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CriptoDollaro: un futuro digitale per la valuta degli USA?

14 gen 2022 | 3 min di lettura | Pubblicato da Salvatore B.

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I sostenitori dell'emissione del Dollaro Digitale (criptodollaro) e di valute digitali da parte delle Banche centrali (Central Bank Digital Currency - CBDC) attribuiscono a queste la possibilità di rendere le operazioni di trading e di pagamento istantanee e permanenti.

Ciò priverebbe gli istituti di credito del ruolo di intermediari, consentendo a chi non ha un conto di ricevere denaro elettronico in maniera sicura grazie alla tecnologia blockchain.

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Prospettive per il Dollaro Digitale

Tuttavia non sono poche le preoccupazioni in merito alla possibilità che il Governo Federale possa violare la privacy dei cittadini accedendo alle transazioni che questi preferirebbero concludere in privato.

La circolazione globale del Dollaro digitale potrebbe inoltre sostituire le valute nazionali che emettono le banche centrali dei paesi più piccoli. Il processo di emissione delle CBDC sta comunque guadagnando trazione a livello globale, con la Cina che ha fatto da pioniere per il lancio di una versione digitalizzata dello Yuan Renminbi che è già in circolazione limitata.

Le più grandi società di consulenza finanziaria stanno infatti lavorando con la maggior parte delle banche centrali dei Paesi del G20, e parecchi loro report stimano che un quarto di esse consentirà entro il 2024 la circolazione di una CBDC.

Minore volatilità e maggiore inclusività

Il valore di un criptodollaro sarebbe lo stesso della valuta fiat e quindi non avrebbe la stessa volatilità del Bitcoin e delle altre divise digitali. La Federal Reserve (Fed) sarebbe garante dei token appartenenti ai detentori del denaro.

Un dollaro digitale renderebbe i pagamenti istantanei e funzionerebbe come il contante. Infatti, un token memorizzato in un portafoglio digitale conterrebbe tutte le informazioni necessarie per verificare che una transazione ha avuto luogo. Sebbene gli attuali scambi elettronici di denaro possano sembrare istantanei, la conclusione di questi avviene a valle di un vasto scambio di informazioni tra i fornitori di servizi finanziari che confermano che la persona che effettua il pagamento ha le risorse per coprirlo, e che il destinatario può riceverlo. Un guasto in qualsiasi parte del sistema può provocare un ritardo nella conferma del pagamento.

La tecnologia near field communication (NFC) potrebbe teoricamente consentire di scambiare dollari digitali per beni e servizi senza una connessione internet. La connessione ad internet in un secondo momento consentirebbe la registrazione della transazione in un distributed ledger (libro mastro distribuito) che aggiungerebbe un ulteriore grado di sicurezza.

Un dollaro digitale si potrebbe usare in tutto il mondo riducendo costi e ostacoli per gli scambi. Con la sempre maggiore diffusione degli smartphone anche in alcuni dei paesi più poveri del mondo, le CBDC potrebbero aiutare molte persone ad entrare in contatto con l'economia digitale. Un portafoglio digitale su un dispositivo mobile è meno costoso da un punto di vista tecnologico, operativo e normativo, quindi può consentire a più individui, anche privi di un conto corrente bancario, di ottenere un accesso efficiente al sistema finanziario. L'esperienza del Kenya mostra che l'accesso digitale può avere un effetto fortemente inclusivo per parecchi cittadini.

Privacy a rischio

L'idea che la Fed gestisca un sistema che tiene traccia di un numero imprecisato di transazioni finanziarie che privati cittadini concludono suscita allarme per la tutela della privacy. La gestione del sistema da parte della Fed dovrebbe vincolare ancora di più l'istituzione al divieto del Quarto Emendamento della Costituzione degli Stati Uniti sulla ricerca irragionevole e il sequestro di informazioni personali.

Se dovesse soppiantare la valuta locale come mezzo di scambio preferito, il dollaro digitale potrebbe danneggiare il potere d'acquisto degli individui che fanno affidamento su di esso e danneggiare la capacità della banca centrale locale di gestire la propria offerta di denaro. Potrebbe essere quindi necessario limitare la detenzione di criptodollari incentivando il rafforzamento di istituzioni democratiche che incorporino le norme chiave dello stato di diritto con l'offerta di valuta digitale.

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