Commodity trading: il trading delle materie prime
Le 3 cose da sapere:
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Il termine commodities nel trading si usa quando le materie prime sono l'asset su cui investire
1Il termine commodities nel trading si usa quando le materie prime sono l'asset su cui investire
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Per fare commodity trading si usano strumenti come CFD, futures ed ETF
2Per fare commodity trading si usano strumenti come CFD, futures ed ETF
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Il commodity trading è un'attività relativamente semplice, ma esistono alcuni fattori di rischio
3Il commodity trading è un'attività relativamente semplice, ma esistono alcuni fattori di rischio
Quando si parla di trading sulle materie prime ci si riferisce a un particolare tipo di investimento che prevede la negoziazione su questi beni su mercati finanziari fisici oppure online. Nella maggior parte dei casi, i trader oggi preferiscono optare per i mercati online, molto più versatili e, soprattutto, maggiormente adatti ad accogliere chi è alle prime armi e non solo i professionisti degli investimenti.
La particolarità del trading sulle materie prime è che non è necessario essere in possesso di alcun bene specifico in quanto gli investimenti vengono effettuati sulle variazioni di prezzo del bene e non sul bene stesso. Si parla infatti di trading tramite strumenti derivati, i più comuni dei quali sono sicuramente i CFD, oltre ai più complessi future ed ETF, maggiormente adatti a trader professionisti.
Sommario
- Cosa si intende per commodity
- Come funziona il commodity trading
- Gli strumenti del commodity trading
- Il fattore rischio
Cosa si intende per commodity
Nel linguaggio del trading raramente si utilizza il termine di materie prime ma si preferisce la parola commodity che non è altro che un termine tecnico usato proprio per specificare particolari asset su cui si può investire. Ma quali sono questi asset?
Prima di parlarne più in dettaglio, specifichiamo che le materie prime sono tutti quegli elementi derivanti da risorse naturali e che subiscono una serie di lavorazioni prima di essere immesse nei mercati. Si parla di commodities, o meglio di hard commodities nel caso dell'o ro, dell'argento, del rame o di altri metalli, nonché del petrolio o del gas naturale.
Fanno parte delle materie prime anche un gran numero di prodotti agricoli detti soft commodities, tra cui in particolare lo zucchero, il caffè, il grano, il mais, la soia o il cotone. Pertanto sarà possibile effettuare investimenti su questi prodotti seguendone gli andamenti di mercato e optando per acquisto o vendita a seconda dei trend e dei propri interessi specifici.
Come funziona il commodity trading
Come già anticipato, per fare trading in commodities non è necessario essere in possesso dei beni sui quali si vuole investire in quanto gli investimenti vengono fatti sui valori dei beni e non sui beni stessi. In altre parole, si investirà sugli andamenti di mercato il cui valore potrà aumentare o diminuire in determinati intervalli di tempo presi in considerazione. Per questo motivo, non sarà necessario essere in possesso di lingotti d'oro o di pepite per poter fare trading in oro, così come non bisogna essere proprietari di pozzi di petrolio o di piantagioni di caffè per investire in queste due materie prime.
Allo stesso modo, naturalmente, in caso di profitto, si guadagnerà in valuta e non in materie prime: gli investimenti conclusi in attivo permetteranno di incrementare il proprio guadagno in euro, dollari o altra valuta e non in oro, petrolio o altra commodity.
Gli strumenti del commodity trading
Dovendo effettuare investimenti sul valore del bene e non sul bene stesso, si dovranno utilizzare specifici strumenti di trading, come i CFD, i futures o gli ETF.
Per fare trading con questi strumenti è necessario affidarsi a broker che li propongono: non tutti i broker online, infatti, sono abilitati per questo tipo di trading.
CFD in materie prime
I CFD, ossia Contratti Per Differenza, sono degli strumenti derivati che permettono di fare investimenti aprendo posizioni al rialzo o al ribasso su quelli che sono i prezzi delle commodities di proprio interesse.
Se si vuole negoziare in materie prime con i CFD basterà scegliere, dalla piattaforma del proprio broker, l'opzione relativa alla commodity che si intende seguire. Infatti, i CFD replicano gli andamenti dei vari strumenti finanziari per cui, se si è interessati a fare trading nel petrolio, si potrà selezionare il CFD Petrolio.
Per seguire al meglio gli andamenti della materia prima è necessario utilizzare la piattaforma di trading messa a disposizione del proprio broker, per cui è importante verificare che si tratti di una piattaforma professionale o comunque di utilizzo immediato e soprattutto in grado di assicurare la massima rapidità nell'inserimento degli ordini.
Esistono numerose piattaforme che permettono di fare trading in CFD di materie prime, alcune da scaricare sul proprio computer, altre che operano direttamente online, altre ancora che presentano app da utilizzare sui dispositivi mobili. Scegliere la piattaforma giusta è fondamentale per condurre un trading in linea con le proprie esigenze.
I futures sulle materie prime
Un altro modo per fare trading in commodities è quello di scegliere i futures: prima di spiegare più in dettaglio di cosa si tratti, specifichiamo che a differenza dei CFD i futures sono uno strumento più avanzato e con un rischio maggiore per gli investitori per cui sono indicati soprattutto ai traders esperti.
I futures sono dei contratti a termine: questo significa che presentano una scadenza che viene definita al momento dell'attivazione del contratto. Una caratteristica particolare dei futures è che i contratti sono standardizzati, ossia solo parzialmente modificabili.
Questo aspetto li rende molto più semplici da negoziare e da gestire. Infine, se si effettuano futures su materie prime, come per i CFD è necessario disporre di una piattaforma abilitata a questo tipo di investimento, ossia di scegliere un broker che li propone tra i propri tipi di trading.
ETF su commodities
Gli ETF sono un altro strumento di trading particolarmente utilizzato da quanti vogliono effettuare investimenti sulle materie prime. La sigla ETF indica gli Exchange Traded Funds, ossia particolari strumenti che si differenziano dai precedenti perché, in alcuni casi, possono prevedere il possesso fisico del bene.
Ad esempio, si possono fare investimenti ETF sull'oro quando si è realmente in possesso di lingotti oppure, come per gli strumenti presentati in precedenza, si può operare utilizzando dei derivati che replicano il mercato dell'asset selezionato.
Il fattore rischio
Fare trading nelle materie prime è relativamente semplice e proprio per questo motivo anche gli investitori poco esperti possono trovare interessante speculare su asset come l'oro, il petrolio, il gas naturale o il caffè.
Tuttavia il trading è un'attività a rischio e nel caso di CFD tale rischio è incrementato dalla presenza della leva finanziaria. Si tratta di uno strumento che permette di incrementare il proprio profitto in caso di investimento concluso in maniera positiva ma, in caso di perdita, la leva può determinare ingenti perdite finanziare.
Oltre al rischio specifico degli strumenti di trading con cui si opera, quando si effettuano investimenti in materie prime è necessario considerare il rischio derivante dalle oscillazioni dei prezzi che possono essere influenzati da numerosi fattori.
Tra questi, i principali sono legati alle vicende politiche delle aree di estrazione, alla possibile concorrenza di beni alternativi, alla stagionalità di alcune commodities, in particolare quelle legate all'agricoltura e, ancora, alla stretta correlazione tra domanda e offerta.
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