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I CFD nel trading: guida ai contratti per differenza

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Le 3 cose da sapere:

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    I CFD sono strumenti derivati che consentono il trading su vari asset senza detenerli

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    I CFD sono strumenti derivati che consentono il trading su vari asset senza detenerli

  2. 2

    Per fare trading con i CFD bisogna aprire un account con un broker autorizzato

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    Per fare trading con i CFD bisogna aprire un account con un broker autorizzato

  3. 3

    Per questo tipo di trading è utile conoscere bene i concetti di leva e margine

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    Per questo tipo di trading è utile conoscere bene i concetti di leva e margine

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I CFD (Contracts For Difference) sono degli strumenti derivati ossia strumenti finanziari che non prevedono il possesso di un asset. Questo significa che quando si fa trading in CFD in realtà non si fanno investimenti su beni fisici ma sui valori di tali beni: pertanto il CFD prevedono il movimento di liquidità e non di beni fisici.

Per effettuare investimenti in CFD è necessario rivolgersi a un broker che offra questo tipo di servizio, ossia che sia attrezzato con una piattaforma abilitata al trading tramite questo strumento.

Sommario

Cosa sono i CFD

Come già evidenziato, i CFD sono Contratti Per Differenza, ossia strumenti derivati che permettono di fare trading su un determinato asset pur senza detenerne il possesso. Negli ultimi anni sono diventati particolarmente richiesti dai trader che operano online tanto che le più famose piattaforme si sono adeguate per permetterne la compra-vendita.

Il grande successo ottenuto dai CFD è dato sicuramente dalle caratteristiche intrinseche di questi strumenti, che permettono di operare su un gran numero di sottostanti.

Ma cosa significa Contratto per Differenza? Il termine Contratto indica la presenza di uno scambio finanziario che si verifica tra due attori, ossia un venditore e un acquirente. La parola Differenza che caratterizza questo tipo di contratto fa riferimento al fatto che gli investitori possono trarre profitto dalla differenza che si verrà a generare, al momento della chiusura della posizione, tra i prezzi iniziali e finali dell'asset in cui si è investito.

Pertanto, se al momento della chiusura il prezzo è superiore a quello di apertura, il trader trarrà un profitto che gli verrà pagato dal venditore; viceversa, se al momento della chiusura il prezzo è inferiore, il trader dovrà pagare la differenza al venditore. Va specificato che a differenza dei contratti classici o di altri strumenti di trading, i CFD non prevedono una scadenza entro cui bisogna completare la transazione.

Un aspetto di particolare importanza è che oggi il mercato dei CFD si è molto ampliato per cui sia i trader neofiti sia i professionisti, potranno trovare sottostanti in grado di soddisfare le proprie esigenze di investimento. Sono infatti disponibili CFD su coppie di valute, azioni, materie prime, futures, criptovalute e altro.

Come funziona il trading di CFD

Per fare trading con i CFD per prima cosa è necessario aprire un account con un broker autorizzato ad operare con questo tipo di strumento finanziario. Oggi quasi tutti i migliori broker propongono piattaforme compatibili con il trading in CFD mentre fino a poco tempo fa questo tipo di investimento era supportato solo da pochi software.

Nel paragrafo precedente sono state sottolineate le caratteristiche principali di un CFD e di come questo tipo di contratto non presenti una scadenza. Pertanto, fintanto che il trader dispone di risorse economiche che permettono di onorare il contratto questo potrà essere mantenuto attivo.

La maggior parte dei broker non presenta costi elevati per effettuare investimenti in CFD: le commissioni sono infatti sempre minime se non nulle visto che la maggior parte dei guadagni del broker proviene dallo spread derivante dalla negoziazione.

I concetti di leva e margine nel CFD trading

Tra gli strumenti legati al trading in CFD ve ne sono due di particolare importanza per cui se ne descriveranno di seguito le caratteristiche principali. Si tratta della leva finanziaria e del margine.

La leva finanziaria è uno strumento molto apprezzato dai traders in quanto permette di incrementare il profitto in caso di investimento condotto a buon fine. Si tratta tuttavia di un'arma a doppio taglio visto che se da un lato si pone come un elemento di grande vantaggio, dall'altro può rappresentare anche uno strumento particolarmente pericoloso in caso di perdita.

Nella maggior parte dei casi la leva si applica in multipli del capitale investito, in particolare si effettuano investimenti con leva 2x, 5x o anche maggiore.

Il margine, invece, può essere considerato come il deposito che viene richiesto dal broker per permettere al trader di utilizzare prodotti con leva, proprio come i Contratti Per Differenza. Si può definire come la quantità di fondi che copre la differenza tra il valore assunto da una posizione e il capitale che viene offerto al broker per l'apertura della posizione stessa.

Quando si parla di margine quasi sempre ci si riferisce a tale deposito; tecnicamente si definisce questo parametro margine iniziale. Vi è poi un altro tipo di margine, ossia quello di mantenimento, caratterizzato da eventuali fondi aggiuntivi necessari per mantenere aperta una posizione che ha preso un trend opposto alle proprie previsioni.

Funzionamento della leva

Di seguito si propone un breve approfondimento sulla leva finanziaria e, in particolare, sul suo funzionamento. Come già è stato evidenziato, la leva è uno strumento di particolare interesse ma che può essere molto rischiosa se usata in maniera superficiale.

Per evitare di trovarsi con perdite superiori al proprio margine, è necessario apprendere subito l'uso di due comandi, ossia lo Stop Loss e il Take Profit. Questi permettono di minimizzare il rischio di perdite eccessive durante le transazioni effettuate con la leva finanziaria.

Lo Stop Loss permette di definire il punto in cui deve essere chiusa una transazione qualora il mercato si sposti in direzione differente da quella prevista. Si tratta quindi di un comando che permette di bloccare le perdite che, in tal modo, non potranno superare un limite prefissato dal trader.

Il Take Profit può essere considerato l'ordine speculare dello Stop Loss: quando il profitto raggiunge una certa soglia si può infatti impostare un Take Profit in modo da non rischiare eventuali variazioni di tendenza e, quindi, profitti inferiori se non perdite.

Stop Loss e Take Profit sono di fondamentale importanza quando si fa trading con leva: prima di impostarli è necessario calcolare con la massima precisione il margine disponibile in modo da non trovarsi scoperti e in difficoltà nel continuare a mantenere aperta la propria posizione.

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