Costo della patente B: tutte le spese da considerare
Uno dei traguardi più ambiti dai ragazzi che raggiungono la maggiore età e desiderano compiere passi sempre più grandi per sentirsi indipendenti è costituito dall’acquisizione della patente B, il tradizionale documento che certifica la capacità di guidare una macchina. Tuttavia, questa conquista al giorno d’oggi presenta diversi punti di distacco rispetto al passato, e oltre a essersi trasformata in un processo che richiede parecchio tempo, rappresenta anche un notevole investimento di denaro da parte dell’aspirante neopatentato e della sua famiglia. Ci sono infatti molti aspetti da considerare nel calcolare le spese che devono essere preventivate, e in questo articolo li prenderemo tutti in esame, in modo da restituire un quadro completo.
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Sommario
- I costi iniziali della patente B: per cominciare
- Il costo della scuola guida: iscrizione e corso di teoria
- Il costo delle guide
- Quali fattori possono determinare un aumento della spesa per la patente B
- Per riassumere: il costo complessivo della patente B
I costi iniziali della patente B: per cominciare
Prima ancora di intraprendere in modo attivo l’iter di conseguimento della patente B occorre prepararsi ad affrontare delle spese preliminari, che hanno a che fare con la parte più strettamente burocratica, ovvero la preparazione dei documenti necessari, che ovviamente hanno un costo.
Bisogna considerare, nello specifico, i bollettini postali che verranno a costare 74,40 euro. Inoltre, ci si deve anche recare da un medico che, tramite una visita, giudicherà l’idoneità del candidato, e richiederà una cifra variabile tra i 30 e i 50 euro. Nello stesso frangente, verrà anche stilato un certificato anamnestico, il cui prezzo dipende dal tariffario di ciascun medico di base (anch’esso può arrivare ad attestarsi sui 50 euro). Infine, bisognerà approntare anche delle fototessere recenti, che verranno a costare tra i 5 e i 10 euro. Queste sono le spese fisse, che quindi possono variare in un range tra i 100 e i 200 euro.
Il costo della scuola guida: iscrizione e corso di teoria
Una volta che tutti i documenti saranno pronti, si possono percorrere due strade, per quanto concerne la preparazione teorica della prima parte dell’esame. La prima via è quella del privatista, la seconda quella dell’iscrizione alla scuola guida e della frequenza delle lezioni del relativo corso. Se si opta per questa seconda possibilità, si avrà anche l’occasione di verificare in itinere le conoscenze acquisite, tramite appositi test e simulazioni d’esame. Questi strumenti rappresentano un buon modo per acquisire sicurezza e avere maggiori probabilità di essere promossi.
Per iscriversi a scuola guida saranno necessari 200-250 euro, cifra che può variare in base alla localizzazione geografica di ciascuna scuola. Ciò limitatamente alla mera iscrizione, mentre se si decide di beneficiare anche del corso, il prezzo sale a 500-600 euro totali.
Il costo delle guide
Una volta superato il quiz che conclude la prima parte, relativa alla teoria, si passa alla pratica. La promozione al test teorico, infatti, conferisce il diritto al possesso del foglio rosa, che verrà fornito dalla scuola guida e consentirà di guidare una macchina per fare esercizio in vista dell’esame. Oltre alle guide con l’istruttore, si possono fare delle esercitazioni anche autonomamente, affiancati da una persona con esperienza, magari approfittandone per scegliere una vettura che si potrà guidare una volta abilitati, secondo i criteri che consentono la guida di un veicolo da parte dei neopatentati, consultando siti dedicati alle auto km 0 in offerta come il seguente: https://www.facile.it/auto/nuove-km-0.html.
Il foglio rosa ha una validità di 1 anno (questa durata è stata modificata nel corso del 2021: prima si attestava a 6 mesi), durante il quale è possibile tentare l’esame per tre volte, prima di essere costretti a ricominciare daccapo. Anche questa disponibilità di tentativi è stata aumentata con la revisione del Codice della Strada del 2021.
