Additivi olio motore: caratteristiche delle diverse tipologie e come utilizzarle correttamente
In questo articolo verrà trattato il tema dell’additivo olio motore, un liquido importantissimo per tutti i veicoli che funzionano servendosi di un motore alimentato a combustione. Ne vedremo nel dettaglio le caratteristiche distintive e le qualità che conferiscono a questa sostanza la sua funzionalità. Inoltre, illustreremo i casi in cui risulta consigliabile utilizzarlo per massimizzare l’efficienza del propulsore.Additivo olio motore: di cosa si tratta
Il primo passo per comprendere esattamente la funzione dell’additivo olio motore è darne una definizione precisa. Si tratta di un prodotto di raffinazione, esattamente come lo sono i combustibili che vengono inseriti nel serbatoio e gli oli sintetici che si introducono nel motore. Gli additivi specifici si distinguono da questi per le loro qualità e caratteristiche: possiedono, infatti, delle proprietà davvero eccezionali, in grado di aumentare considerevolmente le prestazioni dell’intera vettura, che in tal modo riuscirà a esprimere tutto il suo potenziale.
Innanzitutto, l’additivo svolge l’importante funzione di proteggere gli organi meccanici preservandoli dalla corrosione alla quale potrebbero andare incontro, e aiuta anche a prevenire il deterioramento dei materiali. Grazie a questo liquido, gli ingranaggi si consumano meno rapidamente, e anche il residuo che viene prodotto come risultato dal continuo sfregare reciproco tra i diversi elementi viene considerevolmente diminuito. In pratica, l’impiego dell’additivo olio motore non rappresenta altro che un vantaggio, del quale può beneficiare qualsiasi tipo di macchina. Il funzionamento ottimale verrà assicurato per un periodo di tempo più lungo.
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Sommario
- Additivo olio motore: le diverse tipologie
- Quando dovrebbe essere utilizzato un additivo olio motore
- In conclusione
Additivo olio motore: le diverse tipologie
Abbiamo appena detto che l’additivo olio motore rappresenta un plus del quale ogni veicolo potrà soltanto giovare ma, al momento dell’acquisto, è bene sapersi orientare nella scelta, dal momento che in commercio sono disponibili diverse tipologie di prodotti. Di seguito verranno descritte in tutte le loro differenze e caratteristiche.
La prima categoria coincide con i pulitori motore. In realtà si tratta di articoli che vengono utilizzati in officina, ed è preferibile che rimangano relegati a questo contesto e impiegati esclusivamente da un meccanico esperto. La funzione di questi prodotti, come dice il nome stesso, è quella di pulire il motore. Allo stesso tempo, è necessario che rimangano al suo interno per un tempo abbastanza limitato poiché, agendo sugli elementi meccanici, possono depositare dei residui metallici sul fondo della coppa. Il metodo di utilizzo di questi additivi consiste semplicemente nella loro aggiunta al vecchio olio, mentre il motore è caldo. Affinché svolgano la loro azione, è necessario che venga mantenuto il regime al minimo, per un tempo di circa 10-20 minuti. Trascorsi questi, occorre sostituire l’olio.
La seconda tipologia che trattiamo è quella dei protettivi motore, appositamente realizzati per ridurre l’attrito e lo sfregamento tra le parti meccaniche. Anch’essi vengono versati direttamente nell’olio motore, e richiedono circa 20-30 minuti per divenire efficaci. In caso si decida di optare per uno di questi liquidi, occorre prestare attenzione alla scelta di quello che maggiormente si presta per rispondere alle proprie esigenze specifiche: ce ne sono alcuni, infatti, che si adattano bene all’utilizzo stradale del veicolo, mentre altri sono specifici per chi corre in pista. Occorre quindi assicurarsi di cosa si sta comprando, specialmente se si procede all’acquisto tramite un portale online.
Abbiamo poi i prodotti anticonsumo olio, sintetizzati appositamente per ammorbidire le guarnizioni di tenuta, ad esempio quelle che si trovano in corrispondenza dei manicotti. Il beneficio principale apportato da queste sostanze coincide con la riduzione delle dispersioni, che comportano a loro volta una diminuzione del consumo di olio.
Un ulteriore gruppo è rappresentato dagli innalzatori di viscosità, che agiscono tra pistoni e cilindri. All’interno dei motori più datati, infatti, si può osservare un eccessivo gioco tra queste due componenti. Questi additivi conferiscono una maggiore viscosità all’olio che, raggiungendo il grado di densità ideale, riesce a riempire gli spazi lasciati liberi in maniera esagerata dagli elementi usurati. Essi vengono così meglio lubrificati e portati a una maggiore funzionalità. In questi casi è anche possibile ricorrere a un olio di tipo minerale piuttosto che preferirne uno sintetico.
