Quanto consuma una pompa di calore e perché sceglierla
Le 3 cose da sapere:
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La pompa di calore rappresenta una scelta più ecologica rispetto alla caldaia a gas
1La pompa di calore rappresenta una scelta più ecologica rispetto alla caldaia a gas
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Ne esistono diverse tipologie anche con costi contenuti
2Ne esistono diverse tipologie anche con costi contenuti
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Bisogna scegliere un modello con un coefficiente di prestazione adeguato al proprio fabbisogno
3Bisogna scegliere un modello con un coefficiente di prestazione adeguato al proprio fabbisogno
L'installazione di una pompa di calore all'interno dell'abitazione rappresenta una scelta ecologica, specialmente rispetto all'uso della tradizionale caldaia a gas. L'apparecchio sfrutta il calore naturale che arriva da suolo o acqua per riscaldare gli ambienti domestici. Il medesimo dispositivo serve anche al raffrescamento dei locali e non ricorre alla combustione di gas, eliminando così le emissioni dirette del gas serra. La bontà dell'impianto va, però, messa in relazione ad un altro aspetto, riconducibile a una domanda: quanto consuma una pompa di calore? Il suo funzionamento richiede energia elettrica, quindi vi è una spesa da affrontare.
È bene sapere che si può ottenere il fabbisogno dell'impianto dai pannelli fotovoltaici, altrimenti si deve usare la rete elettrica casalinga. Qualunque sia la fonte di approvvigionamento, è importante conoscere i consumi per calcolare i costi da sostenere per il riscaldamento del proprio immobile e scegliere la formula più adatta a seconda delle esigenze personali.
Sommario
- Tipologie di pompe di calore
- Il consumo di energia elettrica della pompa di calore
- Il calcolo del consumo
- Consigli per risparmiare
Tipologie di pompe di calore
Esistono diverse tipologie di pompe di calore disponibili sul mercato e sono suddivise in quattro categorie principali: aria/aria, aria/acqua, acqua/acqua e terra/acqua (geotermica). I sistemi aria/aria e aria/acqua sono i più comuni, soprattutto perché hanno un costo d'acquisto contenuto, sono efficienti nella maggior parte delle zone climatiche italiane e non richiedono particolari requisiti per l'installazione. Inoltre, queste pompe di calore possono essere facilmente installate anche nei condomini con riscaldamento autonomo. Invece, gli impianti acqua/acqua e terra/acqua richiedono l'accesso al sottosuolo per lo scambio di calore con l'acqua di falda o il terreno sottostante. Pertanto, hanno un costo di installazione più elevato rispetto alle altre tipologie e non si adattano a tutte le situazioni ambientali. Tuttavia, queste pompe di calore offrono la massima resa e, di conseguenza, consumano meno energia elettrica.
Il consumo di energia elettrica della pompa di calore
La quantità di energia elettrica consumata da una pompa di calore dipende principalmente dalla potenza richiesta dall'intero sistema. Tuttavia, tale valore deve essere attentamente dimensionato in base alle effettive esigenze termiche e alle dimensioni dell'ambiente da riscaldare. In ogni caso, il consumo di energia varia a seconda dell'efficienza energetica del modello di apparecchio scelto per la climatizzazione estiva e invernale della propria abitazione. Ci sono diversi componenti della pompa di calore che influenzano il consumo di energia elettrica, tra cui il compressore usato per generare il calore attraverso l'estrazione di energia da una fonte esterna, la pompa di circolazione utile a favorire il ricircolo dell'acqua all'interno dell'impianto termico e l'elettronica necessaria al controllo delle varie funzioni dell'impianto stesso.
È importante considerare il tipo di pompa di calore installata, poiché il consumo di energia di una pompa di calore aria/acqua sarà diverso da quello di una pompa di calore aria/aria. Per questo motivo, è fondamentale operare una scelta oculata e ben ponderata in termini di tipologia di prodotto, selezionando attentamente la tecnologia che garantisce le migliori prestazioni riguardo a efficienza e risparmio energetico. Si possono mettere a confronto i vari modelli rapportandoli alle esigenze di riscaldamento dell'abitazione di destinazione.
