Iscrizione al PRA: come effettuarla e quanto costa
L'iscrizione di un'auto al PRA è abbastanza semplice, ma può risultare alquanto onerosa. Tale procedura richiede una serie di passaggi da seguire con la massima attenzione, anche per quanto riguarda le nuove offerte auto. Al tempo stesso, bisogna agire con tutta la dovuta cautela per sostenere al meglio determinati pagamenti. Ecco quanto spendere per saldare ogni debito e aggiungere la propria auto al Pubblico Registro Automobilistico.
Sommario:
- Che cos'è il PRA
- Come e dove effettuare l'iscrizione al PRA
- Quali sono le imposte da pagare per iscrivere una vettura al PRA
- Quanto si paga l'IPT
- Quali veicoli devono essere necessariamente registrati al PRA
- Quali rischi vengono determinati dalla mancata iscrizione al PRA
Che cos'è il PRA
La prima cosa da fare è sapere cosa sia il PRA. Si tratta della sigla di Pubblico Registro Automobilistico ed è una lista che comprende le vetture che circolano in Italia. Basta una semplice visura per comprendere tutta la storia di un veicolo, partendo dall'immatricolazione e proseguendo con caratteristiche tecniche e passaggi di proprietà eventuali. Ogni veicolo è così semplice da rilevare, con la prospettiva di conoscerne il relativo proprietario.
Quando si completa l'acquisto di un'automobile, quest'ultima deve essere necessariamente iscritta al PRA. Come vedremo in seguito, l'operazione non può essere definita valida se non viene pagata l'imposta provinciale di trascrizione, nota anche con l'acronimo IPT. A ogni passaggio di proprietà deve corrispondere un'eventuale modifica nell'elenco.
Infine, se la vettura viene cancellata dal registro, perde di ogni validità legale. Quest'ultimo accorgimento viene attuato in caso di mancato pagamento del bollo auto per gli ultimi tre anni, o al momento della demolizione del veicolo. Ma questi sono solo alcuni degli aspetti da monitorare per pagare l'iscrizione al PRA in maniera adeguata ed evitare di andare incontro a qualsiasi situazione spiacevole sotto l'aspetto legale.
Come e dove effettuare l'iscrizione al PRA
La registrazione al PRA inizia andando in un qualsiasi ufficio dell'ACI a livello provinciale. Quindi, è necessario portare all'ente un insieme di moduli e documenti. In primo luogo, ci vuole il certificato di proprietà della propria vettura, corredato dalla firma del proprietario precedente presso il PRA o l'ufficio comunale di competenza. A tutto ciò, bisogna ovviamente aggiungere le ricevute relative ai pagamenti che menzioneremo di seguito.
Quali sono le imposte da pagare per iscrivere una vettura al PRA
Per iscrivere un'auto al PRA, è necessario pagare alcune imposte dal valore economico abbastanza preciso. Ecco quali sono le tre tasse imprescindibili in un'operazione del genere:
- la prima è l'IPT, sigla di imposta provinciale di trascrizione, il cui valore dipende dalla provincia presso la quale la richiesta di registrazione viene effettuata;
- la seconda tassa coincide con gli emolumenti dell'ACI, che richiedono un pagamento pari a 27 euro;
- infine, non bisogna dimenticare due marche da bollo, la prima per il PRA e la seconda per il libretto di circolazione, dall'entità economica pari a 32 euro ciascuna.
Senza questi tre pagamenti, l'iter non può andare avanti in alcun modo e l'automobilista non ha alcuna possibilità di inserire il proprio veicolo all'interno del Pubblico Registro Automobilistico.
Quanto si paga l'IPT
Un capitolo a parte lo merita senz'altro il pagamento dell'IPT, voce fondamentale per inserire la propria auto nel PRA e renderla regolare sotto ogni punto di vista. Si tratta di una spesa che deve essere sostenuta nel momento in cui viene completato l'acquisto della propria vettura e non può essere procrastinata in alcun modo.
Tale calcolo viene determinato soprattutto dalla potenza del motore, ma non solo. Partiamo comunque dal propulsore stesso, che se ha una potenza al di sotto dei 53 kW comporta un costo di 151 euro. Se la vettura supera la soglia citata, a ogni kW corrisponde un aumento che varia a seconda delle province presso le quali l'IPT deve essere pagato, con tante tariffe da tenere d'occhio in maniera meticolosa. Ben 93 province su 107 applicano una maggiorazione del 30% rispetto al costo iniziale.
Al tempo stesso, l'imposta provinciale di trascrizione è soggetta anche a sconti inerenti alle vetture dall'impatto ambientale molto contenuto. Per esempio, la provincia di Lecco ha stabilito uno sconto del 20% per le vetture elettriche a idrogeno, mentre a Cremona è del 50% e a Lodi addirittura del 70%. Infine, le province di Roma e Vicenza mantengono sempre l'aumento di 3,51 euro per ogni kW eccedente rispetto ai 53 massimi per le vetture a basse emissioni, senza maggiorazioni di alcun genere.
Quali veicoli devono essere necessariamente registrati al PRA
A questo punto, vediamo insieme quali sono i veicoli da registrare al PRA, senza lasciare nulla al caso. Entrando nei particolari, gli autoveicoli, i motoveicoli e tutti i mezzi con rimorchi al di sopra delle 3,5 tonnellate devono essere necessariamente iscritti presso il registro in questione. Per completare l'iter, è essenziale inserire i contratti di compravendita e le ipoteche, ossia i relativi diritti di garanzia.
Quali rischi vengono determinati dalla mancata iscrizione al PRA
In caso di mancata iscrizione al PRA, i rischi ai quali si va incontro sono davvero molto concreti. Tale dicitura viene inserita nel prezzo finale della propria vettura e le pratiche burocratiche vengono sbrigate dal concessionario, in caso di auto nuove o km0. Se invece ci si affida a un servizio di vendita di auto usate, la situazione diventa un po' più complicata, specie se le due parti in causa sono privati.
Il venditore e l'acquirente devono mettersi d'accordo e chiedere aiuto a un'agenzia specializzata, in modo da portare a termine il passaggio di proprietà. Quindi, tutto va comunicato al PRA nei primi 60 giorni successivi rispetto alla conclusione dell'accordo di acquisto. Se qualcosa va storto, entrambi i partecipanti devono far fronte a sanzioni economiche non di poco conto, oltre a problemi civili e fiscali.
Se poco dopo due mesi la somma non è stata ancora saldata, entrambi devono solo pagare la multa dettata dal Codice della Strada e rimettere tutto a posto. Se passano 90 giorni, si paga un ulteriore 30% rispetto all'IPT della propria provincia. Entro i primi 15 giorni, si paga un aumento dell'1% per ciascun giorno di ritardo. Dal 16esimo al 90esimo, si paga esattamente il 15%.
Scegliendo la formula noleggio a lungo termine non ci sarà bisogno di occuparsi dell'iscrizione al PRA.
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