Mercati finanziari: ecco che cosa sono
Le 3 cose da sapere:
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I mercati finanziari si suddividono in primari e secondari
1I mercati finanziari si suddividono in primari e secondari
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Gli intermediari come i broker facilitano gli scambi tra investitori ed emittenti
2Gli intermediari come i broker facilitano gli scambi tra investitori ed emittenti
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Tra i mercati finanziari online il più conosciuto è quello del Forex
3Tra i mercati finanziari online il più conosciuto è quello del Forex
Definire i mercati finanziari non è così semplice come si può immaginare: si tratta infatti di un'entità complessa, fatta di venditori e compratori che vendono o acquistano servizi e beni.
In passato i mercati finanziari erano ben individuati perché localizzati in ambienti fisici precisi, si pensi ad esempio alla Borsa di Wall Street: oggi, con l'avvento del trading online, i mercati finanziari sono decentrati e diventa più complesso darne una definizione.
In questa sede si può comunque rimarcare che essi sono un'entità composta da venditori e compratori che, con le loro azioni di compra-vendita effettuate tramite un intermediario, permettono la crescita e l'evoluzione del sistema economico.
Sommario
- Suddivisione dei mercati finanziari
- Come funzionano i mercati finanziari
- Quali mercati non rientrano tra i mercati finanziari?
Suddivisione dei mercati finanziari
Bisogna sapere che i mercati finanziari vengono solitamente suddivisi in base alle caratteristiche e modalità di operazioni. La suddivisione principale viene fatta tra i mercati primari, in cui si effettuano esclusivamente acquisti di titoli appena emessi e quelli secondari, in cui si può fare compra-vendita di titoli già sottoscritti.
Ulteriori suddivisioni possono essere differenti a seconda dei Paesi in cui si opera. In Italia, ad esempio, si distinguono tre diverse tipologie di mercati, ossia:
- Mercati regolamentati;
- Sistemi multilaterali di negoziazione;
- Internalizzatori sistematici.
I primi due tipi di mercati sono entrambi regolamentati da una normativa ben precisa stilata dalla CONSOB (Commissione Nazionale per le Società e la Borsa); la principale differenza è data dai gestori, ossia dalle società che operano nelle vendite di azioni, titoli e altri strumenti finanziari.
Gli internalizzatori sistematici, infine, sono tutti quegli intermediari che presentano una regolare abilitazione nella negoziazione di strumenti finanziari in maniera autonoma, ma per conto dei clienti.
Per quanto riguarda invece gli strumenti finanziari, i mercati si distinguono in creditizio, mobiliare e assicurativo mentre, se si prende in considerazione il parametro tempo, la principale distinzione è quella tra mercato monetario e mercato dei capitali.
La distinzione tra i mercati finanziari deve prevedere anche una differenziazione tra gli operatori, che vengono distinti in investitori, emittenti e intermediari: questi ultimi sono i broker o le società che permettono di facilitare gli scambi tra investitori ed emittenti.
Come funzionano i mercati finanziari
In Italia il funzionamento dei mercati finanziari è regolamentato dal Testo Unico della Finanza, approvato nel 1998. Questo ha permesso di definire una serie di norme che si sono ammodernate soprattutto in seguito alla decentralizzazione dei mercati in seguito alla rivoluzione informatica che ha portato alla nascita del trading online.
Nei mercati finanziari vengono a incontrarsi acquirenti e venditori: tuttavia il loro incontro non è mai diretto ma avviene tramite degli intermediari, ossia i broker che possono essere fisici (ossia persone che operano come liberi professionisti oppure come consulenti di società specializzate) oppure online. In questo caso i broker operano tramite piattaforme, ciè software che permettono agli investitori di effettuare tutte le diverse operazioni di trading.
Tali operazioni possono essere differenti a seconda del tipo di investimento e di strumenti finanziari che si utilizzano.
Tra i mercati online, il più noto è sicuramente quello del Forex: questo permette di effettuare scambi tra coppie di valute utilizzando piattaforme che permettono anche ai privati di poter investire nei più differenti asset.
Altri strumenti particolarmente utilizzati nei mercati finanziari sono i cosiddetti derivati, ossia i future, i CFD e le opzioni. Questi sono definiti derivati perché derivano la loro attività da quella di un sottostante, ossia seguono gli andamenti di mercato e le variazioni di prezzo di determinati prodotti, siano essi titoli, azioni, materie prime o altro.
Ancora, il funzionamento dei mercati può variare se si prendono in considerazione operazioni di trading con materie prime, criptovalute, indici o altro. Tutti questi strumenti finanziari possono essere selezionati per operazioni a breve, medio o lungo termine, scelta che dipende esclusivamente dalle esigenze del trader e dalle sue esperienze specifiche nel settore.
Quali mercati non rientrano tra i mercati finanziari?
Nel linguaggio comune si tende a parlare di mercato per tutti quegli ambiti in cui si effettua compra-vendita di beni e servizi. Nello specifico, come visto, si parla però di mercati finanziari o di altro tipo di mercato, per differenziare in maniera corretta i segmenti di vendita.
In precedenza abbiamo evidenziato le caratteristiche di un mercato finanziario: alcuni mercati, tuttavia, non rientrano nella definizione di mercati finanziari. In particolare, questi non comprendono i segmenti bancari o assicurativi, ma solo ed esclusivamente prodotti e servizi che permettono un trasferimento di risorse da un compratore a un venditore.
Come abbiamo evidenziato, definire in maniera lineare i mercati finanziari non è così semplice: infatti, se la loro caratteristica comune è quella di prevedere compratori, venditori e intermediari, le numerose tipologie di investimento nonché gli strumenti oggi negoziabili rendono ciascun mercato differente dall'altro.
Per questo motivo, molti investitori si specializzano in un tipo di operazioni rivolgendosi esclusivamente a mercati specifici, utilizzando strumenti di trading consoni alle proprie esigenze e competenze.
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