Serve assistenza?011 04 00 408

Quando cambiare i dischi dei freni all'auto

Hai mai pensato al noleggio?
Hai mai pensato al noleggio?

Il controllo regolare dello stato di usura dei freni della propria auto è importantissimo, specialmente se il veicolo che abbiamo acquistato è di seconda mano.
I dischi dei freni sono installati sull’asse anteriore delle automobili, sono costituiti principalmente in acciaio e danno modo di frenare il mezzo grazie all’ausilio di apposite pinze.
Quando il conducente decide di rallentare il veicolo, sarà sufficiente che prema il pedale del freno per dare modo alle pastiglie di entrare in azione esercitando una forte pressione sui dischi di cui la macchina è provvista in modo da fermarla.

Se vuoi evitare di doverti occupare di tutte le pratiche ed i costi di gestione dell'auto, puoi optare per la formula di noleggio a lungo termine.

Sommario

Dischi dei freni: attenzione all’usura

L’avvento di questa tipologia di freno è piuttosto recente, tenendo in considerazione il fatto che i dischi sono andati a sostituire i classici tamburi da non molto tempo.
Quelli di ultima generazione presentano un maggiore grado di efficienza e di forza frenante, specialmente se la strada che si sta percorrendo risulta ghiaiosa oppure bagnata. In più sono più resistenti poiché saranno meno soggetti al surriscaldamento quando l’utilizzo si fa intensivo.

Dato che sono assolutamente necessari per permettere il rallentamento o l’arresto del veicolo, i freni sono parte fondamentale nel garantire la sicurezza agli occupanti dell’auto e per questo è bene effettuare un controllo regolare del loro stato di usura complessivo.
La circolazione con i dischi dei freni troppo usurati potrebbe infatti risultare molto pericolosa, sia per le brevi percorrenze cittadine, sia per i viaggi più lunghi.
Il rischio è quello di causare un incidente o di perdere completamente il controllo dell’automobile, andando incontro a possibili tamponamenti e a uscite di strada in prossimità di una curva.

Chiaramente i rischi aumentano in autostrada, data la velocità di percorrenza decisamente più sostenuta, che affrontata con un impianto frenante compromesso rappresenta una seria situazione di pericolo per se stessi e per gli altri utenti della strada.

Freni a disco e durata

In condizioni normali non è possibile definire in maniera precisa la durata media dei dischi del freno, poiché il loro consumo è legato a più fattori diversi, tra i quali troviamo lo stile di guida che può essere normale o più tendente alla sportività, il tipo di percorso affrontato (autostradale, sterrato, cittadino, o tortuoso), la tipologia di veicolo e l’effetto degli agenti esterni, tra cui troviamo le condizioni atmosferiche che comprendono umidità, freddo, e il posto in cui la vettura viene lasciata abitualmente.

Inoltre, alcuni elementi frenanti colpiti da difetti di fabbricazione sono in grado di andare a danneggiare i dischi esattamente come la presenza di sabbie o sassi che potrebbero incastrarsi tra la pastiglia e il disco stesso, andando a esercitare uno sfregamento che ne comprometterebbe l’efficienza.

Chilometraggio e usura

Comunemente, è consigliato sostituire i dischi freno dopo aver percorso all’incirca 80.000 chilometri, e solo dopo aver cambiato le relative pastiglie per almeno due volte. Inoltre, un ulteriore consiglio è quello che ogni qualvolta si vada a eseguire un controllo degli elementi frenanti, si misuri anche lo spessore dei dischi, in maniera tale da assicurarsi che non ci siano modifiche strutturali di questi ultimi, come ad esempio il cosiddetto scalino sul disco. Quest’ultimo è rappresentato da un più o meno piccolo dislivello sulla superficie che potrebbe di fatto alterarne il corretto funzionamento e la reale efficienza. Tuttavia i dischi non sono da sostituire in tutte le occasioni in cui questa evenienza si verifica.

Spesso infatti è semplicemente necessario aspettare che le nuove pastiglie abbiano il tempo di assestarsi accuratamente, per poi scoprire la loro reazione dopo una frenata a velocità sostenuta.
Una volta che saranno stati sperimentati gli effetti della loro sostituzione, si avrà l'impressione di avere a che fare con l'impianto frenante del tutto assimilabile a quello di una macchina nuova, come quelle che si possono trovare a questa pagina dedicata alle offerte auto: https://www.facile.it/auto/risultati.html.

