Le assicurazioni agricole: ecco cosa sono e come funzionano
10 gen 2024 | 5 min di lettura | Pubblicato da Giusy I.
Il comparto agricolo in Italia è uno degli elementi di traino dell’economia del nostro Paese. I numeri parlano chiaro: nel 2020 le aziende agricole attive lungo lo stivale erano oltre un milione e coltivavano 12,5 milioni di ettari di terreno (pari a oltre un terzo del territorio italiano).
Da solo, il settore agricolo ha raggiunto nel 2022 una quota pari a 74 miliardi di euro valendo oltre il 2,2% del Pil.
Con questi numeri è facile capire quanto possa essere importante l’assicurazione in ambito agricolo, soprattutto alla luce dei cambiamenti climatici che negli ultimi anni hanno visto un aumento esponenziale degli eventi cosiddetti “catastrofali”.
Allora vediamo cosa sono le assicurazioni agricole e come funziona questo strumento di protezione per chi opera in questo comparto.
I numeri
Se l’agricoltura costituisce un settore importante per l’economia italiana il quadro che emerge dal settore delle assicurazioni in agricoltura è piuttosto asimmetrico con un comparto che ancora stenta a decollare anche se una inversione di tendenza sembra intravedersi sotto la spinta dell’emergenza climatica.
Secondo gli ultimi dati di Ismea, l’Istituto di servizi per il mercato Agricolo Alimentare, nel 2022 è, infatti, cominciata una lieve inversione di tendenza del mercato delle polizze agricole agevolate (finanziate fino al 70 per cento con contributi UE e nazionali), sia in termini di valori assicurati che soprattutto con l’aumento dei premi.
L’impatto sempre maggiore negli ultimi anni del clima sulle produzioni agricole evidentemente sta spingendo sempre più produttori agricoli, ad assicurare le proprie aziende anche se la percentuale resta ancora bassa e supera a malapena il 10 per cento.
I valori assicurati hanno raggiunto il picco di 9,6 miliardi di euro nel 2022, in aumento del 5,2 per cento su base annua. In particolare il settore delle colture vegetali ha registrato un incremento del 5,9 per cento nei valori assicurati, attestandosi a 7,1 miliardi di euro.
Per effetto dell’inflazione, i premi hanno messo a segno il record di 735 milioni di euro (considerando anche le polizze sulla zootecnia e le strutture) di cui 696,9 milioni riconducibili al solo comparto delle coltivazioni, contro i 621,4 milioni del 2021.
Una tendenza alla crescita sarà sicuramente sostenuta dal nuovo fondo mutualistico introdotto lo scorso anno dalla riforma della Politica agricola comune (Pac) 2023-2027 che ha raddoppiato i fondi destinati alla gestione del rischio portando in dote all’Italia 3 miliardi.
Come detto però il settore risulta essere molto asimmetrico. In Italia sono soprattutto le grandi aziende agricole, principalmente collocate nelle regioni settentrionali, ad avere una assicurazione. Nel Sud Italia invece il mercato risulta ancora fortemente sbilanciato territorialmente, anche per fattori economici, climatici e strutturali.
Cos’è l’assicurazione agricola e cosa si può assicurare
L’assicurazione agricola si rivolge a tutte le imprese agricole attive, dedite a coltivazione e allevamento in forma non industriale, produttrici di reddito agrario.
L’assicurazione agricola permette all’imprenditore agricolo di proteggere la propria attività agricola dai diversi rischi ai quali è esposta, di assicurare i beni aziendali, di salvaguardare il proprio patrimonio in caso di obbligo a risarcire danni a terzi e proteggere le persone in caso di infortunio o malattia.
I settori di garanzia sono diversi e vanno dai fenomeni atmosferici (grandine, vento forte, neve, etc) ai danni ai beni come l’autocombustione del foraggio, i rischi di asfissia del bestiame o ancora la responsabilità civile, le macchine agricole, i danni alla persona, la tutela legale o del reddito (quando, ad esempio, si è impossibilitati a lavorare a causa di un infortunio, una malattia o un sinistro), le garanzie speciali, la promozione e commercializzazione, l’agriturismo, la viticoltura, l’olivicoltura, le serre, gli allevamenti bovini e l’assistenza in generale.
Furto non solo di attrezzature e macchinari, ma anche del bestiame o degli impianti fotovoltaici. O ancora, i danni a terzi, quando, ad esempio, durante lo svolgimento della propria attività (anche ambulante) qualcuno si facesse male all'interno della propria azienda agricola. Insomma, le garanzie in questo settore sono molto ampie e sottoscrivendo una polizza assicurativa ad hoc gli agricoltori avranno diverse possibilità di tutelare il proprio investimento.
Polizze parametriche in agricoltura
Le imprese agricole hanno anche l’opportunità di attivare polizze parametriche o indicizzate che offrono l’opportunità di coprire da rischi generalmente non assicurabili.
Alla base della copertura delle polizze parametriche vi è “il calcolo dello scostamento positivo o negativo rispetto a un indice biologico e/o meteorologico”.
Secondo la definizione Ivass (l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni) “le polizze parametriche sono contratti di assicurazione in cui l’erogazione dell’indennizzo è correlata al verificarsi di un indice predeterminato (benchmark di riferimento), il cui andamento è costantemente registrato e monitorato da “soggetti terzi” rispetto alla compagnia o all’assicurato per garantire l’indipendenza”.
Sono dunque dei tipi di polizze flessibili e che possono essere personalizzate andare incontro alle esigenze specifiche della singola azienda. Possono essere attivate anche in aggiunta a quelle tradizionali, in modo da coprire la perdita di produzione in caso di andamenti climatici avversi.
Le assicurazioni agricole agevolate
Un aiuto ai titolari di imprese agricole arriva dallo Stato italiano e dall’Unione Europea che offrono un contributo per sottoscrivere una polizza assicurativa a tutela del reddito della loro azienda agricola.
Sostenendo un costo minimo, così, il beneficiario può tutelarsi da diversi eventi: climatici, fitopatie, infestazioni parassitarie, malattie degli animali. Inoltre è possibile assicurare anche tutte le colture e le produzioni zootecniche.
L’elenco completo dei prodotti assicurabili con l’agevolazione pubblica è riportato nel Piano Assicurativo Agricolo Nazionale (PAAN), un documento approvato annualmente dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (Masaf).
Il contributo pubblico per le polizze assicurative sottoscritte dagli agricoltori nel 2023 è stato, però, abbassato dal 70 al 40 per cento secondo quanto stabilito da un decreto ministeriale dello scorso 21 novembre. Una diminuzione questa dovuta sia all'aumento dei costi delle polizze, sia al maggior numero di imprenditori agricoli che si sono assicurati rendendo i fondi stanziati per la campagna assicurativa 2023 (oltre 295 milioni di euro) insufficienti a erogare il sostegno nella sua totalità.
Giusy Iorlano è giornalista professionista. Laureata presso la Luiss Guido Carli di Roma, due master, ha collaborato con numerose testate nazionali e internazionali occupandosi soprattutto di economia e finanza. Collabora da diversi anni con Milano Finanz
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