Con quanti contanti si può viaggiare in aereo?
Le 3 cose da sapere:
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Si può viaggiare senza alcun problema con contanti fino a 10.000€
1Si può viaggiare senza alcun problema con contanti fino a 10.000€
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Se si supera la soglia, bisogna dichiarare il valore del denaro alla dogana
2Se si supera la soglia, bisogna dichiarare il valore del denaro alla dogana
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Esistono limiti anche per tabacco e alcol
3Esistono limiti anche per tabacco e alcol
Sommario
- Quanti contanti si possono portare
- Se si supera il limite di 10.000€
- Cosa succede se non si dichiara la somma di contanti?
- Esistono limiti per altre merci trasportate?
Quanti contanti si possono portare
Viaggiare in aereo vuol dire pianificare molti aspetti, prestare attenzione al peso e alle misure bagaglio, rispettare l'orario di partenza, le disposizioni sugli oggetti ammessi in volo ecc. Esistono poi tutta una serie di regole per quanto riguarda il limite massimo di soldi in contanti che è possibile trasportare.
A tal riguardo la normativa in vigore è molto severa perché mira ad evitare condotte illecite e soprattutto il riciclaggio di denaro, nonché il finanziamento del terrorismo e qualsiasi altra attività similare.
Allo stato attuale le leggi prevedono che i passeggeri possono viaggiare in aereo al massimo con 10.000 euro. Bisogna poi considerare che tale soglia non vale soltanto per gli spostamenti in Italia, ma anche per i voli in partenza o in arrivo in paesi extra europei.
Per quanto poi riguarda il concetto di denaro contante, questo va inteso in maniera ampia, in quanto comprende monete, banconote e ogni altra tipologia di pagamento, come ad esempio assegni e titoli al portatore, traveller’s cheques e carte ricaricabili. Da segnalare inoltre gli assegni che riportano la firma ma non completati con il nome del beneficiario.
A quanto indicato si aggiungono poi gli accessori preziosi indossati o che vengono messi in valigia, quali anelli, diamanti e altri gioielli. La normativa che regolamenta l'uso e il trasporto del contante a cui fare riferimento è allo stato attuale l'articolo 3, comma 1, del Decreto Legislativo numero 195 del 2008. In ogni caso, prima di affrontare il viaggio, è molto importante informarsi con le autorità doganali della destinazione di partenza, arrivo e transito, al fine di evitare spiacevoli conseguenze.
Se si supera il limite di 10.000€
Chi intende entrare e uscire dall'Europa con oltre 10.000 euro in contanti, o altri oggetti preziosi di pari valore, sarà tenuto a dichiararlo alle autorità doganali della destinazione interessata compilando un apposito modulo. Sul punto occorre fare attenzione perché all'interno dell'Unione Europea viene considerato denaro in contante non solo monete e banconote, comprese quelle non più in circolazione, ma anche tutti gli strumenti negoziabili al portatore, quindi cambiali, assegni turistici, ordini di pagamento, lingotti in oro, pepite e altri aggregati con concentrazione di oro al 99,5% ecc.
In altre parole ogni viaggiatore potrà trasportare anche somme di denaro ingenti ma nel caso in cui il totale dovesse superare 10.000 euro sarà necessario presentare alla dogana una dichiarazione al fine di prevenire le attività di riciclaggio e altre condotte illecite.
Il modulo si può chiedere direttamente all'autorità doganale o scaricare dal portale ufficiale dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli. L'autocertificazione andrà poi consegnata al momento dell'entrata o dell'uscita dal territorio italiano. L'addetto alla ricezione provvederà a compilare la parte di sua competenza apponendo una firma e il timbro. Una copia verrà consegnata al viaggiatore e l'altra sarà custodita all'interno dell'ufficio.
Oggi esiste anche la possibilità di compilare l'istanza e di trasmetterla telematicamente in modo da velocizzare la procedura. In situazioni del genere il passeggero dovrà presentarsi all'imbarco con il numero della ricevuta che viene attribuito dal sistema informatico.
Cosa succede se non si dichiara la somma di contanti?
Coloro che non rispettano la legge valutaria, omettendo di denunciare le somme in contanti e gli altri valori trasportati, sono puniti con severe sanzioni amministrative. Nello specifico verrà applicata una multa fino al 40% del valore eccedente, con un minimo di 300 euro, nonché il sequestro dei beni.
I trasgressori possono pagare l'ammenda del 5% direttamente presso l'ufficio doganale, così da evitare il sequestro, a condizione che l'importo non sia maggiore di 250.000 euro e che non siano state commesse altre violazioni nei giorni precedenti.
Si precisa che il pagamento in misura ridotta potrà essere effettuato anche nei 10 giorni successivi all'accertata violazione effettuando un versamento al Ministero dell'economia e delle finanze.
L'eventuale importo sequestrato, invece, potrà essere restituito ai trasgressori dopo 5 anni dalla violazione e previa richiesta.
In ogni caso viaggiare con oltre 10.000 euro senza presentare la relativa dichiarazione non comporta l'avvio di un procedimento penale, ma le autorità competenti possono sempre presentare una denuncia per riciclaggio nei confronti del soggetto che commette l'illecito.
Esistono limiti per altre merci trasportate?
Il tetto massimo di denaro contante che si può trasportare è lo stesso per tutti i paesi, appartenenti o meno all'Europa. La questione cambia in merito alle altre merci, per le quali esistono dei limiti quantitativi differenti per uso personale.
In ordine al tabacco, ad esempio, il massimo è 800 sigarette, un chilogrammo di tabacco, 400 sigaretti o 200 sigari. Le bevande alcoliche, invece, si possono trasportare rispettando questi parametri: 90 litri di vino, 110 litri di birra, 10 litri di superalcolici e 20 litri di alcolici con gradazione inferiore al 22%.
I passeggeri extra-europei possono invece viaggiare con queste merci solo quando il relativo valore è minore di 300 euro. Anche le quantità di tabacco e alcolici sono nettamente inferiori, ovvero: 50 sigari, 200 sigarette, 100 sigaretti, 250 grammi di tabacco, 16 litri di birra, 4 litri di vino, 1 litro di superalcolici e 2 litri di alcolici con gradazione inferiore al 22%.
Quando le autorità doganali dovessero nutrire dei dubbi sull'effettivo uso personale dei prodotti trasportati possono chiedere di dimostrare il contrario. Il viaggiatore sarà quindi tenuto a presentare una prova contraria, cioè che la merce non sarà rivenduta. Diversamente potranno trovare applicazione dazi e ordini di confisca.
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