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Che cos'è il tuning auto e come farlo senza infrangere il Codice della Strada

Hai mai pensato al noleggio?
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Per definire il tuning si può benissimo utilizzare una parola del vocabolario italiano: personalizzazione. Il tuning infatti non è altro che modificare la propria automobile con dei particolari così da renderla unica.

La sostituzione delle componenti con altre denominate aftermarket (ovvero non prodotte dalla casa madre) può interessare la parte estetica così come la parte meccanica.

Come vedremo, il Codice della Strada è piuttosto severo riguardo le modifiche accettate sul proprio veicolo, a meno che non si decida di intraprendere il percorso di omologazione dell'auto con le nuove componenti.

Se vuoi evitare di doverti occupare di tutte le pratiche ed i costi di gestione dell'auto, puoi optare per la formula di noleggio a lungo termine.

Sommario

Le origini

Indicare un luogo preciso riguardo l'origine del tuning è piuttosto difficile. Possiamo però affermare che la moda di modificare le auto stradali sia iniziata negli Stati Uniti, e più precisamente negli anni '60. Va comunque sottolineato come anche in altre zone del mondo vi fossero già esempi di auto modificate, sebbene non siano diventate una vera e propria moda come negli USA in quegli anni.

Qui vi era una vera e propria passione per la modifica delle vecchie automobili, in particolare la Ford Model T, trasformandole nelle cosiddette "rat race", riconoscibili per la totale mancanza del cofano, il tetto abbassato e l'assetto incredibilmente inclinato verso la parte anteriore del mezzo.

Da quando esiste il mondo delle competizioni automobilistiche, una certa propensione a modificare le auto di serie da parte degli appassionati si è radicata ovunque nel mondo.

Il vero e proprio tuning, quindi con modifiche esagerate e spesso prettamente estetiche più che funzionali, ha iniziato a diffondersi in Europa specialmente a partire dai primi anni 2000, grazie anche e soprattutto al film "Fast & Furious".

Il film è infatti incentrato sul mondo delle corse clandestine. A contorno delle vicende c'è la continua ricerca da parte dei protagonisti di migliorare la resa delle proprie auto, servendosi delle migliori componenti disponibili sul mercato dei ricambi. Tutto questo senza disdegnare però un gusto estetico particolarmente eccentrico e stravagante.

Anche in Oriente è arrivato con grande slancio il mondo del tuning. Nello specifico, qui la connotazione delle modifiche alle vetture è accompagnata da un'altra disciplina motoristica nata negli ultimi anni: il drifting.

Il tuning è arrivato ad una tale diffusione che ha dato vita anche a veri e propri stili. Per fare un esempio, l'appena citato stile giapponese, legato alla sigla JDM che indica le auto del mercato giapponese, vede degli accostamenti estetici differenti per esempio da quello europeo o americano.

A conferma del grande successo riscosso tra gli appassionati di quattro ruote, basti pensare che sono state fondate numerose officine specializzate proprio in questa pratica. Grazie alla competenza di ogni membro della squadra, queste officine sono in grado di intervenire sia per quanto riguarda la parte meccanica, sia rivedendo l'estetica e creando quelle che per alcuni sono delle vere e proprie opere d'arte.

Il tuning e il Codice della Strada

Come abbiamo già accennato, il Codice della Strada è piuttosto severo in caso di modifiche al proprio veicolo, a meno che queste non vadano a cambiare le caratteristiche dinamiche del mezzo.

In definitiva non è contemplata alcuna tipologia di modifica che riguarda il motore, l'assetto e tutto quanto vada a incrementare le prestazioni.

L'unica soluzione per poter circolare su strada è ottenere dalla Motorizzazione Civile un nullaosta come nuova omologazione del veicolo. L'iter è piuttosto lungo e complesso, ma se sei davvero deciso a proseguire nella personalizzazione del veicolo è l'unica strada percorribile per poter utilizzare liberamente la tua auto.

Alla fine di tutto l'iter, la Motorizzazione provvederà a compiere una verifica, e in caso di conformità rilascerà un nuovo libretto di circolazione.

Modifiche meccaniche

La modifica delle componenti meccaniche è fondamentale affinché il tuning permetta alla propria auto di migliorare le prestazioni, sia in termini di velocità pura, sia di guidabilità e sicurezza in frenata.

Sistema di scarico

La modifica meccanica che più sta a cuore agli appassionati di tuning è senza alcun dubbio quella relativa al sistema di scarico.

Prendendo come esempio quanto avviene nel mondo delle competizioni, l'appassionato desidera che la propria auto sia rumorosa, almeno più di quanto lo sia la versione uscita dal concessionario. Ovviamente, tale rumorosità dovrà rimanere entro i limiti di legge imposti dal Codice della Strada in sede di verifica.

La possibilità di aumentare la rumorosità può essere limitata alla sola esclusione del silenziatore, fino a sostituire l'intero sistema di scarico con uno aftermarket o per i più esigenti realizzato artigianalmente da specialisti.

