanto consentono di sfruttare tutto il calore che producono. Altri motivi per scegliere questa soluzione sono la facilità di pulizia, la sicurezza e il design che si può abbinare all’arredamento della cucina. Di contro, prima di scegliere di installare un piano a induzione è bene tenere conto di alcuni accorgimenti riguardanti i costi relativi all’acquisto, il consumo complessivo di energia in un’abitazione e le tipologie di pentole da utilizzare.

Sommario

Caratteristiche del piano a induzione

Per comprendere tutti i dettagli relativi al consumo energetico del piano a induzione, è necessario descrivere quali sono le sue caratteristiche e il meccanismo di funzionamento. La prima cosa da sapere è che, diversamente dai tradizionali modelli a gas, le cucine a induzione sono alimentate ad energia elettrica. A differenza dei fornelli che utilizzano una fiamma, il piano a induzione sfrutta il principio dell'induzione elettromagnetica, cioè quel meccanismo attraverso cui il calore viene generato da un campo magnetico presente sotto la superficie del piano cottura. In altre parole, sotto il piano cottura in vetroceramica, si trovano delle bobine che generano un campo magnetico, il quale viene a sua volta convertito in calore.

Ciò consente un riscaldamento più rapido ed efficiente, con una minima dispersione di calore di circa il 10%. Inoltre, il piano è in grado di raggiungere alte temperature in tempi molto brevi, riducendo in questo modo i tempi di cottura di circa il 50% rispetto ai metodi tradizionali. E’ interessante notare che in un fornello a induzione non si riscalda tutta la superficie, ma il calore irradia direttamente la pentola quando questa viene a contatto con la piastra. I piani a induzione offrono un controllo preciso della temperatura, infatti ogni zona di cottura può essere regolata in modo separato, consentendo di impostare diverse temperature contemporaneamente. Questo rende più facile cuocere i cibi delicati o mantenere una temperatura costante per i piatti che richiedono una lunga preparazione. Anche dal punto di vista della sicurezza, i piani a induzione sono dotati di numerose funzioni che proteggono dal rischio di scottature poichè durante la cottura la superficie del piano rimane relativamente fredda.

A questo proposito, molti modelli dispongono di un sensore che rileva la presenza di una pentola sulla zona di cottura e spegne automaticamente il piano se questa è assente.

Consumi energetici del piano a induzione

I piani a induzione sono noti per la loro efficienza energetica, ma nello stesso tempo richiedono una disponibilità generale di energia elettrica superiore rispetto ad altri metodi di cottura. Il fattore più importante da considerare quando si decide di installare un piano a induzione infatti è il wattaggio. Quando si decide di installare un piano a induzione bisogna valutare la potenza del proprio contatore elettrico. In realtà questo aspetto dipende dall’uso che si intende fare del piano a induzione. Per utilizzare l'induzione e mantenere un contratto di fornitura elettrica a 3 kW bisogna organizzare bene l’accensione di eventuali altri elettrodomestici in casa, in particolare quelli più energivori come forno, asciugacapelli o lavatrice.

Se non si vuole avere questo tipo di problema la soluzione ideale è quella di aumentare i kW del contratto di fornitura fino a 6kW. Bisogna anche far presente che l’assorbimento in kilowatt del piano a induzione non corrisponde all’effettivo consumo di energia elettrica. Questo valore infatti riguarda l’energia massima del contatore che il piano utilizza quando assorbe energia alla sua massima potenza, cioè quando tutti i fuochi sono accesi. Il consumo effettivo invece riguarda la quantità di tempo in cui il piano è acceso moltiplicato per il costo della fornitura elettrica. Perciò è necessario ricordare che, rispetto ai fornelli a gas o elettrici tradizionali, i piani a induzione richiedono generalmente meno energia per raggiungere la stessa temperatura e mantengono la temperatura desiderata con una minore dispersione di calore. Grazie alla rapida velocità di riscaldamento, i piani a induzione possono ridurre il tempo di cottura dei cibi rispetto ai fornelli tradizionali.

Questo significa che l'energia viene utilizzata per un periodo di tempo più breve contribuendo ad un risparmio energetico complessivo. Molti piani a induzione sono, inoltre, dotati di funzioni di risparmio energetico che consentono di ottimizzare l'utilizzo dell'elettricità. Ad esempio, possono essere dotati di un sensore di rilevamento delle pentole che riduce automaticamente la potenza quando la pentola viene rimossa dalla zona di cottura. Un ulteriore motivo di riduzione dei consumi energetici deriva dall'elevata efficienza di riscaldamento. Grazie alla tecnologia a induzione magnetica, infatti, il calore viene generato direttamente nella pentola evitando la dispersione di calore nell'ambiente circostante. Ciò significa che l'energia viene utilizzata in modo mirato e con meno sprechi rispetto ai fornelli tradizionali.

Accorgimenti sull'installazione

E' importante notare che mediamente il piano a induzione ha un costo maggiore rispetto ai tradizionali fornelli a gas. Il piano a induzione, inoltre, spesso produce molta condensa come effetto dell’induzione a fronte della scarsa dispersione del calore. Siccome la zona attorno alle pentole non viene scaldata, il vapore acqueo crea una condensa sulle superfici vicine, ad esempio i pensili. Questo eventuale problema può essere risolto installando una specifica cappa anti-condensa. Sono anche necessari alcuni accorgimenti per l’utilizzo quotidiano del piano a induzione. Per trarre il massimo beneficio da questa tecnologia è infatti necessario usare pentole e padelle con il fondo ferroso. In particolare, le opzioni migliori sono quelle realizzate con materiali come ferro o acciaio inossidabile, in quanto consentono una migliore trasmissione del calore attraverso l'induzione magnetica.

Ciò significa che non possono essere utilizzate pirofile in vetro, tegami in terracotta o ceramica e pentole rivestite in alluminio. Anche il diametro della pentola è un aspetto di cui tenere conto per ottenere una cottura uniforme dei cibi. La soluzione migliore è quella di utilizzare pentole che abbiano la circonferenza del fondo della stessa misura della piastra. Un ultimo accorgimento riguarda gli altri utensili come i mestoli, che preferibilmente devono essere in legno, perchè quelli in metallo potrebbero attrarre correnti derivate dal campo magnetico. Per tutti questi motivi è sempre preferibile assicurarsi che su padelle, pentole o ulteriori utensili sia presente il simbolo che ne indica il possibile utilizzo con piastra a induzione.

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