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Come fare il trasloco delle utenze di luce e gas

energia luce gas guide come fare il trasloco delle utenze di luce e gas

Le 3 cose da sapere:

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    Il trasloco delle utenze è il cambio di intestazione del contratto

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    Il trasloco delle utenze è il cambio di intestazione del contratto

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    I tempi per il trasloco delle utenze luce e gas sono di circa due settimane

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    I tempi per il trasloco delle utenze luce e gas sono di circa due settimane

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    I costi possono essere diversi per allaccio, prima attivazione, voltura e subentro

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    I costi possono essere diversi per allaccio, prima attivazione, voltura e subentro

Energia: confronta le tariffe
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Sommario

Che cos'è il trasferimento delle utenze di luce e gas?

Il trasferimento delle utenze di luce e gas può rendersi necessario per svariati motivi. Si può dover cambiare l'intestazione del contratto a causa del decesso dell'intestario o magari in seguito alla vendita dell'immobile. Anche quando si ha un appartamento o un locale in affitto occorre effettuare un apposito trasferimento delle utenze sia nel momento in cui si accede, sia quando si lascia l'immobile a termine del contratto. Ecco dunque che il trasferimento delle utenze di luce e gas diventa un passaggio essenziale per mettere in regola il tutto.

Vediamo allora nello specifico come bisogna procedere, in che modo si effettua l'attivazione e quali tempistiche occorre mettere in conto, con tutte le variabili del caso legate all'operatore al quale si decide di affidarsi.

Come attivare le utenze di luce e gas nella nuova abitazione?

L'attivazione delle utenze è una delle prime preoccupazioni di chi entra in un una nuova casa. Prima di procedere con la gestione di questi aspetti occorre comunque mettersi nella condizione di risultare come regolare intestatario del contratto di locazione o come proprietario dell'immobile se si è proceduto all'acquisto. Solo a questo punto si può contattare la compagnia per farsi illustrare le modalità di gestione della pratica di allaccio. La modulistica viene messa a disposizione anche online, proprio per semplificare il tutto e può essere inviata via pec alla mail di riferimento. Ma per non rischiare di sbagliare occorre tenere bene a mente la distinzione tra allaccio, prima attivazione, voltura e subentro. Il costo e le tempistiche dipendono infatti proprio da queste differenze.

L'allaccio è l'attivazione dell'utenza a partire da zero, quella che comprende anche l'installazione del contatore. In questo caso le tempistiche previste possono essere abbastanza lunghe, proprio perché occorrerà effettuare dei lavori più o meno consistenti per portare il servizio all'immobile.

La prima attivazione è più semplice e normalmente si riesce a ottenere senza problemi anche in un paio di settimane. Si tratta infatti di utilizzare il contatore preesistente.

La voltura e il subentro sono altrettanto rapidi perché occorre semplicemente cambiare il nome dell'intestatario su una linea già attiva. I costi sono compresi tra i 50 e i 100 euro una tantum per la gestione della pratica. Ma quali documenti occorrono? I dati da tenere a portata di mano non sono molti e si reperiscono facilmente. Basta infatti conoscere il codice cliente e il numero pod che dovrà essere indicato al fine di identificare con precisione l'utenza a cui si fa riferimento.

Quali sono le tempistiche per il trasloco di luce e gas?

Il trasloco di luce e gas è un'altra pratica che consiste fondamentalmente nel portare un'utenza già attiva su un altro indirizzo. I tempi non sono lunghi e anche in questo caso sono compresi entro le due settimane. Il discorso cambia invece se una delle tue utenze non era preesistente. Come abbiamo visto per la voltura, infatti, anche per il trasloco occorre innanzitutto capire se nell'immobile esiste già un contatore funzionante o deve essere installato. A seguito del trasloco l'immobile resterà senza alimentazione elettrica e senza gas. Qualora lo si dovesse vendere o locare, si potrà procedere, utilizzando lo stesso contatore, all'attivazione di una nuova linea a nome del nuovo intestarlo.

Quanto costa trasferire le utenze?

Abbiamo accennato sopra alla differenza di costo importante che c'è tra un allaccio, voltura o subentro presso un immobile che è già dotato di contatore e uno che invece ne è sfornito. Andrà infatti messo in conto il costo dei lavori che il fornitore di luce e gas dovrà effettuare prima di provvedere all'allaccio. Ma di quali cifre stiamo parlando? Per essere più chiari facciamo un esempio concreto. Se il cliente chiede di volturare un'utenza per spostarla da un locale all'altro, entrambi predisposti, il costo medio si aggira intorno ai 70 euro. Se invece il locale di destinazione non ha un contatore il prezzo si alza notevolmente e arriva a sfiorare i 500 euro. Parliamo dunque di cifre anche cinque volte più alte, proprio perché le difficoltà che si incontrano sono maggiori. Ricordiamo inoltre che queste somme sono composte da una quota potenza, una quota distanza, una quota fissa e infine da costi amministrativi legati alla gestione della pratica.

Quando e come spostare il contatore?

Lo spostamento del contatore può essere legato a diversi fattori. Prendiamo ad esempio il caso di un contatore di una vecchia abitazione che ancora si trovi all'interno della stessa e che deve essere trasferito all'esterno. Oppure immaginiamo di dover effettuare dei lavori importanti di ristrutturazione dell'immobile e di trovarsi a dover spostare anche i contatori di luce e gas. Come si deve procedere in questi casi? Chi bisogna contattare? La procedura è molto semplice e rapida. Anche qui dobbiamo mettere in rilievo una differenza importante tra contatore già attivo e contatore da attivare. Nel primo caso ad occuparsi dello spostamento è il fornitore, nel secondo il distributore. Si dovrà dunque contattare quest'ultimo e richiedere un preventivo per tale lavoro. Ad oggi la legge prevede che il contatore venga posto all'esterno dell'abitazione, per una questione di sicurezza oltre che di praticità.

Come cessare i contratti delle utenze?

Come si può disdire un contratto di luce e gas? In che modo si deve procedere per vedere disattivata l'utenza senza allungare eccessivamente i tempi? Quando si procede con una disattivazione generalmente si sta cambiando casa e si ha dunque la necessità di chiudere la pratica in tempi certi e senza intoppi. La prima cosa da fare per disdire è contattare il fornitore. Lo si può fare telefonicamente oppure mediante raccomandata o pec. Anche in questo caso occorre tenere a portata di mano, oltre ai propri dati personali, il codice cliente e quello pod, nonché l'ultima autolettura del contatore. Il modulo da compilare con tutte le informazioni relative all'utenza è disponibile sui siti internet dei diversi fornitori oppure può essere reperito presso uno dei punti vendita che se ne occupano. In ogni caso, prima di procedere con l'invio della modulistica, è sempre bene chiamare il numero verde dell'assistenza clienti per chiedere conferme agli operatori incaricati ed evitare errori sia di compilazione sia di tempistiche nell'invio della pratica. Il distributore di energia, invece, ha un tempo definito da contratto per chiudere la lavorazione. Qualora non lo rispetti sono previste delle penali a suo carico in forma di risarcimento danni al cliente.

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