Criptovalute: un altro nome per Bitcoin?

Netcoin.org

È interessante notare che Netcoin.org è stato registrato un giorno prima della creazione di Bitcoin.org, secondo il creatore di criptovalute Or Weinberger.

I due domini erano stati registrati sotto AnonymousSpeech, un servizio che permetteva agli utenti di acquistare nomi di siti in forma anonima. Ulteriori ricerche hanno indicato che nessun contenuto è mai stato pubblicato sul dominio Netcoin.org prima di essere riacquistato da un altro utente.

Inoltre, il dominio Netcoin.org è stato successivamente cancellato prima di essere acquistato da una filiale di Web.com nel 2010.

La questione del fondatore

Vale la pena sottolineare che la decisione di mantenere il nome Bitcoin potrebbe essere stata cruciale per il successo della criptovaluta, contribuendo a ridurre al minimo il numero di individui che sostengono di essere Satoshi Nakamoto.

Ad esempio, l'informatico australiano Craig Wright ha a lungo ribadito di essere Nakamoto e la questione si è spostata in tribunale. In questo caso, la rivendicazione di Wright come Satoshi Nakamoto è stata presa in considerazione da un tribunale londinese, consentendo all'informatico di citare in giudizio gli editori del whitepaper su Bitcoin.

Tra gli editori c'era anche l'editore di Bitcoin.org, conosciuto con lo pseudonimo di Cøbra. L'editore, residente nel Regno Unito, ha dichiarato di essere pronto a cedere la propria identità per proteggere "la carta più importante del XXI secolo".

Nel frattempo, Wright continua a lottare per dimostrare di essere Nakamoto e ha recentemente insistito sul fatto che ci sono persone che lo conoscono e che possono confermare che lui è davvero Satoshi.

Wright è stato etichettato come truffatore dagli operatori del settore crittografico, tra cui Vitalik Buterin, il cofondatore di Ethereum (ETH). Secondo Buterin, Wright è stato escluso come Satoshi dopo che ha iniziato a condividere cose tecnicamente sbagliate sul Bitcoin e sul settore delle criptovalute.

Allo stesso tempo, Wright ha avviato una causa contro 16 sviluppatori di Bitcoin nel tentativo di recuperare 111.000 BTC da due indirizzi di cui sostiene di aver perso le chiavi private.