A questo punto, le strade di privatisti e iscritti alla scuola guida iniziano a coincidere: in entrambi i casi bisogna effettuare obbligatoriamente almeno 6 ore complessive di guida su strada, e solitamente per ciascuna ora si spendono tra i 50 e i 60 euro, a seconda dell’istituito scelto. Diciamo quindi che l’intervallo di spesa si attesta a 300-360 euro. Ovviamente, però, ciascun candidato necessita di un tempo di preparazione diverso, e non è affatto detto che le sei ore obbligatorie siano sufficienti. Perciò il costo complessivo dell’esercitazione per l’esame di pratica può variare moltissimo da persona a persona.
Quali fattori possono determinare un aumento della spesa per la patente B
Come si diceva in precedenza, le tariffe esposte dalle scuole guida possono variare anche considerevolmente, in base alla regione in cui ci si trova, ma anche all’interno della stessa città. Oltre a questo fattore esterno, ce ne possono essere altri che influiscono sul prezzo complessivo dell’acquisizione della patente B.
Sicuramente è importante il numero di guide di cui il candidato necessita per essere pronto a sostenere l’esame, ma occorre prestare attenzione anche al numero di eventuali bocciature. Si possono distinguere due casi principalmente:
- nel caso la bocciatura sia una sola, si distinguono i casi che riguardano la prova teorica e quella pratica. Se si viene bocciati al quiz, di fatto non ci saranno ulteriori spese aggiuntive, e sarà possibile ripetere la prova a distanza d 30 giorni. Nel caso in cui il problema riguardi l’esame di guida, invece, questo dovrà essere sostenuto nuovamente entro il termine di scadenza del foglio rosa (sempre attendendo almeno altri 30 giorni dal primo tentativo), sempre senza costi extra;
- la seconda situazione riguarda il caso in cui si incappi in più bocciature: il rischio, se si fallisce più volte l’esame pratico, è quello che scada il foglio rosa. In tale frangente, oltre a dover contrarre altre spese, per un certo periodo verrà preclusa all’interessato la circolazione su strada. In più, dopo tre test di guida falliti, il quiz teorico superato non sarà più valido e dovranno essere ripetute entrambe le prove, affrontando un’altra volta i relativi costi.
Per riassumere: il costo complessivo della patente B
Come abbiamo avuto modo di vedere, le spese da sostenere sono parecchie, ascrivibili a numerose voci, e il totale può variare considerevolmente in base a diversi fattori, alcuni controllabili, altri no. Per tirare le somme, possiamo stimare che inizialmente, per provvedere alla preparazione di tutti i documenti del caso, occorrano circa 150 euro in media. Un candidato che sceglie di iscriversi alla scuola guida e frequentarne le lezioni, dovrà fornire altri 500 euro, nella migliore delle ipotesi. Infine, contando che il costo minimo per le sei ore obbligatorie di guida si aggira intorno ai 300 euro, possiamo affermare che la patente B costi circa 950 euro.
Quello del privatista, invece, è un caso diverso che consente di limitare le spese sul fronte della preparazione teorica: contando che i documenti da approntare sono gli stessi, le esercitazioni obbligatorie ammontano sempre a 6 ore di guida e sarà comunque necessaria l’iscrizione alla scuola guida, un privatista spenderà circa 650 euro.
Questi calcoli vengono effettuati al netto di eventuali bocciature, che invece, se presenti, devono essere considerate perché influiscono notevolmente diventando un onere economico importante, oltre che rappresentare una fonte di frustrazione. In ogni caso, esistono dei modi per prevenire che questi spiacevoli imprevisti accadano, ad esempio esercitandosi per proprio conto servendosi dei molti strumenti che oggi si hanno a disposizione, come il manuale dei quiz che consigliano a scuola guida, contenenti tutte le domande ufficiali e le corrispondenti soluzioni, ma esistono anche dei quiz online e delle app che aiutano a dare un’idea di quando si è pronti ad affrontare l’esame in autonomia.
L’iter necessario per ottenere la patente B richiede di conseguire dei risultati ottimi in tempi relativamente rapidi. Per quanto concerne la teoria è sufficiente una buona dose di impegno nello studio, mentre il discorso diventa più complesso quando si parla di pratica: in questo caso occorre trovare il giusto compromesso per giungere a una sensazione di sicurezza sufficiente a prospettare un buon esito dell’esame pratico. Se non si vuole incorrere in spese ancora maggiori rispetto a quelle che già necessariamente devono essere sostenute, è fondamentale non sottovalutare nessuna parte del processo valutativo e profondere l’adeguata dedizione in modo da arrivare preparati alla fine.
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