Cerchioni

Altro punto fermo che accomuna tutti gli appassionati è la sostituzione dei cerchi di serie con modelli ad hoc. Anche se i cerchi in lega che si trovano di sovente sulle moderne automobili sono di buona fattura e dalle linee curate, non appagano appieno i gusti. Oppure, più semplicemente, si cerca l'unicità del mezzo meccanico cambiando i cerchioni.

La scelta è pressoché infinita, con tipologie e misure da accontentare anche i gusti più esigenti. Generalmente la scelta ricade su cerchi più larghi degli originali, e che consentono di montare pneumatici a loro volta più larghi.

Anche in questo caso, se non si vuole incorrere in sanzioni, la misura degli pneumatici e dei cerchi dovrebbe ricalcare quelle omologate sul libretto di circolazione. In alternativa, bisogna percorrere tutto l'iter menzionato in precedenza.

I colori sono un altro fattore determinante per la scelta dei cerchi: si passa da colori classici come il nero o il grigio fino a colori sgargianti, o ancora finiture satinate o cromate. Tutti questi dettagli permettono di avere un mezzo unico, personale.

Sospensioni

Osservando bene un'auto tuning, il particolare che colpisce fin da subito è la sua altezza da terra: confrontandola con un mezzo equivalente di serie, l'altezza sarà sicuramente inferiore.

Per ottenere questo effetto, il tuner (colui che possiede il veicolo modificato), si avvale di sospensioni regolabili in sostituzione di quelle montate dal costruttore. Tali sospensioni consentono di poter intervenire sia sull'altezza sia sulla loro capacità di assorbire le asperità dell'asfalto.

Anche questo è un dettaglio preso direttamente dalle competizioni, dove avere un assetto ribassato e regolabile per ogni occasione consente di poter avere la migliore soluzione e ottenere tempi migliori.

Modifiche estetiche

L'estetica è un particolare imprescindibile per il tuner più accanito e sfegatato. Avere un'estetica particolare rende davvero unica e riconoscibile la propria auto agli occhi degli altri.

Minigonne

Oltre al comparto sospensioni, si adottano anche delle appendici estetiche sul fondo della carrozzeria che tendono ad abbassare ulteriormente il corpo vettura. Queste vengono chiamate minigonne.

Sono un sistema perlopiù estetico, che non comporta dei benefici prestazionali, anche se lo spoiler anteriore o l'estrattore posteriore potrebbero in parte migliorare la tenuta di strada.

La loro concezione nel tuning ha solamente finalità estetica e non funzionale, non avendo la necessità di correre. Anzi, la peculiarità è principalmente migliorare la linea della vettura.

Alettone posteriore

Un dettaglio estetico, ma che può migliorare in modo significativo la tenuta di strada dell'auto è l'alettone posteriore.

Questo funziona come una grossa ala di un aereo, sfruttando lo stesso principio fisico. Al contrario, però, lo scopo è quello di "schiacciare" il posteriore della macchina sull'asfalto. Il risultato è una migliore tenuta di strada.

Esistono alettoni dalle linee più sobrie e poco visibili fino ad alettoni dalla deportanza estrema e paragonabile a quelli di un'auto da competizione.

Verniciatura

Qui si apre un mondo di personalizzazioni infinite. Spesso e volentieri infatti non ci si accontenta di cambiare ogni singola parte della propria auto, ma si decide drasticamente per un cambio di colore.

Oltre alla classica verniciatura realizzata in carrozzeria, esistono anche soluzioni che permettono di ritornare in qualsiasi momento alla colorazione originale.

Si tratta del wrapping, e cioè l'applicazione di una particolare pellicola da far aderire perfettamente alla carrozzeria. Questa non rovina assolutamente le vernice sottostante, anzi la protegge da eventuali graffi superficiali.

A tal proposito sono sempre più frequenti le applicazioni di pellicole trasparenti così da preservare più a lungo le caratteristiche del colore originale, scongiurando i graffi leggeri.

Queste particolari pellicole sono anche presenti sotto forma di vernici che garantiscono lo stesso effetto, ma vengono applicate a spray, come una normale verniciatura.

L'utilizzo del wrapping permette con maggiore semplicità rispetto ad una verniciatura tradizionale di ottenere abbinamenti cromatici particolari. Spesso infatti i cambi di colore prevedono l'accostamento di più tonalità.

Pellicole sui finestrini

Piuttosto simili al wrapping sono le pellicole oscuranti per i vetri. Queste consentono di oscurare i finestrini, rendendo impossibile dall'esterno vedere all'interno del veicolo, garantendo al contempo una visuale perfetta dall'interno.Anche in questo caso però bisogna sottolineare che non tutti i gradi oscuranti sono accettati dal Codice della Strada. A tal proposito, quando li acquisti, informarti dal venditore se quelli di tuo interesse sono omologati o meno.L'applicazione, come accennato, è molto simile al wrapping, e viene effettuata sulla parte interna del vetro dell'auto.

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