Squid Crypto: il caso della criptovaluta ispirata a Squid Game
26 nov 2021 | 3 min di lettura | Pubblicato da Salvatore B.
Il clamoroso successo di Squid Game, la serie che il regista e sceneggiatore Sud-Coreano Hwang Dong-Hyuk ha creato per la piattaforma TV Streaming Netflix, ha fatto scatenare il popolo del web che ha condiviso meme virali.
Sulla scia di questi è nata Squid Crypto, una criptovaluta meme ispirata a questo sceneggiato. Tuttavia, il caso di Squid Crypto è stato subito etichettato come una truffa. Vediamo perché.
Una criptovaluta play-to-earn
La valuta emessa è entrata nella categoria play-to-earn cryptocurrency, cioè una moneta necessaria per partecipare a videogiochi che può anche essere un premio per i contendenti più bravi. I possessori di queste possono scambiarle con altre monete digitali o fiat.
La comunità degli appassionati di trading di monete digitali ha subito il fascino della Squid Crypto e il prezzo di questa dopo poche settimane dal suo lancio è salito verticalmente a 2.586 dollari, ingolosendo investitori che dopo non hanno potuto incassare le plusvalenze rivendendo i propri token.
Ciò ha fatto crollare il valore della criptovaluta a 1 centesimo. Secondo le riviste di settore, gli sviluppatori di Squid hanno raccolto quasi 3 milioni di euro (3.38 milioni di dollari).
L'ennesimo caso di pump-and-dump
La comunità degli investitori in criptovalute ha subito catalogato l’accaduto come una truffa rug pull. Questa si verifica quando i promotori di un token digitale attirano compratori, per poi fermare l'attività di scambio e sparire con il denaro raccolto dalle vendite.
Gli investitori avrebbero dovuto iniziare nel mese di Novembre a partecipare al gioco che richiedeva l’uso di queste monete. Tuttavia, gli esperti di criptovalute avevano riscontrato diversi segni rivelatori del fatto che si trattava probabilmente di una truffa. Il sito web di Squid conteneva molti errori di ortografia ed errori grammaticali. Inoltre il sito non è più online, così come i relativi account dei social media.
Squid non è il primo e purtroppo non sarà neanche l’ultimo caso di truffa pump and dump. Questo schema fraudolento sta diventando frequente nel mondo delle criptovalute poco scambiate, vista l’assenza di un rigido quadro normativo del settore. I truffatori che perseguono questi piani iniziano a diffondere false notizie positive sulla valuta facendone salire artificiosamente il prezzo. A questo punto il malfattore vende la sua quota ai compratori che ancora arrivano facendo crollare il prezzo.
Come evitare le truffe
Un modo per evitare di diventare vittima di uno schema di pump-and-dump nel mercato azionario è quello di concentrarsi su azioni scambiate su mercati consolidati come il New York Stock Exchange (NYSE) o il Nasdaq, che impongono rigorosi requisiti di quotazione. Un rimedio per evitare questi pericoli nel mercato delle criptovalute consiste nell’investire in monete ampiamente adottate come Bitcoin ed Ether tramite piattaforme affidabili come Coinbase (NASDAQ: COIN).
Squid era disponibile per la vendita su mercati decentralizzati che consentono agli acquirenti di negoziare direttamente con i venditori, senza un'autorità centrale. Inoltre, le criptovalute hanno valore solo se i loro possessori le ritengono equivalenti alle valute fiat. Questa percezione può cambiare in qualunque istante: infatti, le criptovalute hanno valore solo se una controparte è disposta a pagare per esse. Se non è possible rivenderle, allora si tratta semplicemente di una truffa.
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