Passiamo infine a parlare degli additivi protettivi. In primo luogo, troviamo quelli dedicati alle valvole, che preservano la testata del propulsore, conferendole al tempo stesso maggiore silenziosità ed efficienza. In secondo luogo, esistono anche dei liquidi appositi per i cuscinetti della turbina, i cosiddetti protettivi turbo. Questi si rivelano particolarmente utili nei momenti critici dell’esperienza di guida, che in genere si devono alle temperature troppo fredde o troppo calde.
Quando dovrebbe essere utilizzato un additivo olio motore
Teoricamente, l’additivo olio motore dovrebbe essere inserito all’interno del propulsore ogni volta che viene cambiato il lubrificante del motore, ma alcuni automobilisti preferiscono intervenire in maniera mirata e specifica appena si presenta un problema, aggiungendo la sostanza che meglio si adatta a fronteggiare la particolare situazione che incorre. Può capitare, infatti, di osservare dei sintomi che inequivocabilmente si rendono testimoni della presenza di un malfunzionamento a carico di una componente del motore. A ciascuna condizione corrisponde un prodotto che è preferibile agli altri per risolvere la difficoltà.
Ad esempio, se ci si trova di fronte a un consumo eccessivo dell’olio motore, l’ideale sarebbe ricorrere a un additivo del gruppo anticonsumo. Sappiamo che questa evenienza può derivare da numerose cause, quindi, naturalmente, la prima cosa che è necessario fare è far controllare la vettura da un meccanico per assicurarsi che non si tratti di un danno grave e che non siano richiesti degli interventi di riparazione importanti. Una volta certificato che non si tratti di nulla di serio, è possibile che la scelta di ricorrere a un additivo anticonsumo rappresenti una buona soluzione, e contribuisca alla risoluzione del problema. Ovviamente bisogna prestare attenzione a non farne un uso sproporzionato. Se si osserva una fuoriuscita copiosa di fumo dallo scarico, è bene tenere presente che questo potrebbe essere il segno inequivocabile che il motore deve essere riparato, e questa coincide con l’unica strada percorribile, mentre la continua insistenza nell’aggiunta di additivo potrebbe soltanto mascherare la presenza di un danno degno di nota.
Degno di nota è anche un motore particolarmente rumoroso. Ciò indica che i vari elementi sono sottoposti a troppo attrito, e quindi il liquido lubrificante non svolge più un’azione abbastanza efficiente. In tale frangente, è consigliabile l’utilizzo di un additivo di tipo protettivo del motore, che rappresenterebbe un valido aiuto. Inoltre, è necessario provvedere a cambiare l’olio presente all’interno del propulsore, specialmente si si possiede un’auto piuttosto vecchia: con ogni probabilità le componenti hanno un gioco eccessivo, e occorre prendersene cura provvedendo a immettere un olio nuovo, al quale aggiungere un additivo di buona qualità.
Infine, non dimentichiamo che arricchire l’olio motore con un additivo rappresenta un valido aiuto per mantenere in buone condizioni di pulizia l’intero circuito, soprattutto nei punti più critici e in corrispondenza dei passaggi più stretti. Questa affermazione è valida particolarmente per alcuni tipi di moto utilizzate per discipline come il cross o l’enduro, provviste di un propulsore a un solo cilindro, così come pochi modelli di auto sportive. Tali veicoli non sono forniti della coppa dell’olio e il loro circuito di lubrificazione funziona a ciclo continuo. Per via di questa conformazione, l’additivo si rivela particolarmente prezioso per praticare una pulizia approfondita e migliorare in modo significativo le performance.
In conclusione
In base a quanto detto finora, gli additivi olio motore, a differenza di quelli che vengono aggiunti al carburante, non hanno la funzione di migliorare le prestazioni, ma rispondono a esigenze specifiche dettate dalla necessità di prendersi cura del proprio veicolo, e per tale motivo vanno scelti ponderando con cura i diversi prodotti disponibili. Di conseguenza, se non ci si intende particolarmente di meccanica, è preferibile rivolgersi a qualcuno di esperto, che possa indirizzare sulla strada dell’acquisto del liquido migliore in base alle proprie necessità.
Ovviamente, occorre porre una precisazione: l’aggiunta di un additivo non costituisce di per sé la soluzione a tutti i problemi, e anzi non deve fungere da maschera dietro la quale nascondere la presenza di malfunzionamenti che indicano un possibile danno. È quindi importante provvedere ad accertarsi di essere in presenza di un motore sano e perfettamente funzionante, e di ricorrere agli additivi unicamente allo scopo di preservarne l’integrità delle componenti e la perfetta efficienza. Queste sostanze, invece, possono essere di notevole aiuto nel caso si sia in possesso di una macchina datata. In questi casi, gli additivi possono determinare un significativo incremento delle prestazioni che potrebbero raggiungere livelli paragonabli a quelle delle auto in vendita.
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