Tuttavia, qualora lo sterzo sia soggetto a vibrazioni si dovranno sostituire necessariamente anche i dischi dei freni.

Il controllo dei dischi freno

La verifica degli elementi frenanti è costituita da una semplice ispezione generale svolta da un meccanico esperto capace di accertarne le reali condizioni di usura. Oltretutto, quest’ultimo dovrà controllare la presenza di possibili crepe dovute a un eccessivo surriscaldamento dei freni stessi. Infine il meccanico dovrà anche verificare la comparsa di eventuali macchie bluastre che indicherebbero una temperatura troppo alta raggiunta dai freni, di conseguenza questi andranno anche misurati, e a seguito della misura decidere se sarà o meno il caso di sostituirli.

Normalmente i dischi vanno sostituiti, come detto precedentemente, intorno agli 80.000 chilometri percorsi.
Tuttavia al conducente preverranno alcuni segnali da parte del veicolo che indicheranno l’allarme, così da capire quando effettuare la manutenzione dell’impianto frenante.

Tra questi segnali possiamo comprendere:

  • rumori durante le frenate, dovuti principalmente da pastiglie consumate;
  • vibrazioni a livello del pedale del freno, indizio di una deformazione dei dischi freno.
  • basso livello dell’olio dei freni, poiché quando il pistone che chiude la pinza, in presenza di una pastiglia usurata, dovrà compiere un’escursione maggiore e quindi utilizzare una maggiore quantità di fluido idraulico.

Manutenzione dell’impianto frenante: i costi

Il prezzo da pagare a seguito della manutenzione può variare a seconda del tipo di intervento. Tale spesa può raggiungere, nel peggiore dei casi, anche quota 550 euro, Tuttavia, il costo è variabile anche in base alla tariffa decisa dall’officina che si occuperà dell’intervento richiesto dal veicolo. Comunemente il prezzo dei freni veri e propri è compreso in un range che parte dai 200 fino ad arrivare ai 400 euro, ai quale andrà chiaramente sommato anche l’esborso ulteriore dovuto alla manodopera del meccanico che con tutta probabilità si potrà aggirare tra i 100 e i 150 euro circa.

In conclusione possiamo affermare come sia importantissimo eseguire controlli regolari a carico dell'impianto frenante della propria automobile, anche per non ritrovarsi in possibili situazioni potenzialmente pericolose, sia per gli occupanti del veicolo stesso, sia per gli altri utenti della strada. Inoltre è importante fare attenzione ai segnali descritti precedentemente per rendersi conto il prima possibile del presentarsi di un'eventuale problematica a livello dei dischi dei freni che possono danneggiarsi o delle pastiglie eccessivamente usurate.

Offerte confrontate

Confronta le offerte di auto in vendita su Facile.it e risparmia sulla tua auto prossima auto. Bastano 3 minuti!

Guide auto

pubblicato il 30 giugno 2022
Spie di allarme auto: quali sono e come riconoscerle

Spie di allarme auto: quali sono e come riconoscerle

In questo articolo parleremo delle spie di allarme presenti su un'automobile, comprendendone il significato una per una. In questo modo sarà possibile sapere quale comportamento adottare in ogni situazione.
pubblicato il 29 giugno 2022
Gomme invernali: utilità, modelli e costi

Gomme invernali: utilità, modelli e costi

Le gomme invernali devo essere installate nel periodo invernale per assicurare la massima stabilità di guida al veicolo e la dovuta sicurezza ai passeggeri della vettura.
pubblicato il 29 giugno 2022
Costo della patente B: tutte le spese da considerare

Costo della patente B: tutte le spese da considerare

In questo articolo affronteremo il complesso tema dell'iter necessario al conseguimento della patente B. Vedremo nel dettaglio tutte le spese da sostenere e i numerosi elementi che possono influenzare il costo finale.

Ultime notizie auto

pubblicato il 18 novembre 2022
Auto elettriche e costi ricarica: con le tariffe flat si risparmia

Auto elettriche e costi ricarica: con le tariffe flat si risparmia

C’è molta preoccupazione tra i possessori di auto elettriche e ibride plug-in per l’aumento delle bollette dell’energia che inevitabilmente ricade sui costi delle ricariche, col rischio di pagare cifre un tempo impensabili. Tuttavia l’elettrico è ancora ampiamente conveniente.