Il calcolo del consumo
Il consumo di energia elettrica di una pompa di calore non è costante, ma varia in base ai diversi momenti di funzionamento del macchinario. Durante l'accensione, il dispendio energetico è elevato poiché richiede una notevole quantità di energia per raggiungere la temperatura desiderata, mentre per il mantenimento della temperatura, il consumo elettrico è minimo. Prendendo in considerazione un dispositivo con una potenza di circa 5 kW e un dispendio di energia elettrica variabile tra 500 watt e 2 kW, in zone con un clima molto rigido in inverno, il dispendio massimo dell'apparecchio può arrivare fino a 1.000 kWh nei mesi invernali, mentre nelle aree geografiche con un clima più mite, l'uso di elettricità risulta notevolmente inferiore.
Se si considera, nello specifico, un impiego medio di 8 ore giornaliere e un impianto di questo tipo con una potenza di 5 kW, si può stimare un consumo elettrico pari a 5,5 kWh. Attraverso alcune stime di impiego del sistema, si nota che nella stagione invernale, la pompa di calore aria/acqua registra mediamente un dispendio compreso tra 1.400 e 1.800 kWh. Per calcolare il costo annuale del riscaldamento con questo tipo di impianto è essenziale tenere in conto il prezzo dell'energia elettrica, che influisce notevolmente sulla spesa. Si tratta, ovviamente, della tariffa applicata dal proprio fornitore. Ipotizzando, in via generale, di dover sostenere una spesa di 0,50 euro/kWh, l'esborso annuo è all'incirca tra 700 e 900 euro. Tale dato si ottiene supponendo che il riscaldamento, durante i mesi freddi, resti in funzione per 8 ore al giorno.
Al contrario, per il riscaldamento tradizionale a gas, si stima un consumo annuo di circa 1.000 metri cubi di combustibile, a pari condizioni. Il prezzo medio della sostanza gassosa è di circa 1,5 euro/Smc. Ciò significa che la spesa annuale per il gas sarebbe di circa 1.500 euro. È importante notare che il costo effettivo del riscaldamento dipende dalle specifiche condizioni di utilizzo e dalle dimensioni dell'ambiente da riscaldare. Inoltre, la scelta del modello di pompa di calore e la sua efficienza energetica possono influire notevolmente sull'esborso annuo per riscaldare l'abitazione. Il dispendio di energia elettrica è differente a seconda della zona geografica e al clima, oltre che alla dimensione dell'ambiente di destinazione e all'uso dell'impianto.
Consigli per risparmiare
Le pompe di calore per il riscaldamento domestico offrono numerosi vantaggi che le rendono una scelta sostenibile ed efficiente. Prima di tutto, garantiscono un alto livello di sostenibilità ambientale grazie all'utilizzo di fonti di energia rinnovabile come l'aria, l'acqua e il terreno. Inoltre, hanno un'elevata efficienza energetica, il che significa produrre una grande quantità di calore utilizzando una quantità minima di elettricità. Un altro vantaggio importante dell'apparecchio è il risparmio in bolletta, che consente di ammortizzare rapidamente l'investimento iniziale. Tra l'altro l'installazione di questo tipo di impianto è semplice e non richiede la presenza di una canna fumaria, quindi si tratta di una soluzione versatile per riscaldamento e raffrescamento.
Per ridurre ulteriormente i consumi elettrici della pompa di calore, ci sono alcune strategie da adottare. Bisogna scegliere un modello con un coefficiente di prestazione (COP) adeguato al proprio fabbisogno termico, che offra performance migliori a parità di dispendio elettrico e potenza termica. Inoltre, è possibile migliorare l'isolamento termico dell'abitazione con un cappotto e infissi più efficaci nel contrasto delle dispersioni di calore. Sono d'aiuto i pannelli fotovoltaici sul tetto per contenere la spesa energetica e le emissioni di CO2. Un altro elemento fondamentale riguarda la selezione di una fornitura elettrica sostenibile e conveniente, privilegiando un'offerta luce con una tariffa vantaggiosa ed energia prodotta da fonti rinnovabili per ridurre le emissioni di gas serra. Con tali accorgimenti si massimizza la resa contenendo la spesa e l'impatto ambientale del riscaldamento.
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